Ma questo è l’unico beneficio che si può ottenere da una risorsa tanto indispensabile per noi esseri viventi? La risposta, ovviamente, è no.
Tra i mille usi a cui l’acqua si presta ce n’è uno molto importante e poco conosciuto: l’idropinoterapia. Sicuramente a molti il nome risulterà nuovo o poco familiare, quindi è bene soffermarsi per capirne di più.
L’idropinoterapia (o cura idropinica) è un metodo di somministrazione di acqua minerale a scopo curativo e terapeutico: la tecnica consiste nel bere acqua minerale a una data temperatura, in determinati orari di assunzione, rispettando tempo di bevuta e determinati intervalli fra una bevuta e l’altra. La durata della cura è di circa 2 settimane, ma il ciclo può variare da paziente a paziente. L’individuo assumerà acqua (a temperatura ambiente o riscaldata, a seconda della patologia) a digiuno o comunque lontano dai pasti, per favorire l’azione delle proprietà curative.
La tecnica è consigliata per i disturbi alle vie urinarie, soprattutto in presenza di calcoli renali; è prescrivibile anche per disturbi gastro-intestinali, come il colon irritabile o la dispepsia. Diversi studi hanno inoltre dimostrato che l’idropinoterapia è molto utile a prevenire malattie cardiache, epidermiche e dell’apparato digerente.
Per poter beneficiare di questa terapia è necessaria la prescrizione da parte del medico, che valuterà se praticare l’idropinoterapia direttamente a domicilio oppure indirizzerà il paziente presso un centro termale specializzato. Tuttavia, è consigliabile basarsi soprattutto sulla seconda opzione, in quanto i risultati che si otterrebbero sarebbero molto più evidenti e significativi: oltre a sfruttare le qualità benefiche dell’acqua minerale non soggetta a modificazioni o dispersioni, è possibile associare alla cura idropinica passeggiate nei giardini del centro termale, favorendo una gradevole sensazione di benessere generale dell’individuo, e ci si può avvalere dell’esperienza di personale medico competente e altamente qualificato che permette di migliorare il proprio livello nutrizionale, associandolo a una corretta assunzione giornaliera di liquidi nell’organismo.
Sebastiano Liguori