Gioventù Europea Trieste (Università di Trieste)
Gioventù Europea Trieste (Università di Trieste)
Presidente: non identificato
Email di riferimento: getrieste@email.
it
Sito web associazione: http://xoomer.virgilio.it/getrieste/Contatti.html
Questa è la carta costitutiva e programmatica di Gioventù Europea Trieste, in cui si vogliono fissare i nostri valori e aspirazioni, definendo una linea di condotta.
Gioventù Europea Trieste nasce come movimento d’opinione, come luogo di aggregazione aperto a tutti coloro che non sono soddisfatti dalle logiche ristrette del sistema bipolare: vogliamo fornire uno spazio utile a un confronto tra idee attraverso il quale giungere alla formulazione di proposte condivise e concrete.
EUROPA
Siamo fieri della nostra storia patria, delle nostre tradizioni locali e della nostra cultura e, contemporaneamente, consci che nella situazione che si sta delineando su scala mondiale, è necessario guardare alla dimensione continentale come l’unica adatta a confrontarsi con gli attuali soggetti geopolitici.
Si va formando l’Unione Europea, impegniamoci nel nostro piccolo per darle dei contenuti, dei riferimenti, delle certezze morali e spirituali, in contrapposizione al burocratismo e all’inefficienza delle strutture esistenti.
A quest’Unione Europea che tutto parametrizza opponiamo l’esperienza dell’Imperialità classica romana, in cui all’unità amministrativa e del diritto si affiancava il rispetto degli usi e costumi locali.
Anche il nazionalismo può trovare una sua legittimità se saprà adeguarsi alle proporzioni del mondo attuale, diventando quindi nazionalismo europeo.
VALORI
Ci riconosciamo nei valori della vita e quindi ci impegniamo nella lotta alla droga e ad ogni forma di dipendenza, per il raggiungimento di una piena autonomia e libertà della persona.
Amando la vita ci poniamo in posizione critica nei confronti di pratiche che la scienza e la tecnica stanno tentando di portare avanti, senza nessuna remora etica: la fecondazione assistita va consentita solo nell’ambito di una coppia eterosessuale in età fertile, per un corretto sviluppo psicologico del nascituro; su un utilizzo dell’aborto come banale metodo contraccettivo va tutta la nostra contrarietà.
Non assumiamo qui una posizione rigidamente antiabortista: la nostra analisi si incentra piuttosto sulle carenze sociali e assistenziali in cui ci si imbatte nel momento di questa tragica scelta. La tutela dell’infanzia che vorremmo parte da una sfera di protezione per chi è chiamato a decisioni individuali così importanti.
FAMIGLIA
E’ oggi una delle istituzioni più a rischio, stante la carenza di aiuti da parte delle istituzioni: arrivare a fine mese con uno stipendio solo è quasi impossibile e specialmente le giovani coppie hanno bisogno di aiuto.
Il nucleo della famiglia è formato da due persone di sesso opposto che decidono di condividere un’esperienza di vita, di garantire la continuità attraverso dei figli, mettendo a loro disposizione un ambiente adeguato alla prima formazione psicologica e sociale. Queste convinzioni ci spingono ad un’azione finalizzata a favore della famiglia, affinché la società ne recepisca i bisogni e crei le strutture opportune.
In una logica che unisce la tutela della famiglia e la giustizia sociale, siamo fermamente contrari a quelle forme di lavoro precario che, se possono avere un senso col favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, perdono ogni giustificazione allorquando, nelle mani di imprenditori avidi di facile guadagno, diventano il nodo scorsoio che tiene un lavoratore legato ad una vita intera di precariato, priva di tutela sindacale e dei più elementari diritti di uno stato sociale e senza possibilità di guardare con fiducia al proprio domani.
RELIGIONE
Condanniamo qualsiasi uso strumentale delle religioni e, in particolare, ogni tentativo di avvalersene per fomentare uno scontro di civiltà: la convivenza è possibile dove ci sia reciproco rispetto e il riconoscimento della sfera d’autonomia di ciascuna comunità.
Rispettiamo le religiosità che, nonostante l’azione dissolutrice del mondo moderno, hanno mantenuto i loro caratteri tradizionali e valorizzato sempre l’azione spirituale e non, invece, quella materiale o aggressiva.
