Prof. Roberto Vanacore.
Introduce il Preside della Facoltà, Prof. Vito Cardone
Segreteria scientifica arch. Monica Guarino e arch. Mauro Vincenti
Venerdi 21 maggio ore 10 aula delle lauree di Ingegneria gli studenti incontrano Aurelio Galfetti
Continuano gli incontri presso l’Università degli Studi di Salerno con gli architetti protagonisti della scena contemporanea. Dopo il seminario condotto da Hilde Lèon, venerdi 21 maggio sarà ospite della Facoltà di Ingegneria l’architetto ticinese Aurelio Galfetti, che alle ore 10 incontrerà gli studenti nell’aula delle lauree della Facoltà organizzatrice. Filo conduttore dell’incontro, dal titolo “Il progetto dello spazio”, sarà l’esperienza professionale e didattica di Galfetti, indicato oggi tra i fondatori della scuola architettonica ticinese.
Nato a Lugano nel 1936, dopo gli studi al Politecnico federale di Zurigo, Galfetti apre uno studio di architettura a Lugano nel 1969, trasferito in seguito a Bedario (1965), Bellinzona (1976) e di nuovo a Lugano (1992); dal 1993 al 1998 è titolare di uno studio anche a Ginevra. Tra il 1962 e il 1980 collabora con gli architetti F. Ruchat, I. Trümpy, I. Gianola, L. Vacchini, M. Botta, R. Tami, e L. Snozzi.
Nel 1984 insegna come professore invitato al Politecnico Federale di Losanna, assumendo un impegno didattico che avrebbe proseguito in seguito a Parigi e all’Accademia di Architettura di Mondrisio come direttore, professore di progettazione, responsabile del ciclo Master per l’architettura del territorio, nonché esprimendosi regolarmente nell’ambito di conferenze e seminari (Europa, America, Australia).
Circa ottanta i progetti realizzati (a cui vanno aggiunti centossessanta idee progettuali e concorsi) che spaziano dalle case unifamiliari, le ville e gli spazi pubblici. Ricordiamo la casa Rotalinti a Bellinzona (1960 – 1961), asili per l’infanzia e scuole, l’aula polivalente dell’Università della Svizzera italiana (con J. Könz, 1998 – 2001), l’E’cole nazionale de musique di Chembéry, l’Ospedale neuropsichiatrico a Mendrisio. Nell’ambito del restauro monumentale, va segnalata la Chiesa di Santa Croce a Riva San Vitale (1967 – 1975).
Diverse mostre, pubblicazioni e testi critici sono stati dedicati alla sua opera, unanimemente considerata quale contributo significativo e originale all’architettura contemporanea.
Mario Rinaldi