Ogni anno più di 150 progetti con idee altamente innovative vengono finanziati. Fino ad oggi la maggior parte dei progetti finanziati sono stati di ricercatori americani. Per la prima volta questo importante contributo andrà a finanziare un progetto di una ricercatrice padovana che prevede uno studio per la cura dell’HIV.
In tutto il mondo si stima ci sono oltre 2 milioni di bambini malati di HIV e circa 34 milioni di uomini e donne, bisogna anche considerare che, in speciale modo, per le regioni africane i dati sono molto approssimati. Nel rapporto del 2008, in Italia, le persone affette erano 150000, di cui più di 22.000 con AIDS conclamato.
Da questi dati si può ben capire quanto sia importante la ricerca in quest’ambito, e quanto ogni passo in avanti sia fondamentale per migliorare la salute nel mondo.
Proprio per queste considerazioni la GCE ha deciso di erogare un finanziamento di 100.000$ per il progetto di Sara Richter, ricercatrice del Dipartimento di Istologia, Microbiologia e Biotecnologie mediche dell’Università di Padova, che prevede lo sviluppo di piccole molecole che abbiano come bersaglio G-quadruplex all’interno del genoma di HIV-1 integrato, in modo da indurre un segnale per la degradazione del DNA, andando così a colpire selettivamente le sole cellule infettate dal virus. Uno studio che, se darà i risultati attesi, costituirà una strategia antivirale senza precedenti, con possibilità di eradicazione dell’infezione.
La GCE finanzierà i progetti di successo con un successivo contributo fino a un massimo di 1 milione di dollari.
La dottoressa Sara Richter aveva già ottenuto in precedenza, con un progetto di ricerca che riguardava sempre G-quadruplex come bersagli terapeutici, un altro prestigioso finanziamento, l’ERC-Ideas dalla Comunità Europea.
Per maggiori informazioni: http://www.unipd.it/
Pietro Marzocca