Tuttavia molto spesso i problemi non vengono soltanto dalle politiche nazionali ma anche dalle politiche locali. Uno dei progetti che nei giorni scorsi i rappresentanti dell’ Unione degli Universitari hanno fortemente criticato è quello che prevedeva l’istituzione di una forma di prestito per gli studenti attivato dalla provincia di Lecce.
Tuttavia in questo progetto l’amministrazione provinciale centra ben poco: gli studenti possono richiedere un prestito con tassi che non sono agevolati ma anzi molto alti (5% fisso più un tasso variabile) e le banche possono effettuare azioni di bonarie e legali verso gli studenti che non abbiano pagato il debito. Ma allora cosa c’è di diverso da un normale prestito? Anche se chi chiede di poter partecipare al progetto non ha alcun bene da poter usare come garanzia, allora entrano in gioco i 180.000 euro vincolati dalla provincia come fondo di garanzia, con la possibilità di far perdere agli studenti meno abbienti quel poco che hanno.
Oggi a fine manifestazione un gruppo di universitari si è diretto verso la sede della provincia per chiedere al presidente Gabellone di scendere ad incontrarli. Infatti negli scorsi giorni il presidente aveva dato la sua disponibilità ad incontrare gli studenti ma non ad accogliere la richiesta di annullare il progetto.
I rappresentanti dell’ UdU insieme ai ragazzi del “Coordinamento 15 Ottobre” naturalmente non hanno ricevuto un immediata risposta se non quella delle forze dell’ordine che sempre come avviene in Italia hanno cacciato in malo modo gli studenti che si trovavano nel cortile della provincia adducendo come motivazione “questa non è casa vostra” dimostrando, di fatto, quella mancanza di democrazia civile che contraddistingue il nostro paese, mentre sempre più giovani sembrano disposti a riappropriarsi degli spazi pubblici.
Il sindacato Studentesco rinnova ancora una volta la sua disponibilità ad aprire un serio confronto sul tema ma soltanto dopo il ritiro del provvedimento.
Gabellone è stato fortemente criticato dall’UdU non solo nel merito della questione ma anche nel metodo. Il presidente infatti ha dichiarato che non annullerà il progetto, quindi un incontro quando ormai le carte sono in tavola sembra più uno specchietto per le allodole che una vera apertura agli studenti.