.) offrirci al giorno d’oggi, l’artista moderno.Poeta : dal lat. poeticus, che è dal gr. poietés,
nome di agente di poieo «creo».
« Colui che crea »
L’artista moderno nasce con una fortuna non da poco…
Egli è figlio dell’intera tradizione artistica che lo precede e non solo di una parte di essa, e con ciò intendo dire che, egli porta dentro (se adeguatamente preparato e appassionato..) tutte le forme artistiche che si sono succedute nei secoli precedenti.
A seconda delle sue attitudini, che di sicuro privileggeranno un campo (o un’arte) piuttosto che un altro, l’Artista moderno ha la possibilità di dominare più arti (Musica, Pittura, Letteratura, Poesia, Scrittura) ed infiniti (si fa per dire…) stili e generi.
Egli dovrà essere figlio (in Letteratura quanto in Poesia) tanto di Omero quanto di Baudelaire o di Verlaine , di Shakespeare e di Montale , di Ungaretti e di Donne , di Prèvert e di Leopardi .
Egli dovrà aver assimilato passo dopo passo tutti gli stili (dal Classico al Moderno, passando per il Romanticismo, per il Naturalismo ed il Verismo) e dovrà essere in grado di scegliere tra essi o se particolarmente capace e fantasioso, di fonderli.
In pittura egli dovrà spaziare da Giotto a Kandinsky, da Delacroix a Matisse, da Balla a Picasso, scegliendo a seconda dei «periodi artistici» che attraversa la sua anima, lo stile ed il genere (che potrà anche fondere come nella scrittura).
In campo musicale, se particolarmente dotato di mentalità aperta e di buon carisma artistico, egli dovrà essere figlio dei Beatles quanto dei Nirvana, di Iggy Pop e di Bob Dylan (con tutto quello che concerne il resto, che qui non citerò perchè sarebbe impossibile citare tutto…).
Dovrà racchiudere all’interno della propria anima artistica almeno una buona parte della tradizione che lo ha preceduto.
Potrà decidere se essere Impressionista, Espressionista, Dadaista, Realista o Neo-Classicista in pittura come nella scrittura; e ciò dipenderà dalle sue esigenze e dalla sua creatività, che spesso è influenzata dai vari periodi di scoperta che un artista compie nel corso della sua carriera, o da esperienze personali, o dall’ambiente in cui vive.
Egli dovrà soddisfare non le richieste di un pubblico sempre esigente e poco riconoscente, ma bensì le richieste che gli verranno poste dalla sua anima artistica , e sarà questa e solo questa a chidergli cosa «creare».
Sarà Punk, Rock, Metal, Blues o persino Pop in musica, e ciò dipenderà sempre dalle sue esigenze artistiche e creative.
Dovrà portare in se una miriade di registri, che come nel caso di quelli «linguistici» egli deciderà se e come usare a seconda delle situazioni, del proprio stato d’animo, dell’ambiente che lo circonda e di tanti altri fattori che potranno influenzarne la crescita artistica.
All’Artista moderno oggi affidiamo un compito arduo, quasi più arduo di quello che svolsero i suoi predecessori nei tempi passati…
Ciò che gli chiediamo è di creare opere che siano originali (il che è di estrema difficoltà al giorno d’oggi), e che di sicuro richiameranno qualcosa di già visto, ma che avranno un’anima ed un temperamento proprio, figlio del nostro tempo.
Egli dovrà essere un «creatore originale» in un mondo in cui (artisticamente parlando…) tutto è già stato creato.
Egli dovrà anche allietarci con «opere moderne» dalle quali possa finalmente trasparire l’anima artistica del periodo storico in cui viviamo, un’era che ancora oggi, facciamo fatica a collocare nel contesto delle Arti e della loro tradizione secolare.
Egli dovrà aspirare a diventare nient’altro che un «Poeta delle Arti».
Luca Rota