NATURA
Intendiamo la natura come luogo di formazione del fisico e di temperamento dello spirito, non come oggetto inerte da sfruttare fino all’esaurimento delle risorse. L’uomo ha sempre vissuto in simbiosi con la natura, non può ridursi a sordido parassita al punto da alterare i delicati equilibri cui la sua stessa esistenza è legata.
L’odierno modello di sviluppo deve essere ridiscusso e questo comporterà di certo una lunga battaglia ideale, nel frattempo si deve tentare di limitare i suoi effetti nefasti.
COMUNITA’
Guardiamo con favore alle piccole comunità locali, in cui maggiore è il senso di solidarietà fra componenti, pensando ad un’Europa mosaico di tante piccole realtà comunicanti fra loro e che si integrano culturalmente ed economicamente nel rispetto delle identità e delle tradizioni di ciascuno.
Il nostro sogno è un’Europa che si possa definire “una comunità di comunità”.
AZIONE SOCIALE
Collaborazione e non lotta di classe; proprietà sacra fino a che non diventi un insulto alla miseria; cura e protezione dei lavoratori, specialmente dei vecchi e degli invalidi; cura e protezione della madre e dell’infanzia; assistenza fraterna ai bisognosi; moralità; lotta contro l’ignoranza e contro il servilismo verso i potenti; educazione in profondità. In particolare intendiamo impegnarci per ottenere leggi che prevedano la partecipazione agli utili d’azienda e la cogestione nelle imprese, attuative quindi dell’articolo 46 della Costituzione italiana: “Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.”
INIZIATIVA CULTURALE
E’ un nostro scopo stimolare il confronto di opinioni attraverso la diffusione e lo scambio di idee, letture ed esperienze, sia impegnandoci in attività interne al gruppo che organizzando avvenimenti aperti al pubblico.
Come strumento ci sono dibattiti, conferenze, libroforum, cineforum e tutto quel che può rientrare nella metapolitica (musica, spettacoli, informazione).
Motivati dalla voglia di cambiare le cose, ma non accecati, condanniamo ogni forma violenta di protesta: assaltare sportelli bancari o camionette delle Forze dell’Ordine sono azioni deplorevoli, laddove argomenti più efficaci sono invece lo studio, la ricerca, la controinformazione.
Il compito a cui ci sentiamo chiamati è provocare un cambiamento di mentalità tale che le persone, oltre a reclamare i loro diritti, si accollino anche la responsabilità dei loro doveri!
RAPPRESENTANZA
Nei rapporti con l’esterno dobbiamo evitare collaborazioni e compromessi con quei soggetti che cercherebbero solamente di anestetizzarci o fagocitarci: le nostre idee ci appartengono ed è tramite esse che ci relazioniamo e nessuno ha il diritto di cambiarcele. Meglio restare con un ideale forte all’interno e coltivare con pazienza una speranza piuttosto che vedere realizzarsi qualcosa che non si riconosce più come proprio. Cerchiamo all’esterno tutte quelle persone deluse dall’attuale modo di fare politica e tentiamo di ampliare la nostra cerchia con nuovi contributi da parte di chi condivide la nostra impostazione.
Senza avere l’assillo di conseguire a tutti costi una rappresentanza istituzionale, cominciamo a fare presenza attiva fra la gente, denunciando problemi della vita di ogni giorno e impegnandoci anche in prima persona per cercare una soluzione.
ECONOMIA
Lo spazio riservato all’economia all’interno del dibattito politico è in continuo aumento, quasi fino a occuparlo completamente. La politica deve riappropriarsi del suo ruolo di indirizzo nell’ottica del bene della collettività, l’economia può e deve essere un argomento centrale ma non l’unico. Perché questo accada c’è il bisogno che si passi dall’attuale “società di mercato” a una più equilibrata “società con un mercato”.
L’iniziativa del singolo non deve essere annichilita da lacci e lacciuoli, tasse e balzelli vari: deve essere garantita la libertà d’impresa per coloro che col loro lavoro intendono creare possibilità occupazionali e non sfruttamento e portano un contributo di creatività e innovazione. L’imprenditoria non deve essere appannaggio di una ristretta elite che si perpetua: specialmente i giovani devono essere messi in grado di esprimere tutto il loro potenziale.
Riconosciamo il mercato e la concorrenza, parimenti auspichiamo l’intervento pubblico in tutti i casi e le situazioni in cui l’iniziativa privata non sia in grado di fornire adeguate prestazioni di interesse generale poiché riteniamo l’iniziativa privata non possa svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana.
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
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