I dati ottenuti grazie a un’indagine condotta su oltre 100 imprese italiane di diversi settori merceologici sono stati discussi da Luca Brusati, coordinatore scientifico del Larem dell’Università di Udine, con Brooke Hovey, vicepresidente responsabile per i media digitali della multinazionale Cohn & Wolfe, Elena Silva, managing director della filiale italiana della stessa impresa ed Enrico Finzi, presidente di AstraRicerche. Anna Adriani, global PR director, e Amy Harp, responsabile per i media digitali di Illycaffè, hanno presentato quindi la pluriennale esperienza dell’azienda triestina, che alla comunicazione online dedica un team specializzato di quattro persone.
«La ricerca svolta dal Larem – spiega Luca Brusati – evidenzia che le aziende italiane stanno appena iniziando a considerare la presenza digitale come un investimento da sostenere in modo continuativo, al quale dedicare, dunque, risorse umane e finanziarie coordinate in modo adeguato con le altre funzioni aziendali».
Due terzi dei rispondenti (65%) segnalano che l’investimento nei media digitali “pesa” meno di un decimo del budget dedicato alla comunicazione. «Se il sito web è ormai imprescindibile (97% del campione) – dice Brusati -, solo il 22% delle aziende è attivo nel commercio elettronico. Facebook (60%) e YouTube (60%) sono le piattaforme più usate, seguite da Twitter (38%) e Flickr (18%), mentre Foursquare non sembra finora aver fatto breccia (8%); il 35% ha attivato un blog». Interessante anche il dato sui budget: «quando non dipendono dai massimi vertici aziendali (47% dei casi) – conclude Brusati -, essi sono definiti dalla funzione marketing (39%), seguita a distanza dalla funzione relazioni esterne / ufficio stampa (9%)».