Lunedì 4 luglio alle 17, nell’aula magna del Palazzo Centrale dell’Università di Catania, in occasione della cerimonia di inaugurazione della Emuni Summer School Catania 2011, incentrata sul tema “Books as Knowledge transmission tool: gender literature and history observed from the sea in the Mediterranean area“, si svolge la presentazione del volume di Gisella Padovani, docente di Letteratura italiana alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania, dal titolo Emiliani Giudici, Tenca e “Il Crepuscolo“. Critica letteraria e stampa periodica alla vigilia dell’Unità (Franco Angeli).
A discutere del volume saranno i docenti dell’Università di Catania Mario Tropea (facoltà di Lettere e Filosofia), Santo Burgio (facoltà di Lingue e Letterature straniere) e Roberto Tufano (facoltà di Scienze della Formazione).
Il libro. Qualificato da un alto profilo culturale e da un taglio modernamente interdisciplinare, «Il Crepuscolo» viene stampato a Milano tra il 1850 e il 1859. Lo dirige Carlo Tenca, patriota di fede mazziniana poi attratto dal programma di Cavour, giornalista di talento, critico, romanziere, carismatico maître à penser capace di svolgere un ruolo fervidamente propulsivo e vigorosamente aggregante. Al suo fianco operano, tra gli altri, personaggi della statura di Carlo Cattaneo, Gabriele Rosa, Eugenio Camerini, Giuseppe Zanardelli, Paolo Emiliani Giudici. Lo scrittore siciliano collabora sistematicamente al periodico lombardo, in qualità di corrispondente dalla Toscana, a partire dal 1855. Poco più che quarantenne, egli ha già acquisito fama e prestigio grazie alla pubblicazione a Firenze, dove risiede, di apprezzate opere critico-storiografiche (Storia delle belle lettere in Italia, 1844; Compendio della storia della letteratura italiana, 1851; Storia politica dei municipj italiani, 1851) e del romanzo Beppe Arpia (1851). Pochissimo noti, riportati alla luce e per la prima volta analizzati dall’autrice di questo volume, gli articoli redatti per «Il Crepuscolo» da Emiliani Giudici alla vigilia dell’Unità rinviano variamente al progetto di rinnovamento culturale elaborato da Tenca fin dagli anni Quaranta.