La presente nota riassume le posizioni USB
che saranno portate in discussione all’assemblea dei lavoratori insieme all’ipotesi di Contratto Collettivo
Integrativo 2011 che è stata presentata alle rappresentanze sindacali dal Prof.
Antonio Piccolo, dal Dott.
Giuseppe Paduano e dalla Dott.ssa Chiara Turco.
1) USB, negli incontri politici avuti con l’amministrazione, visto il selvaggio attacco al salario e alla
dignità dei lavoratori imposto da norme e accordi nazionali (avallati con la complicità di altre O.S.), si è
resa disponibile a siglare un CCI che non peggiorasse di 1 (uno) euro il precedente contratto integrativo
2009, non firmato da RdB/USB. Inoltre, USB si è resa disponibile a siglare un CCI che migliorasse
l’impianto normativo a vantaggio dei lavoratori e per il miglioramento di tutte le attività, tecniche ed
amministrative a supporto della ricerca e della didattica dell’Ateneo di Salerno.
2) Nell’ipotesi di CCI 2011, il totale delle risorse del fondo accessorio risulta: ! 1.858.874,00.
Nel CCI 2009 (in vigore anche nel 2010) risulta:
Art.3-Definizione delle risorse finanziarie:
1. Le parti prendono atto che, relativamente all’anno 2009:
a) il fondo per le progressioni economiche e la produttività collettiva e individuale, costituito
ai sensi dell’art. 87 del CCNL 16.10.2008, certificato dal Collegio dei Revisori e iscritto nel
bilancio di previsione 2009, ammonta a ! 2.114.264,00;
b) in applicazione di quanto disposto dall’art. 67 del D.L. n. 112/2008, convertito nella L 6
agosto 2008 n. 133 (riduzione del 10% rispetto al limite del fondo 2004), lo stanziamento
effettivamente utilizzabile ammonta a ! 2.054.988,00.
Fatta la differenza si propone quindi ai lavoratori una riduzione totale di ! 196.114,00 ( 9,54%)
3) Nel testo presentato si tiene conto dell’Intesa Governo e parti sociali del 4 Febbraio 2011, la cui
validità è controversa vista la mancata ratifica di OO.SS. maggiormente rappresentative come USB,
CGIL, CISAL, etc … che non permetterebbe ai firmatari di superare il 50%. Pertanto ancora più
criticabile è la menzione della Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della
Funzione Pubblica DFP n.1 del 17.2.2011, che non è, nè può essere assunta come fonte di diritto. Inoltre
abbiamo ricordato al tavolo che il CCNL è pienamente vigente e che, nonostante gli sforzi e gli affanni
del ministro Brunetta e dei sindacati suoi complici, la sua legge (D.Lgs. 150/09) non si applica se non
recepita dal CCNL, come hanno dimostrato numerose sentenze che hanno visto soccombere
amministrazioni pubbliche troppo smaniose di dimostrare la loro efficienza contro i lavoratori.
4) Nel testo si fà riferimento all’avvio, parzialmente realizzato (?), di un “processo di profonda ed
articolata riorganizzazione e razionalizzazione di tutto l’apparato amministrativo di Ateneo, che
comporta maggior onere lavorativo per tutto il personale tecnico amministrativo”. Proprio questo
processo (condiviso da CGIL, CISL e UIL) è fonte di una durissima contestazione che USB sta
promuovendo, visto che, oltre al grandissimo disagio e frustrazione che stanno subendo i lavoratori, esiste
nell’Ateneo una forte ed estesa critica proveniente da parti importanti della comunità universitaria. In
queste ultime settimane USB ha ampiamente pubblicizzato la sua contestazione (con documenti,
assemblee e comunicati ripresi dalla stampa). E’ una contestazione che proviene dai lavoratori (tecnici ed
amministrativi, di categoria B, C e D) che sono stati esclusi dalla definizione, costruzione e
programmazione del processo in atto e che risulta essere un processo palesemente forzato senza la
necessaria e doverosa condivisione di chi è chiamato a metterlo in pratica. Sono i lavoratori a dire che è
stata mortificata la loro dignità e professionalità. Sono i lavoratori a segnalare l’aumento spropositato dei
carichi di lavoro come ammette l’Amministrazione nel testo dell’ipotesi CCI 2011. USB coglie
l’occasione di questa nota per stigmatizzare e condannare i tentativi di attribuire ogni colpa al personale
tecnico-amministrativo, del caos e stallo funzionale in cui sono precipitati i dipartimenti dell’Ateneo.
