“La crisi economica degli ultimi mesi ha profondamente modificato il mercato del lavoro bancario e che in questo nuovo contesto è cresciuto il valore dei profili di formazione generalista o umanistica” spiega Cristina Anagnostopoulou, responsabile dell’executive development del gruppo Unicredit, che ha da poco avviato un piano di assunzioni biennale per 400 giovani. “I laureati in Lettere e filosofia possono aspirare non solo ad una carriera nel settore delle risorse umane (il nostro capo Hr, Rino Piazzolla, ha fatto studi in filosofia) e della comunicazione interna, ma anche ad entrare in funzioni di carattere più commerciale come la customer satisfaction, uno dei settori prioritari per il nostro gruppo”, precisa Anagnostopoulou.
Mediolanum, da parte sua, ha un piano di reclutamento con 400 posizioni aperte per il 2009, che si rivolge anche a giovani laureati in Lettere: i candidati selezionati vengono sottoposti a un programma di formazione presso la Mediolanum Corporate University, per poi accedere al mondo del lavoro. E il gruppo bancario Credito emiliano non esclude dal reclutamento i laureati in materie umanistiche.
“E’ vero che ci sono delle lauree che sono più vicine al mondo bancario, ma non per questo se si presenta una persona laureata in materie umanistiche la scartiamo a priori, anzi la prendiamo in considerazione“, precisa Elena Voce, che si occupa della selezione. “Acquisendo le competenze tecniche necessarie” – aggiunge Anagnostopoulou – “i laureati in materie umanistiche possono partecipare al coordinamento di progetti, sia a livello nazionale che internazionale. Inoltre questi profili hanno un valore enorme per strutture come Unidea, la fondazione non profit del gruppo Unicredit, nella gestione del patrimonio artistico o nei progetti di business sustainability”.