Sono state infatti oltre 700 le richieste di registrazione provenienti da tutte le parti del mondo per l’accesso alla piattaforma on-line predisposta per consentire di compilare e spedire per via telematica la form per l’iscrizione ai corsi di dottorato attivati da Unicam.
“Sono stati oltre 300 – afferma la prof.ssa Cristina Miceli, e Direttore della School of Advanced Studies – i candidati che hanno completato la domanda correttamente, che includeva anche la presentazione di un progetto di ricerca nonché lettere di presentazione di docenti stranieri. Il 60% dei candidati proviene da diversi paesi stranieri europei, dell’Africa, dell’Asia, delle Americhe. Si tratta di un dato atteso per Asia e Africa, dal momento che Unicam ha incrementato negli anni scorsi gli accordi di collaborazione con queste aree geografiche, mentre vorrei evidenziare con piacere che, pur limitate, sono presenti anche candidature da Libia, Siria ed Egitto ed è bello pensare che la nostra Università riesca a dare un sostegno ai giovani ricercatori di questi paesi che stanno lottando per la libertà o che l’hanno appena conquistata”.
La School of Advanced Studies di Unicam propone diverse aree di ricerca: Architettura e design, Scienze chimiche e farmaceutiche e biotecnologie, Scienze della terra, Scienze informatiche e dei sistemi complessi, Fisica, Scienze giuridiche, politiche e sociali, Scienze della vita e Scienze veterinarie, nell’ambito delle quali sono state individuate specifiche linee di ricerca.
Nell’ambito dell’area delle Scienze della vita (Life Sciences), che ha ottenuto il 42% del totale delle candidature presentate, oltre il 50% delle richieste pervenute, tutte da candidati stranieri, prevalentemente africani, sono per il curriculum in Malaria and Human Development.
Ottimi risultati hanno ottenuto anche, nell’area delle Scienze giuridiche, politiche e sociali, i curricula in Fundamental Rights in the Global Society e quello in Economic Development, istituito quest’anno in collaborazione interateneo con l’Università di Macerata; successo che conferma la maggiore attrattività di queste nuove linee di ricerca rispetto a quelle piu’ tradizionali e meno dinamiche.
Per quanto riguarda i 122 candidati italiani, va segnalato che il 55% di essi proviene da altri Atenei italiani, sia privati che statali che rappresentano quasi tutte le regioni del nostro Paese, compresi gli altri tre atenei marchigiani, a conferma della attrattivita’ dei corsi di dottorato dell’Università di Camerino. A questo buon risultato hanno sicuramente contribuito le nuove e attrattive linee di ricerca concordate con imprenditori marchigiani, Confindustria Macerata e Camera di Commercio, negli ambiti dei nuovi materiali e prodotti innovativi.
“Credo poi, che una segnalazione particolare – spiega la prof. Miceli – debba essere fatta in merito alla questione di genere. Negli anni precedenti abbiamo avuto un equilibrio di genere tra i candidati nazionali, mentre i candidati stranieri di genere maschile sono stati quasi sempre intorno all’80%. Quest’anno invece, tra i candidati stranieri è aumentato il numero delle donne che ha raggiunto il 30%. Aumento ancora più significativo se si considera il caso specifico del curriculum in Malaria and Human Development, nel quale era stata inserita una tematica di ricerca dedicata proprio al genere femminile.
“Abbiamo fortemente voluto questo topic – spiega la prof.ssa Annette Habluetzel, coordinatrice del dottorato in Malaria and Human Development – perché riteniamo che sia necessario dare il giusto risalto alla percezione che le donne hanno nei confronti delle problematiche relative al controllo della malaria nei paesi endemici. La donna infatti ricopre un ruolo sociale di maggiore responsabilità nei confronti del benessere della famiglia, ed è dunque necessario che abbia le adeguate competenze per poter essere coinvolta in prima persona sia nella fase decisionale che in quella di applicazione di tutte le misure per la prevenzione della malaria. Affrontare la prevenzione della malaria, dunque, tenendo conto di differenze di genere, è cruciale: i dati relativi alle candidature confermano la qualità della scelta dell’Ateneo di investire per la formazione di giovani ricercatrici su queste tematiche”.
I curricula e le domande di ammissione dei candidati sono adesso sottoposti ad un vaglio preliminare da parte di revisori internazionali anonimi e solo i migliori saranno poi esaminati da commissioni dei collegi di docenti dei dottorati.
La School of Advanced Studies rappresenta la sintesi migliore del successo dell’impegno internazionale di Unicam, che l’ha istituita nel 2005 proprio con l’obiettivo primario di incrementare la partecipazione di candidati stranieri ai propri programmi di dottorato di ricerca. Tutte le attività sono tenute in lingua inglese, fattore che facilita ancora di più non solo le opportunità lavorative ma anche la mobilità all’estero una volta completato il percorso di studi.
Il corso di dottorato Unicam ha durata triennale e prevede lo svolgimento di attività di ricerca e di studio nei laboratori dell’Ateneo, di attività didattiche che riguardano non solo seminari specifici, ma anche brevi corsi su argomenti interdisciplinari, per acquisire quelle che a livello europeo sono definite “transferable skills” cioe’ essenziali in qualunque esperienza di lavoro, ed infine anche esperienze di ricerca effettuate in laboratori pubblici o privati esterni all’Ateneo. Al termine dei tre anni di corso i candidati che hanno superato l’esame finale conseguono il titolo di Dottore di ricerca.