Pochi giorni fa un’insegnante palermitana è stata condannata al pagamento di 80.338 euro per lo stesso reato di cui sopra. Immediata è stata la replica del rettore dell’Università, Luigi Lacchè il quale ha affermato che la vicenda risale agli anni 199-2001 ed è un affare di cui l’università si è già occupata affermando la totale estraneità dell’istituzione.
Inoltre il Rettore ha affermato che le persone condannate non sono mai state iscritte all’università e ha assicurato che l’università di Macerata userà tutti i mezzi per ricostruire i fatti e si pensa ad azioni di tutela dell’immagine
Marano Virgilio