OOgni Estate ha il suo tormentone, mentre qualche anno fa erano generalmente canzoncine orecchiabili, adesso invece si parla di intercettazioni.
Oggi sotto l’ombrellone non si sfogliano più i vecchi giornali scandalistici ma per sapere le ultime novità sulla compagna di Briatore (Gregoracci) e dei suoi “discutibili” modi per fare carriera, ci pensano giornali autorevoli come la Repubblica o il Corriere della Sera.
Sicuramente lo strumento delle intercettazioni è riuscito a estirpare tumori come Moggi e ad incastrare Vittorio Emanuele di Savoia ma entro quali limiti?
L’articolo 15 della nostra ultimamente “bistrattata” Costituzione sancisce “ La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.” E’ vero che in casi particolari questa libertà può essere violata ma entro quali limiti?
Il Ministro Mastella si è detto disponibile a creare una disciplina “bipartisan” sulle intercettazioni, mettere ordine in questa materia è importante ma ancora più importate è conciliare le esigenze di inchiesta con quelle della tutela della nostra libertà di comunicazione (art.21 Cost) e della segretezza (art.15).
Arrivare ad una soluzione non sarà facile, le intercettazioni hanno avuto il merito di incastrare grandi uomini politici come Storace o Sottile, conoscendo la nostra classe politica il rischio che la nuova disciplina tenderà più a tutelare gli interessi di parte che non quelli della nostra libertà, c’è ed è concreto.
Intanto però pubblicare esternazioni in cui Vittorio Emanuele fa commenti sulle abitudini sessuali dei Sardi, è sbagliato oltre che inutile ai fini di inchiesta.
Intercettazioni si, intercettazioni no
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03/01/2025
Ogni Estate ha il suo tormentone, mentre qualche anno fa erano generalmente canzoncine orecchiabili, adesso invece si parla di intercettazioni.