Saggista con numerose opere all’attivo sulle tematiche criminologiche-forensi.
Come scrittrice si è messa in evidenza per essere stata la prima autrice europea ad aver pubblicato una trilogia sui temi dell’intelligence.
Ha pubblicato numerosi saggi su tematiche di particolare attualità: Intelligence. Nuove minacce e terrorismo (2008), Intelligence (2008), Segreto di Stato e Intelligence (2008), Europol (2008), Il bullismo (2008), Un conflitto “atipico”: l’embargo statunitense a Cuba (2008), Il mercato dell’energia in Italia (2008), Crimine e onore. I codici di comportamento delle organizzazioni criminali (2008), I crimini internazionali (2008), Note di criminologia al femminile. Dalla parte delle vittime (2008), Frammenti di diritto pubblico generale (2008).
La grafologia (2008), ‘Ndrangheta, i mille volti di un sistema criminale (2008), Il terrorismo marittimo in un contesto globale (2008), Le testimonianze dei bambini (2008), Il terrorismo (2009), Io figlio parricida (2009), Pedagogia sociale. Scritti di pedagogia sociale contemporanea (2010), Il recupero sociale. Nuove prospettive di pedagogia sociale (2010), Pedagogia sociale 2 (2010), Manuale di educazione degli adulti (2010), Manuale d’Intelligence (2011).
Antonella Colonna Vilasi ed i primi premi in concorsi letterari
Antonella Colonna Vilasi ha conseguito numerosi primi premi in concorsi letterari: 2009: “Nabokov”, Civitavecchia; 2010: “La Rocca d’Oro”, Paliano; “Bonifacio VIII – Città di Anagni”; “Pennino d’oro”, Varese; “Firenze Capitale d’Europa”; “Giovanni Gronchi”, Pontedera; “Prato Città di cultura”; “Mons Aureus” (ambasciatrice del premio), Montelepre. È componente della giuria del Premio “Roma si scrive”.
Sull’attività di saggista di Antonella Colonna Vilasi hanno scritto, tra gli altri: F. Bruno (Psichiatra e Neurologo, titolare di Psicopatologia Forense e Criminologia Università degli Studi di Roma “La Sapienza) «Sono molto lieto di presentare questa pubblicazione relativa alla cooperazione tra gli organi di polizia in materia di criminalità.
In questo lavoro viene analizzato il sistema creatosi con gli accordi di Schengen, per poi passare all’esame delle novità in tema di cooperazione di polizia tra gli stati dell’ Unione Europea, nata con il Trattato di Maastricht; viene esaminato e approfondito, in particolare, il terzo pilastro di Maastricht. Si tratta la genesi dell’ Europol, analizzandone le caratteristiche, le novità ed i problemi.
Si analizza infine il trattato di Amsterdam e si approfondiscono le analisi del sistema dell’ Interpol.»; P. Capri (Presidente Associazione italiana di Psicologia Giuridica) «…in questa pubblicazione tratta la tematica tanto attuale e urgente della veridicità dei racconti testimoniali dei minori, presunti oggetto di abusi sessuali.»; A. Corneli (Docente di relazioni internazionali e geopolitica, Scuola di specializzazione in giornalismo, Luiss-Guido Carli di Roma) «Il volume cade in un momento di particolare interesse perché il dibattito sulla dipendenza energetica dell’Italia si è fatto drammatico a causa dell’aumento eccezionale del prezzo del petrolio e del gas.
E’ chiaro che soluzioni immediate in questo settore non sono possibili, a causa del rapporto tra investimento e consumo al dettaglio. Il libro fa il punto su un dibattito che, per la verità, si è protratto oltre ogni tempo ragionevole.»; S. Ferracuti (Psichiatra, docente di Psicologia Clinica) «…offre una disamina dei crimini internazionali perpetrati nei confronti di una collettività di individui, e dell’umanità in genere.
