Le pratiche della medicina tradizionale e alternativa saranno integrate:l’omeopatia, la fitoterapia, lo yoga e l’agopuntura verranno esercitate insieme alle tecniche della medicina classica essendo state riconosciute a tutti gli effetti pratiche mediche dalla legge regionale n. 9/2007.
Il progetto finanziato dalla regione Toscana fungerà anche da progetto pedagogico per l’università di Siena, che ha aperto il primo Master Europeo di medicina integrata della durata di due anni ed è rivolto per formazione teorico-pratica dei laureati in medicina, farmacia, odontoiatria e veterinaria. Gli studenti che parteciperanno potranno fare pratica clinica nell’ospedale stesso.
“Questa alleanza terapeutica − spiega Fabio Roggiolani, presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale e autore della legge toscana sulle medicine complementari. − è frutto di tre anni di impegno. Un patto virtuoso tra politica, strutture sanitarie e società civile, al quale Pitigliano ha risposto perfettamente”.
“Con l’inizio del nuovo anno – continua Roggiolani-uno staff di medici qualificati formerà una équipe complessa che sarà in grado di assicurare una straordinaria offerta di salute ed efficaci soluzioni a tante patologie. Non si elimina nessuna cura, semmai si aggiungono possibilità terapeutiche”.
“I primi 100 mila euro -continua il presidente della commissione Sanità- saranno seguiti da altri finanziamenti, ma sono certo che la struttura risulterà attrattiva per pazienti di tutta Italia e quindi presto diventerà una risorsa. La nascita del primo ospedale di medicina integrata − prosegue − porterà anche una rete sul territorio, con l’utilizzo dei centri termali di Sorano e Saturnia, e con l’avvio del primo Master di medicina integrata all’Università di Siena”.
La Toscana ha saputo unire Università e ospedale per ricondurre omeopatia, fitoterapia, agopuntura nel posto che devono occupare nella medicina.
In concomitanza con questo progetto sarà realizzata la prima biblioteca italiana on-line dedicata alle medicine complementari e alle discipline bionaturali.
Raffaella Barbieri