Pertanto, sebbene auspicabile e desiderato ogni tipo di aumento salariale, i 34,00 ! lordi al mese in
aggiunta al precedente valore dell’ex art. 41, appaiono un’ulteriore offesa più che un riconoscimento visto
che, di fatto, sono una diversa distribuzione di soldi che già appartengono ai lavoratori come totale
(tagliato) del fondo accessorio per l’anno 2011. USB accetta questi 34,00 ! lordi al mese come acconto
del maggior avere.
5) Nella riunione in oggetto, si è parlato di residuii del fondo accessorio non spesi nel 2010. Abbiamo
ricordato come negli ultimi anni più volte USB ha chiesto invano il consuntivo del fondo affinchè, questi
soldi che appartengono ai lavoratori, potessero essere ricontrattati anno per anno e ridistribuiti al
personale, piuttosto che diventare flusso di economia nel bilancio generale. Abbiamo chiesto che questi
residuii 2010 siano certificati, contratti ed erogati; abbiamo ricordato, come abbiamo fatto più volte in
passato, che queste sono informative dovute alle OO.SS e di come queste informazioni, insieme allo stato
dell’occupazione e la programmazione triennale, per esempio, siano essenziali per una vera, corretta e
trasparente contrattazione. Temiamo che, al di là di ogni buona intenzione (?), il comma 2 dell’art. 4 del
testo dell’ipotesi CCI 2011 – Gli stanziamenti sopra indicati, come riportati nei seguenti articoli sono
efficaci esclusivamente per l’anno 2011 – certifichi la determinazione di un emolumento “una-tantum”
più che un contratto collettivo integrativo. Infatti dal primo gennaio 2012 il personale T/A dell’Università
di Salerno non potrà essere garantito da un contratto integrativo in vigore come è stato nel 2010 e in
questa prima parte del 2011.
Sulle progressioni orizzontali, c’è stato un vivace dibattito teso a smontare una nostra proposta semplice
che, partendo da quanto impone l’ultima finanziaria (art. 9, comma 21, Legge 122/2010 – le progressioni
di carriera comunque denominate, eventualmente disposte negli anni 2011, 2012, 2013 hanno effetto,
per i predetti anni, ai fini esclusivamente giuridici), chiedeva una selezione di progressioni orizzontali a
costo zero, da incassare se e quando sarà sbloccata la contrattazione nazionale. Il ragionamento, bloccato
a detta dell’Amministrazione da norme di contabilità (?)1, và integrato con il fatto che nei prossimi anni
avremo ulteriori pensionamenti, niente assunzioni e dal fatto che tutte le progressioni (orizzontali e
verticali) dei fortunati pensionati2, dovrebbero essere recuperate nel fondo accessorio. Fermo restando che
le acrobazie contabili, chissà perchè, penalizzano sempre e solo i lavoratori, abbiamo ricordato che anche
la norma del tetto 2010 (art. 9, comma 1, Legge 122/2010 – per gli anni 2011, 2012 e 2013 il
trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, ivi compreso
il trattamento accessorio…non può superare, in ogni caso, il trattamento ordinariamente spettante per
1 Nel CCI di Verona stipulato il 22 febbraio 2011 sono state definite le PEO a costo zero per gli anni 2011/2013 – vedi allegato –
2 fortunati perchè non “tagliati” dalla riforma Dini (Legge 335/1995): vanno in pensione con il sistema interamente retributivo.
