In tutti i sensiDopo Piazza Fontana nulla avrebbe più potuto essere come prima. E
nulla, comunque si voglia guardare, lo fu. Dalla strategia della
tensione, ai morti nelle piazze, agli scontri fra i giovani dello
spontaneismo armato: le storie delle vittime si intrecciano con quelle
dei magistrati e degli avvocati, degli assassini, degli attivisti, dei
terroristi come Giuseppe Valerio Fioravanti.
E poi, canzoni, filmati, pagine di autobiografie e di romanzi per arrivare in un coinvolgente crescendo dalla bomba di Piazza Fontana a quella alla stazione di Bologna.
L’appuntamento è in programma lunedì 12 dicembre 2011, alle ore 21.00, nell’Aula Magna Francesco Casati, sede di via Valleggio 11, a Como.
Se le cose fossero andate diversamente – in tutti i sensi – “saremmo
stati salvi”.
Questa ‘lezione narrata’, che si impegna a esporre la vicenda della strage
con modalità diverse rispetto a quelle di una tradizionale lezione di storia,
ha la durata indicativa di 1 h. e 50 minuti; utilizza anche il supporto di
immagini, filmati e musiche.
Nasce dalla comune ‘urgenza’ di due figure professionali apparentemente
distanti (un professore universitario e una attrice) di raccontare con parole
nuove una storia troppe volte ascoltata e, dunque, a rischio di finire sepolta
negli strati profondi e più trascurati della nostra memoria individuale e
civica.
La sua preparazione ha richiesto oltre un anno di lavoro.
È stata già tenuta presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano,
all’interno della Basilica di Santa Maria delle Grazie in presenza di
rappresentanti dell’Associazione italiana delle vittime della strage di Piazza
Fontana, e presso la Camera del Lavoro di Milano (nel 2009, in occasione
del 40° anniversario della strage).