Il conferimento della laurea, che ha ottenuto in questi giorni l’approvazione ministeriale, avverrà in autunno nel corso di una cerimonia cui parteciperanno unite tutte le comunità friulane del mondo, attraverso collegamenti e videoconferenza organizzate dall’Ente Friuli nel mondo.
Nato a Muris di Ragogna (Ud) nel 1932, nel 1952 Mario Collavino partì dal Friuli per raggiungere il fratello Arrigo in Ontario, in Canada. Lì ebbe inizio una delle più esemplari storie di successo dell’emigrazione friulana. Un’avventura imprenditoriale che da una piccola ditta di costruzioni con otto operai si è trasformata negli anni in un’autentica azienda colosso, riconosciuta a livello mondiale e con prestigiose opere realizzate nelle metropoli di tutto il mondo, dal Canada agli Stati Uniti, dall’Egitto al Kenya e al Camerun, fino allo Yemen.
«Mario Collavino, sottolinea il rettore dell’ateneo di Udine – Cristiana Compagno – ha saputo comunicare a tutto il mondo l’impegno, la determinazione e la creatività del popolo friulano, ha saputo trasformare una azienda familiare in una grande azienda che opera nel mondo e a cui è stata assegnata la rinascita di Ground Zero; un’opera, questa, che assume un valore simbolico mondiale. Con questo importante riconoscimento a un grande imprenditore friulano, l’università del Friuli, entro il principio guida dell’universalità della scienza, riafferma con forza i propri valori fondanti di promozione e diffusione della cultura del Friuli e delle sue genti».
Il conferimento della laurea magistrale honoris causa a Mario Collavino, «per meriti acquisiti, capacità dimostrate e opere realizzate – ricorda il preside della facoltà di Ingegneria, Alberto F. De Toni -, riconosce una capacità realizzativa nel campo della fabbricazione, dell’industrializzazione edilizia e dell’organizzazione d’impresa di assoluto rilievo internazionale».