Una giornata in ricordo di Giuseppe Dato”, organizzata in occasione del primo anniversario della scomparsa del prof. Dato, già preside della facoltà di Architettura dell’Università di Catania.
Nell’occasione sarà presentato il volume “Ricerca, didattica e prassi urbanistica nelle città del Mediterraneo” (Gangemi Editore, Roma) dedicato proprio al contributo di Giuseppe Dato all’urbanistica italiana, che “si caratterizza per alcuni aspetti del tutto originali”, come spiegano Paolo La Greca, Francesco Martinico e Fausto Carmelo Nigrelli nell’introduzione al volume.
«Emerge, fra questi, il metodo di lettura dei tessuti urbani marginali che si è dimostrato applicabile, seppure a scale diverse, non solo nei contesti in cui è stato messo a punto, ma anche nei paesi della sponda meridionale del mediterraneo.
Lo studio analitico dei tessuti storici marginali tipici dei centri urbani minori nelle realtà del Mezzogiorno, ma, più in grande, di tante altre realtà mediterranee, non assume mai un carattere meramente tassonomico e descrittivo ma diventa materia per il progetto non solo nelle esperienze didattiche, ma anche nella pratica professionale.
Il suo percorso accademico e disciplinare è improntato da una coerenza che costituisce un chiaro radicamento sia ai luoghi d’origine che a questo tema, dimostrandosi una precisa e tutt’altro che fortuita scelta. Negli anni iniziali si prospetta, infatti, una possibile chiamata a Milano che egli decide di non accettare scegliendo di rimanere a Catania, dove si avviavano le attività della nascente Facoltà di Ingegneria.
Questo evento gli apriva possibilità concrete per contribuire al riscatto del Mezzogiorno, nei limiti possibili ad un intellettuale che fa dell’accademia la sua ragione di vita».
Dopo i saluti del rettore dell’Università di Catania, Antonino Recca, e del direttore del Dipartimento di Architettura, Paolo La Greca, il prof. Francesco Martinico, docente di Progettazione urbana e regionale e curatore del volume, introdurrà gli interventi di Giuseppe Giarrizzo, professore emerito di Storia moderna (Università di Catania),Giuseppe Imbesi, direttore della collana “Città, territorio, piano” di Gangemi Editore (Roma), Nicola Giuliano Leone, presidente della Società Italiana degli Urbanisti, e Francesco Indovina, docente di Urbanistica allo Iuav di Venezia dove Dato si formò.
Attorno a Giuseppe Dato, intellettuale ed urbanista impegnato nel territorio si è formato nella Sicilia orientale, un gruppo riconoscibile, fatto di colleghi più giovani, una sorta di “scuola atipica”, che egli superando lo stereotipo del rapporto maestro/allievo, ha guidato, alcuni nell’attività di ricerca e nella carriera accademica o nello studio e nella prassi ma anche di colleghi che, formatisi in altre scuole e in altre regioni, ha chiamato a collaborare a Catania, Messina e Siracusa.
Un rapporto atipico, quello di Dato con i suoi. «E noi – spiegano – che abbiamo avuto la fortuna di conoscere bene l’uomo e di averlo anche come maestro abbiamo compreso e sperimentato, lavorandogli accanto giorno dopo giorno, che un maestro, non agisce mai di autorità, non impone mai la sua idea, non tratta mai il suo allievo dall’alto in basso».
Alla giornata saranno presenti inoltre gli autori del volume: Hassan Badawi, Luca Barbarossa, Alessandra Barresi, Mariolina Besio, Biagio Bisignani, Roberto Bobbio, Sandra Bonfiglioli, Piera Busacca, Roberto Busi, Vincenzo Cabianca, Donatella Calabi, Josè Canziani, Maurizio Carta, Gianfranco Caudullo, Giuseppe Cinà, Paolo Colarossi, Enrico Costa, Federico Cresti, Paola Falini, Giovanna Fossa, Mauro Francini, Patrizia Gabellini, Susana García, Giuseppe Giarrizzo, Filippo Gravagno, Giuseppe Imbesi, Francesco Indovina, Nisveta Kurtagić Granulo, Paolo La Greca, Nicola Giuliano Leone, Antonietta Iolanda Lima, Serena Maffioletti, Vito Martelliano, Francesco Martinico, Stefano Munarin, Fausto Carmelo Nigrelli, Annunziata Palermo, Giusy Pappalardo, Fulvia Pinto, Michele Pittaluga, Carla Quartarone, Laura Sajia, Antonella Sarlo, Gianluigi Sartorio, Michelangelo Savino, Bernardo Secchi, Josè Seguì, Maurizio Spina, Maurizio Tira, Maria Chiara Tosi, Giuseppe Trombino, Roberto Zancan.
Serena Valeriani