L'Esame Avvocato 2014- 2015: si svolgerà nei giorni 16, 17 e 18 Dicembre 2014: in questi giorni si terranno le prove scritte e quindi il parere penale esame avvocato 2014.
Parere Penale Esame Avvocato
Superate le tre prove scritte e dopo correzione delle corti di appello si passerà alla prova orale. Il primo giorno è dedicato al parere civile, il secondo al parere penale e il terzo giorno all’atto giudiziario
Ma come svolgere l’Esame di Avvocato 2014-2015 al meglio? Come svolgere le prove e come superarle?
In cosa si sostanzia e come si svolge la redazione del parere penale esame avvocato?
Come redigere un elaborato “vincente” e quali sono le caratteristiche più apprezzate dalle commissioni giudicanti?
E ancora, come organizzare al meglio la preparazione in vista di questo delicato appuntamento?
Come previsto dal bando, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 4ª Serie Speciale del 12 Settembre 2014, le prove scritte del maxiconcorso forense si terranno nei giorni 16, 17 e 18 Dicembre, secondo la consueta partizione in parere di diritto civile, parere di diritto penale e redazione di un atto giudiziario.
Per le prove orali, ovviamente, bisognerà attendere il prossimo anno sia per il pre-appello che per l’appello.
Superata la boa della prima prova scritta dedicata alla redazione del parere civile, si torna sui banchi per il secondo step del concorso di abilitazione forense. Il 17 Dicembre, ore 9, andrà infatti in scena la seconda delle tre prove scritte che scandiscono la blindatissima lotteria dell’Esame Avvocato 2014: l’attesa redazione del parere penale.
Parere penale esame avvocato 2014: In cosa consiste la seconda prova esame avvocato
Anzitutto facciamo chiarezza sull’esatta “sostanza” del parere penale esame avvocato. E per farlo, partiamo da una domanda elementare. Com’è noto, la mancata comprensione del tema è, si potrebbe anche azzardare uno “storicamente”, la principale causa di bocciatura all’Esame di Avvocato. Cosa significa, allora, scrivere un parere penale? Cosa ci chiedono le tracce? Non un semplice atto in cui si perorano le ragioni dell’assistito, assumendo le argomentazioni della controparte semplicemente per contestarle, né una elencazione fredda degli orientamenti giurisprudenziali esistenti, di cui riportare acriticamente le massime. La redazione del parere penale all’esame di avvocato consiste nell’esposizione ragionata, solida nel complesso, ma scorrevole e fruibile nelle sue articolazioni strutturali, della soluzione giuridica di un caso concreto.
No a dogmatismi e elucubrazioni eccessivamente teoriche. Sì al taglio pratico e alla capacità di collegare logicamente e utilmente orientamenti giurisprudenziali e fattispecie. Il parere penale esame avvocato è, in altre parole, l’esposizione “coordinata” (meglio se asciutta e diretta) delle ragioni che sorreggono orientamenti contrastanti ed ha come finalità ultima quella di indicare con adeguata motivazione al cliente la strada migliore da percorrere nel suo interesse. Il che, ovviamente, potrebbe condurre anche a prospettare soluzioni svantaggiose per l’assistito o addirittura a criticare l’indirizzo prevalente in giurisprudenza.
Parere Penale Esame Avvocato 2014: come si fa e da dove iniziare
Dopo l’apertura delle buste e la dettatura/copiatura delle tracce, il tempo concesso per la redazione del parere penale esame avvocato è di 7 ore complessive. Per il superamento della seconda prova dell’esame avvocato è necessario ottenere un punteggio minimo di almeno 30 punti (90 su 150 il punteggio minimo per l’ammissione alla prova orale).
- Prima della prova di esame dovrà essere dimostrata la propria identità esibendo la carta d’identità o altro documento di identificazione.
- Dopodiché si provvederà alla verifica dei testi consultabili nel corso della prova. In virtù del comma 7 dell’art. 46 Legge di Riforma dell’Ordinamento forense, la prova si svolgerà con il solo ausilio di testi “puri”, senza commenti e citazioni giurisprudenziali.
- Vietati testi o scritti, anche informatici, ed ogni sorta di strumenti di telecomunicazione, anche se spenti e non funzionanti, pena la immediata esclusione dall’esame.
- Non è consentito cambiare i posti assegnati, i candidati non possono conferire tra loro, né comunicare in qualsiasi modo con estranei.
- Vietato introdurre borse o cartelle di qualsiasi tipo ad eccezione di borse di piccola dimensione contenenti esclusivamente effetti personali e generi alimentari.
- Durante lo svolgimento del parere, i candidati non possono allontanarsi per nessuna ragione dal banco assegnato, se non previa autorizzazione della Commissione.
- I candidati debbono usare esclusivamente la carta munita del sigillo della Commissione e della firma del Presidente fornita dallo scrivente ufficio. Dovranno essere consegnate tanto la minuta quanto l’originale.
- I candidati all’esame avvocato, compiuto il loro lavoro, devono chiudere l’elaborato senza apporvi sottoscrizione o altro contrassegno identificativo, assieme alla minuta, nella busta grande. Nella stessa dovranno includere la busta più piccola, nella quale inseriranno il cartoncino bianco riportante in modo chiaro e leggibile nome, cognome, data e luogo di nascita.
Come per la prima prova di civile, anche per la redazione del parere penale esame avvocato i candidati potranno scegliere la traccia a loro più congeniale tra due pareri: uno di parte generale e l’altro di parte speciale.
Nel primo caso, il parere penale esame avvocato si concretizzerà nello sforzo argomentativo di sostenere la tesi più favorevole all’ipotetico assistito, anche se minoritaria o risalente in giurisprudenza. Nel secondo caso, invece, si tratterà di redigere un “parere pro veritate”, fornito, cioè, non nell’interesse esclusivo del cliente, bensì nell’interesse equidistante della verità . In entrambi i casi, occorrerà individuare l’elemento che relaziona la premessa teorica alla questione giuridica da risolvere, legando l’istituto giuridico sottostante al caso specifico.
Leggete e rileggete accuratamente la traccia del vostro parere penale esame avvocato prima di impostare lo svolgimento, quindi. Ricercate le norme, non copiatele ma contestualizzatele rispetto ai casi proposti. Mai perdere di vista gli elementi di fatto. La “scaletta risolutiva” è spesso già contenuta nelle tracce dettate.
Come redigere un parere penale esame avvocato “vincente”?
Per sviluppare un parere penale “sufficiente” la possibilità di consultare i codici all’Esame avvocato rappresenta, certo, uno straordinario database nozionistico. Ma a fare la differenza, come sempre, è capacità del candidato di comprendere la ratio degli istituti da applicare al problema pratico sotteso alle tracce attraverso un ragionamento personale, coerente ed ordinato. Per la stesura di un parere penale valido, quindi, è buona prassi definire alcuni passaggi cruciali:
- nella fase di studio della traccia, definiamo il fatto giuridico portante e gli elementi accessori che integrano il quadro.
- si inizia così con una breve introduzionein cui si individuano le questioni principali da affrontare;
- si “inquadrano” gli istituti rilevanti, facendo riferimento alla giurisprudenza esistente sull’argomento, descrivendo brevemente la disciplina e arrivando rapidamente alla questione principale;
- sulla base dei codici, descrivere gli orientamenti giurisprudenzialie le relative tendenze dottrinali;
- fondamentale è la parte “motivazionale”, in cui si illustra la risoluzione della questione. Chiarezza, sinteticità e logicità: queste le caratteristiche di un parere penale vincente;
- si chiude con una brevissima conclusione in cui il candidato rassegna le sue motivazioni nell’interesse del richiedente. Meglio se sintetica e puntuale.
Una prova delicata, la redazione del parere penale, spesso oggetto di scuole di pensiero divergenti, in cui la necessità di riesumare le nozioni istituzionali dei manuali universitari si interseca con l’esigenza di superare l’astrattezza della teoria con applicazione logica, pragmatismo ed originalità. Spesso manca nei candidati impegnati nella seconda prova la necessaria familiarità col ragionamento giuridico. Scarsa incisività argomentativa, incapacità a giungere in maniera chiara e rigorosa dalla premessa data alla conclusione scelta e di collegare coerentemente, bilanciando i vari passaggi dell’elaborato sono gli scogli più comuni.
