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Il somatotipo: costituzione fisica del corpo umano

Antonietta Amato 20 Settembre 2011
A. A.
03/11/2024

Nella strutturazione di un allenamento personalizzato è necessario conoscere non solo il grado di allenamento di un soggetto o la presenza di eventuali patologie, è altresì fondamentale determinare il cosiddetto somatotipo.

La somatotipizzazione mira a descrivere e classificare la costituzione fisica del corpo umano.
Il metodo è stato proposto nel 1940 da Sheldon e sviluppato nel 1967 dalla scuola americana di Heath e Carter.

Secondo tale modello, esistono tre tipi o morfologie di costituzione fisica e psichica: l'”endomorfo”, il “mesomorfo” e l'”ectomorfo”, a cui corrispondono rispettivamente il carattere “viscerotonico”, “somatotonico” e “cerebrotonico”.

Endomorfismo – La prima componente è l’endomorfismo, il quale è caratterizzato dalla rotondità e sofficità del corpo. In termini colloquiali l’endomorfismo sta a indicare la «grassezza» del corpo. I diametri anteroposteriori tendono ad essere uguali a quelli trasversi in corrispondenza della testa, del collo, del tronco e degli arti. Caratteristiche di questo tipo somatico sono la predominanza dell’addome sul torace, le spalle alte e squadrate e il collo corto. I contorni sono smussati, senza rilievo dei muscoli.

Relativamente al carattere viscerotonico (considerato proprio del soggetto endomorfo), la somatotipizzazione afferma che l’endomorfo è generalmente affettivo, espansivo, estroverso, allegro, entusiasta, socievole. Amabile per natura, ricerca la compagnia e le riunioni rumorose

Mesomorfismo – La seconda componente è il mesomorfismo, il quale è caratterizzato da un corpo squadrato con muscolatura soda, robusta e prominente. Le ossa sono grosse e coperte da spessi muscoli. Le gambe, il tronco e le braccia sono caratterizzati da ossa massicce e da muscoli vigorosi. Caratteristiche preminenti di questo tipo sono la robustezza degli avambracci e la grossezza del polso, della mano e delle dita. Il torace è ampio e la vita relativamente stretta. Le spalle sono larghe, il tronco è solitamente eretto e i muscoli trapezio e deltoide sono assai massicci. I muscoli addominali sono sporgenti e spessi. La pelle è ruvida ed acquista facilmente una intensa abbronzatura che mantiene a lungo. Molti atleti presentano questa componente in larga misura.

A tale somatotipo è attribuito il carattere somatotonico: prevalentemente attivo, energico, aggressivo. Vive per agire, per organizzare, per dominare. Si difende dagli affanni e dalle preoccupazioni quotidiane col lavoro assiduo e operoso.

Ectomorfismo – La terza componente, l’ectomorfisino,comprende, come caratteristiche predominanti, longilineità, fragilità e delicatezza corporee. E questa la componente di magrezza. Le ossa sono esili e i muscoli sottili. Spesso essa comporta spalle cadenti. Gli arti sono relativamente lunghi e il tronco corto; tuttavia, ciò non significa necessariamente che l’individuo sia alto. L’addome e la curvatura lombare sono piatti, mentre la curva toracica è relativamente evidente ed elevata. Le spalle sono per lo più strette e prive di rilievi muscolari. Non vi è sporgenza di muscoli in nessuna parte del corpo. Il cingolo scapolare manca di supporto muscolare e di imbottitura, e le scapole tendono a sporgere posteriormente.

A tale somatotipo è attribuito il carattere cerebrotonico: intellettuale, chiuso nel proprio io, introverso. Nervoso, irritabile, timido, inibito. Nemico delle grida, delle esplosioni improvvise, delle manifestazioni rumorose.

Queste tipologie hanno tutte un limite: la pretesa di inquadrare esattamente un individuo in un tipo determinato. Esse tendono inoltre a ridurre i fattori psicologici a quelli biologici.

Resta vero tuttavia che certi tratti psicologici permangono con minime variazioni nel corso dell’intera vita. Saperli individuare in tempo può essere molto utile per orientare i comportamenti psico-fisici dei soggetti in questione.

© Riproduzione Riservata
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Antonietta Amato Studentessa alla facoltà di Economia, è entrata nel mondo del giornalismo giovanissima. Ha partecipato in qualità di direttrice ad un progetto che prevedeva la diffusione locale di un giornale prodotto completamente da ragazzi, i cui proventi sono stati devoluti interamente all’Unicef . Animata anche dalla passione per la scrittura, si è diplomata con una buona media al liceo classico, si è iscritta alla facoltà di economia e gestisce un’attività commerciale, ma continua a coltivare il sogno di poter lavorare un giorno in un’azienda che faccia dell’informazione apartitica la sua capacità distintiva. Il suo compito a Controcampus prevede la risoluzione di tutte le questioni relative alla organizzazione amministrativa, gestione utenze presso la testata: sarà ben disponibile a dare ai nostri collaboratori tutte le relative informazioni. Leggi tutto