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Loose Habit ospiterà il live del newyorkese COM TRUISE

Redazione Controcampus 25 Ottobre 2011
R. C.
28/11/2024

Venerdì 04 Novembre, per il secondo appuntamento della stagione al Lanificio159,VENERDI’ 04 NOVEMBRE Loose Habit in collaborazione con Dude Magazine presenta COM TRUISE live resident djs Francisco 3 Untitled Djs expo Artcock live painting Federico Mazza live painting Stefano Alfieri Sbagliato ingresso libero fino a 00:30 / 10 euro con consumazione dopo 00:30 @ LANIFICIO 159 Via Di Pietralata 159 A - Roma 06 41780081; loosehabit@gmail.

com

Secondo appuntamento della stagione con Loose Habit, che ospiterà Venerdì 04 Novembre al Lanificio159 il live del newyorkese COM TRUISE. Ad accompagnarlo i dj resident FRANCISCO e 3 UNTITLED DJS. Nel corso della serata, per il concept “Looking Forward”, attraverso cui Loose Habit si apre al mondo dell’arte, ci saranno i live painting di Artcock e Federico Mazza e le esposizioni di Stefano Alfieri e Sbagliato.

COM TRUISE

Com Truise è uno degli innumerevoli alter ego del produttore e designer Seth Haley, nato e cresciuto a New York ed ora operativo da un appartamento di Princeton, New Jersey.
Dichiaratamente ossessionato dai synth, Com Truise è il creatore di uno stile sperimentale che gli stesso chiama “mid-fi synth- wave, slow-motion funk”.
Haley produce musica da dieci anni più o meno come dj – cambiando pseudonimi in continuazione (Sarin Sunday, SYSTM, Airliner) – , ora invece è impegnato nella riscoperta di una synth-wave più leggera.
Influenzato dalla collezione di album dei genitori e da prodotti elettronici di design ormai obsoleti, il progetto Com Truise non è solo un legame nostalgico col passato.
Nella sua music ci sono frammenti di Joy Division, New Order e Cocteau Twins, ma è come ascoltarli dalla scheda madre di una xbox.
La prima uscita di Com Truise è stato l’ep Cyanide Sisters – distribuito gratuitamente con l’etichetta AMdiscs – in cui pezzi più melodici come “Sundriped” and “Slow Peels” si affiancano ai più pesanti “BASF Ace” and “IWYWAW”
In seguito sono usciti un singolo, “Pyragony/Trypyra,” ed una serie di eclettici podcast intitolati Komputer Cast.
Comodamente seduto sui divanetti dell’etichetta “Ghostly” , sta già pensando a come distorcere il prossimo pezzo di cui si approprierà. E speriamo non cambi di nuovo nome.

FRANCISCO

Francisco è il progetto solista di Francesco de Bellis, conosciuto come una metà dei Jollymusic e Mat101. Il suo esordio discografico avviene nel 1996 come MAT101 su Nature Records, progetto di dance sperimentale con sapori che vanno dall’electro alla musica dei videogiochi senza disdegnare uno sguardo al pop. Dopo un paio di singoli ed un ottimo album, MAT101 diventa immediatamente uno dei più freschi ed originali prodotti della scena underground elettronica italiana. Nel 1999 i MAT101 danno vita ad un nuovo progetto dove altre influenze ed atmosfere trovano spazi ben più ampi: il nuovo nome è Jolly Music. Il nuovo sound proposto con il progetto Jolly Music è ben più aperto, spaziando dalla disco psichedelica al soul, dall’electro all’hip hop. Un vero e proprio frullato di sonorità che viene immediatamente riconosciuto in Inghilterra come una delle novità più interessanti del 2000. L’originalità della musica dei Jolly Music in poco tempo apre loro le porte del mondo musicale meno sotterraneo e dopo l’uscita su Nature Records dell’album “Jollybar” è l’Illustrious Records (nuova etichetta dance della Sony UK) a farsi viva con una proposta di licenza per il suddetto album. Contemporaneamente i Jolly Music collaborano con diversi artisti contemporanei tra i quali citiamo Erlend Oye dei Kings of Convenience… Con il suo progetto solista, caratterizzato da un suono fresco e frizzante, fatto di elementi della disco italiana più evoluta e di groove house stile Chicago e old school funk, Francisco si è imposto come uno degli artisti più poliedrici che il panorama produttivo dance italiano abbia mai incontrato: sono infatti bastati due singoli come “Salvation” (Pigna 002) e “Fregna” (Pigna 005) ad attrarre l’attenzione di moltissimi dj italiani, europei e non solo. Infatti, sin dall’uscita di questi due 12″ sono state diverse le richieste di partecipazioni a compilations tra le quali, su tutte, citiamo quella pubblicata da Jockey Slut (UK) e quella pubblicata da Dj Magazine (UK). Prendendosi sulle spalle l’eredità dell’italodisco più pura, Francisco ha poi pubblicato un nuovo singolo su Nature Records “Moon Roller”
(NAT2127) che è stato seguito dall’album “Music Business” (NAT2129) e da altri due singoli, “Hero” e “Life is life”, rispettivamente per le etichette 2020Vision e Klakson (quella di Dexter … famosa per la strasuonata “I Don’t Care”). Anche in questo caso, grazie all’esperienza acquisita con i progetti Jollymusic e Mat101, Francisco affronta i suoi show con enorme slancio, proponendo un suono che, a cavallo tra ironia e groove, riesce sempre a sorprendere il dancefloor senza mai risultare scontato.