Avv Bruno Fiammella
Come gestire (e superare), allora, le difficoltà connesse alla seconda prova scritta dell’Esame avvocato?
Quali sono le strategie e le raccomandazioni più utili per produrre un parere penale opportunamente sviluppato e, quindi, a prova di bocciatura?
Ce lo spiega l’Avv. Bruno Fiammella, professore a contratto di informatica giuridica dal 2009 ad oggi c/o la SSPL dell’Univ. Mediterranea e docente Altalex nei corsi di preparazione per l’Esame di Avvocato (Roma, Milano, Padova).
Avv. Fiammella, il giorno 17 Dicembre si terrà il secondo atto dell’Esame di avvocato 2014: l’attesa redazione del parere penale. Quali sono le difficoltà più frequentemente riscontrate dai candidati nella stesura del parere penale (errori ricorrenti, anche grammaticali, che penalizzano lo scritto in sede di valutazione…)? Quanto conta il percorso universitario ai fini dell’abilitazione?
“La difficoltà più frequente riscontrabile nella redazione del parere penale esame avvocato è data dal fatto di non sapere impostare un elaborato, creando una adeguata scaletta degli argomenti da trattare, nonché della difficoltà di concatenazione logico-giuridica di ciò che deve essere esposto per fornire una risposta soddisfacente ed esaustiva al quesito postulato in traccia. Rendere un parere scritto, richiede delle conoscenze di fondo. frutto dello studio universitario e post universitario, ma anche la capacità di saper strutturare un elaborato vincente, seguendo una modalità di esposizione e tecnica narrativa tipiche del giurista. Il modo in cui si esprimono i concetti, e la terminologia utilizzata, possono fare la differenza in sede di valutazione.”
Come prepararsi adeguatamente alla redazione del parere penale? Quanto conta lo studio/ripasso della manualistica universitaria e quanto, invece, la lettura della giurisprudenza?
“La preparazione procede sempre dalle fondamenta: ripetere gli istituti di parte generale è sempre la chiave di volta per lo svolgimento di un buon parere.”
Toto tracce 2014: brevemente, se dovesse azzardare qualche argomento da cui potrebbe saltare fuori una possibile traccia per la prova di parere penale?
“Preferisco evitare pronostici, anche per evitare di “bruciare” qualche argomento che stiamo trattando durante i corsi in aula.”
Come ci si prepara, invece, psicologicamente a questo appuntamento?
“L’approccio psicologico non deve essere sottovalutato. L’esame è una competizione, con gli altri e con se stessi, perché per affrontare tre giorni di seguito uno stress fisico e mentale importante, occorre avere molta conoscenza di sé. Ogni cammino di preparazione parte dalla consapevolezza dei propri mezzi e procede verso la ricerca del raggiungimento di un risultato che sia funzionale a dare il meglio di se stessi.”
Apprezzatissima dalle Commissioni esaminatrici, sappiamo, è l’originalità del nostro parere penale e in generale di tutti e tre gli scritti. Ci aiuti a descrivere, brevemente, quali sono i criteri di valutazione su cui le Commissioni esprimono il proprio giudizio sullo scritto. I criteri ministeriali sono pubblici e vengono richiamati nel bando del concorso, sono molto chiari per cui non farei altro che rimandare il candidato alla lettura degli stessi.
“Accanto a questo, mi permetto di ricordare ai candidati che la prova è principalmente una prova di “maturità professionale”, pertanto, i futuri colleghi devono dare atto di essere in grado, attraverso lo svolgimento della stessa, di essere pronti a svolgere l’esercizio di una professione che, ma questa è opinione personale, per esercitarla, occorre amarla. Ad intelligenti pauca”.
Di seguito una ricca rassegna di tracce di parere penale esame avvocato, somministrate negli anni scorsi, tutte corredate da relativo svolgimento. Tracce e svolgimenti a cura della redazione CC
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
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