Pochi e violenti (ed infiltrati …) buontemponi figli di papà che rovinano una bella e costruttiva manifestazione con scopi e contenuti che vanno largamente aldilà di qualche vetrina rotta o di qualche slogan scritto su camionette e blindati dati alle fiamme.
E perché poi? Con quale significato questi “eroi dal volto coperto” cosi prodi e coraggiosi vanno ad inficiare quanto di buono viene organizzato da quella parte della popolazione che non ci sta più a subire i continui soprusi emendati da questo Governo (senza dimenticare i precedenti governi …) ?
Qual è il loro scopo reale? Chi li manda? Chi li comanda? E soprattutto … Chi li paga?
E’ tristissimo constatare che Roma sia stata l’unica capitale del Mondo dove siano avvenuti incidenti … Siamo veramente cosi incivili rispetto al resto del Mondo? Siamo o no capaci di condurre una manifestazione senza che succedano disordini dovuti all’azione di pochi e manovrati imbecilli? Ed ancora, siamo consapevoli che tutto ciò va sempre a favore dei “signori” che nascondendosi dietro a maschere ululanti l’indignazione nei confronti di queste forme di violenza, fanno passare in secondo piano la loro fallimentare ed
alquanto criminale gestione della Cosa Pubblica?
Perché non bisogna dimenticare che lo scopo della manifestazione indetta in giorno 15 Ottobre era proprio quello di urlare in faccia ai “signori” della politica che un’intera generazione non ci sta più.
Un generazione che non accetta di pagare un debito contratto da un’orda di manigoldi loschi ed arruffoni, che non accetta più di vivere in un precariato costante, che non accetta più di andare incontro ad un futuro che non c’è.
E rivendichiamolo con forza il nostro futuro, ma con la forza delle idee e con la “politica del Fare” (non quella che rivendica sempre il premier). Mettiamoci in gioco, mettiamoci la faccia (scoperta) e produciamo cose concrete. Perché se ci affidiamo ancora a questi signori, ahimè la vedo brutta …
Ai prodi e coraggiosi eroi dal volto coperto dedico una poesia del grande Pasolini (“Il P.C.I. ai giovani) nella quale l’indimenticabile ed immenso letterato condannava le ingiustizie di una classe (quella neo-borghese) rea di aver intrapreso una “rivoluzione” senza senso che non era rivolta ai veri nemici del tempo, ma bensì mirava a colpire una classe (anch’essa operaia) colpevole di indossare un divisa.
Che si facciano da parte! Che gente come questa non partecipi mai più a manifestazioni di qualunque genere.Chi se la prende con la popolazione, distruggendo auto, negozi e danneggiando spazi urbani non può rivendicare giustizia ed uguaglianza.
Insieme alla classe politica, loro rappresentano il cancro della nostra già malata nazione. Perché in fondo, alla fin fine, hanno fatto l’interesse di quelli contro cui si manifestava. Quindi, a mio modesto avviso, sono loro complici o se vogliamo usare un termine della mia terra , sono loro “compari”.
Luca Rota