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Raccolti in Campus

M. D. S.
22/07/2024

Cari lettori, in una società dove tutto è più facilmente misurabile in quel peso d’euro, c’è qualcosa che riesce ancora a sguizzare e sfuggire tra l Cari lettori, in una società dove tutto è più facilmente misurabile in quel peso d’euro, c’è qualcosa che riesce ancora a sguizzare e sfuggire tra le dita e dalle mani sporche di potere: “la speranza”.

Nella speranza ci siamo salutati, nella speranza ci ritroviamo, nella speranza di continuare ad essere veri,
sinceri, nella promessa di ritrovarci, eccoci nuovamente in campus.
Tra le giornate di studio, di incontri, lezioni, ansie, paure, in quei giorni in cui si fondono cose tra loro molto diverse, i corsi, gli esami, le passioni, e così nella sua poliedrica interezza l’università, un campus e un controcampus.
Certo, controcampus, che come esorta il nostro nome, è il punto di vista di una cultura nata per non accettare compromessi, per mostrare le cose non solo per ciò che appare, ma dirigendosi anche verso la direzione “contraria”, dove il più delle volte si nasconde la verità. Quel sapere senza paura di essere condannato, quella conoscenza che si spinge oltre lo strato superficiale, quello che si dice e quello che non si sarebbe altrimenti detto.
Come vi suggerisce la copertina, Controcampus compie un anno, una ricorrenza da festeggiare come per le
cose che accadono per la prima volta, perché solo la prima volta può contenere l’interezza della felicità.
Non è stata nostra intenzione concentrarci su dibattiti di bilanci e resoconti.
In redazione si è preferito come per la prima volta guardarsi intorno, ma soprattutto dentro per chiedersi
chi siamo, da dove veniamo, ma soprattutto dove siamo diretti…
Servirebbe una di quelle soap opera di diverse puntate per fornirvene un resoconto.
Ma per il momento vi rendiamo partecipi di una nostra emozione, della nostra soddisfazione
di essere riusciti in qualche modo, anche se di poco, a rendere più trasparente e più piacevole il percorso
nei meandri di questa nostra università, che in un modo o nell’altro ci rende simili.
Controcampus festeggia il suo compleanno, e tra le altre novità c’è quella che, il nostro/vostro giornale
come un bambino curioso è ormai uscito dalla sua culla, bisogna allora festeggiarne anche l’iscrizione al tribunale, e l’intenzione di voler stuzzicare anche il territorio in cui viviamo, quel paese dei balocchi che il più delle volte con i suoi non migliori trattamenti ci vuol rendere dei burattini inermi.
Un anno è sempre un anno, e quel giornale nato da poche monocromatiche pagine, oggi mette i primi denti ed è già pronto a mordere, ma questo non è che l’inizio.
Con un sorriso
MARIO

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Mario Di Stasi Editore, opera dal 2000 nel mondo dell’informazione e della comunicazione, dal cartaceo al web, dall'analogico al digitale. Avvocato e Giornalista, non ha mai lasciato il mondo universitario che ha ben conosciuto quando da studente, ha ricoperto per due anni la carica di Consigliere, e che continua a scoprire quotidianamente da interno all'Università. E’ proprio il connubio tra informazione e Università che lo ha portato a fondare Controcampus, offrendo agli studenti e a tutti coloro che vivono l'università, la scuola, la formazione e il mondo del lavoro, un giornale per essere informati, e un foglio per dar voce a chiunque abbia voglia di confrontarsi. Una carta che riconosce o che permette di far conoscere riconoscere i diritti essenziali di una classe spesso messa da parte, relegata, "I GIOVANI". La sua Vision? Il lettore prima di ogni cosa. La sua Mission? Ascoltare, Pensare, Scrivere e Comunicare per fare Impresa. Leggi tutto
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