Perché è proprio in quei 12.000 versi ovidiani, nella rielaborazione dei 250 miti greci (che culminano nella “trasformazione “ di Giulio Cesare in costellazione) che tutta la letteratura, l’iconografia pittorica e scultorea, il cinema e la pubblicità si sono “abbeverate” per anni.
Partendo da questo stretto legame tra immagini e testo, il gruppo di ricerca sulle iconografie dell’Università di Padova, sotto la guida di Francesca Ghedini, ha affrontato da diversi anni uno studio sistematico sulle Metamorfosi di Ovidio, con un progetto MArS. Mito, Arte, Società nelle Metamorfosi di Ovidio, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo quale Progetto di Eccellenza nell’edizione 2008-2009 del bando.
Da giovedì 15 a sabato 17 settembre nell’Aula Nievo di Palazzo del Bo si terrà il Convegno dal titolo “Il gran poema delle passioni e delle meraviglie: Ovidio e il patrimonio letterario e figurativo fra antico e riscoperta dell’antico”, momento di confronto tra studiosi che lavorano sul rapporto tra immagini e letteratura e di bilancio sulle ricerche che il progetto MArS ha raggiunto a oggi.
Diviso in cinque moduli, la tre giorni di lavori inizierà alle ore 10.00 di giovedì 15 settembre in Aula Nievo del Palazzo del Bo con la relazione di Isabella Colpo nella sezione “Ovidio tra testo e immagini”. Le altre sessioni approfondiranno i miti ovidiani nel repertorio classico, i testi ovidiani nella produzione figurativa post-classica e i rapporti tra letteratura e arte figurata.
Per informazioni 049 827 4573/4574
www.archeologia.unipd.it
Programma: http://www.unipd.it/unipdWebServices/ShowBinary/wwwunipd/FILE/ateneo_news/Ovidio2011_brochure.pdf