Antonella Colonna Vilasi,crimini di guerra, e studio della mente del “boia”
I crimini di guerra, e lo studio della mente del “boia” è, comunque, stata sempre oggetto di attenzione, studio e ricerca cross- section da parte delle scienze psicologiche, sociologiche, giuridiche, filosofiche, oltre che del diritto penale internazionale.»; F. Imposimato (Giudice) «Sono lieto di presentare questo lavoro di C.V., esperta in tematiche di intelligence, che affronta il complesso tema del ruolo dell’intelligence nella lotta al terrorismo internazionale sotto molteplici aspetti, tutti di grande interesse e trattati con grande chiarezza e perizia.»; N. Malizia (Professore di criminologia Università degli Studi di Enna) «…analizza il dilagante fenomeno del bullismo con un apporto multicomprensivo e con un approccio metodologico che tiene conto degli ulteriori sviluppi in ambito psico-sociale, criminologico ed educativo presenti nella dottrina moderna.»; G.C. Marino (Professore di storia contemporanea, facoltà di Scienze Politiche a Palermo) «…C.V. si è piuttosto preoccupata di delineare un percorso di analisi, ovvero, se si preferisce, di segnare con piena consapevolezza soltanto un itinerario di dati essenziali, ai fini di un’informazione che i lettori potranno approfondire avvalendosi della puntuale bibliografia esplicitamente indicata in calce.»; S. Matone (Io, figlio parricida) «è dunque un libro che analizza la violenza adolescenziale e il fenomeno del parricidio come estremo di questo fenomeno, portato all’interno della letteratura scientifica italiana per comprenderlo secondo un’ ottica evolutiva e multifattoriale.
Argomento affrontato al fine di analizzare quali fattori protettivi possono essere promossi da specifici training di apprendimento, onde evitare che lo sviluppo di un’adolescente si incanali in questa violenza.»; Mogol «In questa società ci sono diverse lacune. Alcune gravi. Di queste ultime C.V. se ne occupa con determinazione, competenza e amore. Mi auguro che il libro venga letto anche da chi ha la giusta passione di aiutare la gente ascoltando i suoi consigli e dando loro concretezza.»; R. Priore (Giudice) «Sono lieto di presentare (la) terza opera della trilogia sull’intelligence, dopo la pubblicazione di Intelligence. Nuove minacce e terrorismo, e Segreto di Stato e Intelligence, che costituisce un’attenta analisi del processo di intelligence ed un panorama sui servizi di informazione dei più importanti paesi d’Europa e degli altri continenti.»; S. Specchia (Docente di sociologia della sicurezza sociale e di criminologia minorile) «…analizza il fenomeno ‘Ndrangheta con un apporto multicomprensivo e con un approccio metodologico che tiene conto degli ulteriori sviluppi in ambito criminologico presenti nella dottrina moderna.»; M. Villanova (Titolare di Medicina preventiva e Psicopatologia forense, Psicologia dello Sviluppo, Criminologia Università Roma Tre) «Il terrorismo marittimo, visto in un focus storico ed internazionalistico, analizza la Dottrina e la Giurisprudenza, ed i vari trattati che si sono succeduti nella risoluzione dell’animus furandi, la pirateria ed i crimina juris gentium.
Antonella Colonna Vilasi e i flussi migratori
Per i contenuti mirati anche alla riduzione del rischio globale attraverso la comprensione delle modalità di attuazione dei flussi migratori attraverso la violazione dei confini territoriali marittimi il volume a pieno titolo si colloca nella Collana sulla Prevenzione primaria e getta le basi teoriche per una sinergia di intervento fra i vari Operatori territoriali impegnati nella costruzione di un Rete a geografia totale e non limitata ai confini della terraferma.»; P.L. Vigna (Il terrorismo) «In questo volume, frutto della sua consolidata esperienza di saggista, C.V. analizza il tessuto terroristico, composto di fili rossi e neri, che per un lungo periodo di tempo ha coperto il nostro Paese di trame e di sangue ed ha costituito un concreto pericolo per l’assetto democratico della Repubblica.
Il discorso muove, nel primo Capitolo, dall’esame della “strategia della tensione” della quale vengono lucidamente individuate le caratteristiche ed i risvolti interni ed internazionali. Con logica consequenzialità l’analisi prosegue con l’esame dei più rilevanti episodi di stragismo che si sono succeduti dal dicembre 1969 (Piazza Fontana) all’agosto 1980 (Stazione di Bologna)…»; V. Volterra (Professore di clinica psichiatrica a Bologna) «L’originale ed acuta prospettiva con la quale (l’autrice), profonda conoscitrice della materia, ha studiato ed analizzato i codici di comportamento delle organizzazioni criminali, fa risaltare come queste si configurino, in determinati contesti, come vere e proprie “subetnie” con specifici linguaggi, riti, iniziazioni, norme, modalità comunicative e riferimenti in una specie di particolare “cultura alternativa”.».