Ognuno, quindi, ha possibilità di scegliere la dieta più idonea.
Il termine dieta non deve essere inteso come sinonimo di sacrificio o di privazione di un qualche alimento, ma considerato come un corretto e razionale regime alimentare che varia da individuo ad individuo. Esso deve tener conto di molteplici fattori, non ultimi dei quali le allergie e le intolleranze alimentari.
Ogni alimento possiede una propria qualità nutrizionale che corrisponde alla capacità dello stesso di nutrire bene. Detta qualità può essere valutata sia sotto un aspetto quantitativo, considerando l’energia apportata all’organismo, che sotto un aspetto qualitativo, valutando l’equilibrio nutrizionale e la composizione dei principi nutritivi rispetto ai bisogni dell’individuo.
Il fabbisogno nutrizionale non è uguale per tutti, infatti varia in funzione dell’età, del sesso, dello stato fisiologico, della costituzione fisica e dell’attività del soggetto.
Per principi nutritivi contenuti negli alimenti, non intendiamo solamente quelle sostanze che vengono assimilate dall’organismo, ma anche quelle che, pur non appontando energia sotto forma di calorie, svolgono importanti funzioni metaboliche o di motilità intestinale.
Il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e l’INRAN (l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) , hanno sviluppato delle linee guida per una sana alimentazione italiana, con lo scopo di fornire al consumatore una serie di semplici informazioni ed indicazioni per mangiare meglio, nel rispetto della propria salute non tralasciando la tradizione culinaria del nostro Paese.
Le maggiori istituzioni scientifiche e molti dei più importanti esperti di alimentazione e nutrizione hanno partecipato alla stesura di queste linee guida. Un costante aggiornamento è alla base delle indicazioni fornite, ciò è dovuto al considerevole mutamento delle abitudini alimentari, dalla commercializzazione di nuovi prodotti e dal cambiamento dello stile di vita dei consumatori.
Le linee guida in questione prendono in considerazione la situazione reale dell’alimentazione e delle risorse alimentari della popolazione cui fanno riferimento. L’edizione delle “linee guida per una sana alimentazione italiana” ha proposto dieci direttive destinate a rispondere alle problematiche ed alle esigenze dei consumatori, non tralasciando particolari categorie quali la terza età, l’adolescenza, la gravidanza.
Ad ognuno degli argomenti è associata un’esaustiva spiegazione destinata anche a coloro che non masticano definizioni scientifiche tutti i giorni.
Il controllo del peso corporeo è un argomento trattato nelle sopraccitate linee guida. Esso è molto importante in quanto rappresenta il risultato del nostro bilancio energetico, ossia dell’energia introdotta con l’alimentazione e di quella che il nostro organismo consuma per il compimento delle attività fisiologiche. In termini semplici se noi introduciamo più energia rispetto a quella di cui abbiamo bisogno si formano, come riserva, degli accumuli di grasso nel tessuto adiposo; nel caso contrario per sopperire alla mancanza di “carburante”si consumano le riserve di energia.
L’eccesso di grasso corporeo può essere di vario grado e viene classificato in soprappeso ed obesità (dal latino “ob-edo” mangiare in eccesso).
Nella società odierna, sia per la vita sedentaria che per errate abitudini alimentari, molte persone vanno incontro a questa rischiosa patologia. Di conseguenza, il raggiungimento di un corretto peso corporeo va realizzato percorrendo una duplice strada: sia attraverso una vita fisicamente più attiva, sia controllando la propria alimentazione. E’ ampiamente dimostrato, inoltre, che colui il quale pratica uno stile di vita attivo riduce l’insorgenza di malattie cardiovascolari ed altri pericoli per la propria salute.
Per valutare il proprio peso esistono numerose tecniche, una di quelle più usate è l’Indice di Massa Corporea (IMC). Esso è il risultato di una formula matematica ottenuta dividendo il peso, espresso in chilogrammi, per il quadrato dell’altezza, espressa in metri.
_ Peso in kg/(Altezza in m)2 = IMC
| > 40 | Sovrappeso di 3° grado | Grave obeso|
|30-40 | Sovrappeso di 2° grado | Obeso |
|25-30 | Sovrappeso di 1° grado | Sovrappeso |
|18,5-25 | Normopeso | Normale|
|< 18,5 | Sottopeso | Magro |
Dario Rago