Infatti, tramite l’applicazione delle norme Iso9001 sarà possibil
Un cambiamento radicale potrebbe investire le università italiane. Infatti, tramite l’applicazione delle norme Iso9001 sarà possibile sottoporre a giudizio gli atenei e stabile così uno standard per la valutazione dei servizi universitari. I media ci hanno spesso abituati alla lettura di “pagelle”, nelle quali, tra l’altro, l’Italia si colloca piuttosto in basso, ma è sempre stato facile aggirare la critica appellandosi al non obiettivo criterio di valutazione e alla relativa utilità di tali classifiche.
Ma ora, a proporre l’introduzione di criteri di gestione della qualità anche all’interno delle università italiane è un documento elaborato da 44 esperti in rappresentanza di sedici diversi atenei , della conferenza dei rettori, dell’associazione dei direttori amministrativi e dei dirigenti delle università italiane, oltre a consulenti dei sistemi di qualità e organismi di certificazione.
L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza, l’efficacia e la trasparenza dei processi organizzativi e raggiungere, così, maggiore qualità nel servizio universitario. Modelli dell’attuazione di tale progetto sono proprio quei paesi europei, come Svezia e Finlandia (recentemente si sono aggiunte anche Francia e Germania), che applicano già sistemi di valutazione a tutta l’area di formazione del capitale umano. Vari sono i principi toccati dal documento: il primo è lo studente, il fruitore del servizio. Esso dovrà essere seguito, sostenuto e valorizzato attraverso una sensibile attenzione alle sue esigenze e attraverso l’orientamento e il coinvolgimento nelle attività universitarie.
Se si deciderà, dunque, di accreditare i corsi di laurea il primo passo sarà proprio la garanzia dell’organizzazione della struttura e solo poi ci sarà la valutazione sulla qualità del prodotto e sull’offerta formativa.