Ormai queste situazioni estreme sono quelle che fanno audience, che è l’ unica cosa che interessa ai curatori dei palinsesti televisivi. Ma che gusto c’ è ad osservare gente che si fa camminare addosso animali di ogni specie e che per ogni minima cosa si insulta?
Guardare questi programmi è come spiare dal buco della serratura ed osservare la realtà mentre viviamo la nostra vita. Essi vengono seguiti perchè è forte la curiosità di gustarsi le reazioni di personaggi famosi e non di fronte a situazioni che nella vita normale non si vivrebbero mai e soprattutto cercare di capire chi è realmente quel personaggio nella quotidianità.
E’ certamente un atteggiamento voyeristico il nostro, tipico dei tempi che stiamo vivendo. Quasi sempre nei reality si tende a puntare su situazioni a dir poco repellenti perchè gli autori vogliono dimostrare al pubblico di cosa non si fa pur di catturare l’ attenzione e fino a che punto si è disposti a farsi insultare ed umiliare pur di riceverne il consenso.
E’ ormai chiaro che il pubblico gode nel vedere qualcuno, solitamente avvantaggiato, in una situazione di crisi, una specie di vendetta nei confronti di chi ha, forse, anche troppo.
Una volta, per definire il modo di fare televisione estremamente cinico, che puntava proprio sulla morbosità che mostra lo spettatore in questi casi, attirato dalle liti, dalle parolacce e molto spesso dalla volgarità, fu coniato il termine “TV SPAZZATURA”.
Oggi sicuramente siamo riusciti a fare di meglio, siamo riusciti addirittura ad andare oltre, ben oltre questo termine.
Carmen Cospite