Ma cosa intendiamo con i concetti di “comunicazione” e “conoscenza”?
E quali sono le loro modalità più efficaci, nonché attendibili? Scopriamo qui cosa vuol dire comunicare nel terzo millennio, in un mondo dominato dalla volontà di esprimersi e da mezzi preponderanti come telefoni, cellulari, sms, e-mail, blog, social network, radio, televisioni e Internet.
Possiamo ancora identificare con chiarezza da chi viene il messaggio e chi è il soggetto cognitivo? Nel tentativo di individuare gli attori della comunicazione in una comunità che condivide fiducie, speranze e valori, cerchiamo di scoprire se esistono ancora luoghi dove rimangono praticabili comunicazioni e conoscenze libere. Esploriamo inoltre il panorama odierno della trasmissione dei saperi e cerchiamo di capire quando sia modificato dalle nuove tecnologie.
Questi mezzi incidono più di uno spazio conversazionale, reale, tangibile, pubblico, in cui ci si parla e ci si ascolta “di persona”, con mente e corpo? Oppure, questo spazio pubblico, una volta garante delle democrazie, sta assumendo le caratteristiche di una società degna della fantasia di Orwell?