USB – Unione Sindacale di Base
Università degli Studi di Salerno
l’anno 2010, al netto degli effetti derivanti da eventi straordinari della dinamica retributiva, ivi incluse
le variazioni dipendenti da eventuali arretrati, conseguimento di funzioni diverse in corso d’anno…), è
una norma che richiama ad un trattamento ordinariamente spettante che può chiaramente cambiare se
cambia ruolo/funzione/incarico del dipendente. Basta pensare ad un affidamento di responsabilità o altro.
La domanda sorge spontanea: siamo o non siamo già avviati in un processo di profonda ed articolata
riorganizzazione e razionalizzazione di tutto l’apparato amministrativo di Ateneo? E allora: come mai
alcune acrobazie, verificate e approvate dai Revisori dei Conti di turno, riescono solo in determinati
contesti e raramente per un bene comune e colletivo come quello di un contratto d’Ateneo che ha effetto
su tutto il personale T/A?
6) Indennità di responsabilità ai sensi dell’art. 91, commi 1, 2, 3 e 4, CCNL 16.10.2008.
Niente cambia nel testo dell’ipotesi CCI 2011. Questo non è accettabile. Proprio perchè siamo al cospetto
di un “processo di profonda ed articolata riorganizzazione e razionalizzazione di tutto l’apparato
amministrativo di Ateneo, che comporta maggior onere lavorativo per tutto il personale tecnico
amministrativo”, non si può più rimandare ad un documento sottoscritto tra le parti in data 28 settembre
2004. Sono passati 7 anni e con gli anni, tanta, tanta acqua è passata sotto i ponti. Quindi, stendendo un
velo pietoso sul passato, modalità, criteri e principi di attribuzione degli incarichi di responsabilità, vanno
ridiscussi e ricontrattati perchè oggi non sono sicuramente adeguati a quanto ci si propone per il futuro.
Non chiediamo la luna ma solo equità, oggettività e trasparenza volte a valorizzare le professionalità
acquisite, quelle maturate e quelle dimostrate in anni e anni di servizio prestato con abnegazione e
diligenza. Tutto quanto detto a maggior ragione se dalle responsabilità dipendono obiettivi sempre più
ambizionsi e prestigiosi per l’Ateneo. Sono troppe? Troppo poche? Pagate male? Dobbiamo dare risposte
ad una discussione, ad un profondo disagio, a disparità di trattamento che vanno avanti da troppo tempo.
7) Cancellate le progressioni economiche orizzontali (PEO), per cui niente viene regalato sul versante
economico, nulla cambia nel resto del testo dell’ipotesi CCI 2011. Forse è proprio questo, prima ancora
della questione delle responsabilità, che rende inaccettabile, nel metodo e nei contenuti, questa
contrattazione 2011 che ci auspichiamo sia solo all’inizio. Noi riteniamo che per le organizzazioni
sindacali (?), per le RSU e per i lavoratori tutti, quella di oggi potrebbe diventare un’occasione per
arginare in ambito locale, per quanto possibile, l’infame blocco del CCNL fino al 2014 che, ricordiamolo,
con la concertazione “inventata” nei primi anni ’90, è diventato un parziale recupero posticipato
all’inflazione. Proprio quell’inflazione che in questi ultimi mesi è in ripresa oltre il 2% e che, unita ai
continui aumenti del costo della vita, in pochi anni, porteranno i lavoratori dipendenti a perdere un
10/15% reale di potere d’acquisto. Se il nostro auspicio dovesse andare deluso, se viene confermato ciò
che si è detto in conclusione di riunione e cioè che il testo presentato è immodificabile, allora, ancora una
volta, saremo costretti ad assistere, senz’appello, ad un’ennesima mortificazione dei lavoratori e della loro
contrattazione.
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
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