00, presso l’Aula Magna della Facoltà di Agraria, in via Enrico de Nicola a Sassari, si terrà il Convegno dal titolo “L’olivicoltura da mensa in Sardegna e Sicilia”. L’evento è organizzato dal Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei dell’Università di Sassari in collaborazione con le Sezioni Centro Ovest e Sud Ovest dell’Accademia dei Georgofili.
I lavori si apriranno con i saluti del Rettore dell’’Università di Sassari, Attilio Mastino, del Preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari, Pietro Luciano, del Presidente dell’Accademia dei Georgofili, Franco Scaramuzzi, e del Direttore del Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei dell’Università di Sassari, Sandro Dettori.
Interverranno: Marilena Budroni dell’Università di Sassari , Tiziano Caruso dell’Università di Palermo, Francesco La Croce , Libero Professionista , Giancarlo Moschetti dell’Università di Palermo, Maurizio Mulas e Antonio Piga dell’Università di Sassari.
La filiera dell’olivicoltura da mensa in Italia ha un ruolo secondario rispetto alla produzione olearia e deve confrontarsi con altri paesi produttori quali Spagna, Turchia, USA, Marocco e Grecia. La consistente domanda interna viene soddisfatta con il ricorso alle importazioni, in buona parte comunitarie, atteso che l’UE contribuisce con il 45% alla produzione complessiva. Il mercato mondiale mostra negli ultimi anni un lento ma costante aumento delle produzioni e dei consumi, trend giustificato sia dal potenziamento di tradizionali produttori che dalla comparsa di nuovi attori come la Siria e l’Egitto.
In Italia le circa 70.000 tonnellate di olive da mensa ogni anno prodotte provengono da Sicilia, Puglia, Calabria, Sardegna e Lazio, con le prime due regioni che da sole assommano il 70% della produzione nazionale. Anche in Sardegna si ricerca la “distinzione” dal prodotto internazionale con il ricorso a pregevoli varietà locali, spesso a duplice attitudine, come il binomio Nera di Gonnos-Tonda di Cagliari. La filiera è, però, ancora frammentaria e con basse rese, nella prima parte, bisognosa di innovazione e supporto tecnico anche nelle fasi di trasformazione e commercializzazione.
In tal senso risulta interessante il confronto con la consolidata realtà siciliana.