3 UNTITLED DJS

I 3 UNTITLED DJS sono Yuri Toccacelli e Antonio Miccolis. Insieme da due anni mixano e producono suono electro contaminati da rock, funk ed hip hop, come resident (ed organizzatori) di E-Square (Circolo Degli Artisti, Roma) e come ospiti in alcuni dei migliori locali di Roma come Lanificio159, Carrozzerie, Rising Love, Dimmi, e nel resto d’Italia, come il festival Streamfest 2010 (Salento), il Klang di Arezzo e molti altri. Fanno parte del Diesel Planet Dj Team, progetto sostenuto dal brand di abbigliamento che mira a lanciare sulla scena dj emergenti italiani. Hanno realizzato la colonna sonora del trailer di presentazione del Festival Delle Letterature 2010, che si tiene ogni anno presso la Basilica di Massenzio a Roma, e condiviso il palco con artisti internazionali come WhoMadeWho, Buraka Som Sistema, Does It Offend You, Yeah?, These New Puritans, Peter Kruder, ed italiani come Meg, Bugo, Scuola Furano, Useless Wooden Toys, Fare Soldi.

ARTCOCK

Le quattro menti che oggi compongono questa squadra sono: Federico Maria Tribbioli, Niccolò Berretta, Filippo Silli, Maurizio Montesi. Mixando fotografia e video ARTCOCK stanno formando uno strepitoso archivio, che racconta passo per passo tutta la loro produzione e tutto quello che c’è dietro ad un lavoro articolato e complesso, nel quale convivono costruzione stilistica e autentica spontaneità. Questa formula contraddittoria sembrerebbe irraggiungibile, ma gli ARTCOCK, con i loro strumenti, le loro idee e lo spirito che li contraddistingue, sono capaci di creare un’armonia che vive proprio grazie ad una melodia stonata, che tende a sottolineare la coesistenza del passato nel presente e viceversa.

FEDERICO MAZZA

Vive e lavora nel suo studio di Monterotondo (Roma) come pittore e grafico multimediale soprattutto nel settore cinematografico, è specializzato nella realizzazione di poster per film e btl. Pittore autodidatta, nel 2003 viene selezionato nella sezione arti visive del festival ‘Enzimi’ con una personale dal nome ‘Transiti – luoghi di passaggio’. Nel 2011 è selezionato per il catalogo del Premio Combat, nel 2010 e 2009 per il catalogo di Premio Celeste, finalista al Premio Lissone 2010, espone in diverse gallerie e partecipa a fiere d’arte contemporanea in Italia e all’estero.

STEFANO ALFIERI

Nasce a Pomezia nel 1985 e studia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Nella sua pittura – memore di una certa dimensione della transavanguardia – il mito appare come forma aurorale di conoscenza della realtà, grazie alla quale il giovane artista tende ad eliminare la dicotomia tra spazio sacro e spazio profano, e sembra ristabilire un legame tra il mondo del già vissuto e il mondo della possibilità, rendendoci consapevoli di come il mito stesso possa innescare un processo di fantasia linguistica in grado di produrre nuove forme. Stefano Alfieri ha trovato una convincente soluzione espressiva per conciliare la fascinazione per il mito e per l’antico con la propria disincantata modernità, che gli impedisce di cullarsi acriticamente nelle suggestioni del passato. Ha così sviluppato una lucida, acuta ironia, che a sua volta mantiene lucido e acuto lo spettatore: ne tiene viva la coscienza critica , lo induce al pensiero, vietandogli l’ingresso totale e incondizionato, stupefatto e sognante, nelle magie coloristiche di questa pittura, dove davvero “il disegno altro non è che un moto profondo del colore”.

SBAGLIATO

Nasce dal desiderio di generare un’interferenza nel monotono flusso di informazioni a cui è sottoposto quotidianamente l’individuo, creando una frattura all’interno dell’ordine composto dalle architetture. Per farlo, prende elementi architettonici esistenti per riproporli in modo eterogeneo ma non casuale. L’osservatore non deve essere necessariamente o completamente cosciente della nuova sensazione che percepisce, si vuole provocare in lui sensazioni di arricchimento ma anche di disorientamento che lo portino a interrogarsi su quanto possa essere apparente e paradossale la realtà stessa in cui vive. Il progetto nasce a Roma, fonte inesauribile di idee e suggestioni e perfetto teatro di intervento. Il dialogo con la città ha funzione centrale, perché essa è il campo dove avviene la raccolta di materiale. Partendo dalla città, SBAGLIATO vuole esportare alcuni elementi propri di Roma fuori della città, anche all’estero, e al tempo stesso innescare un processo inverso, con l’integrazione di dati architettonici provenienti da altre culture. SBAGLIATO fonda la sua sperimentazione sulla tematica dei vuoti: uno degli elementi architettonici più immediati per quanto riguarda il campo visivo. Nel processo di realizzazione si crea una sinergia tra architettura, grafica e fotografia. Il poster diventa il mezzo di comunicazione ideale, proprio perché suggestivo, effimero e civile, lasciando comunque all’individuo la libertà di rimuoverlo, nel caso in cui lo ritenga … “SBAGLIATO”.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto