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Unipd: La morte che fa vivere la vita

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27/07/2024

Si conclude il 7 dicembre, alle ore 14.

00, in Aula Morgagni del Policlinico Universitario, in Via Giustiniani 2 a Padova, il ciclo di Manifestazioni 2011 dell’Anno Morgagnano nel 250° anniversario dalla pubblicazione del De Sedibus et Causis Morborum per Anatomen Indagatis (1761) del celebre anatomista Giovanni Battista Morgagni.

Gennaro Melino terrà una relazione dal titolo “The death that makes life live: the classification of cell death” (La morte che fa vivere la vita: la classificazione della morte cellulare), che sarà introdotta dal Prof. Angelo Gatta, docente di Medicina interna all’Università di Padova.

La morte cellulare – spiega Gaetano Thiene, ordinario di Anatomia Patologica all’Università di Padova e direttore della Scuola di Dottorato in Scienze mediche, cliniche e sperimentali che ha promosso il ciclo di incontri – è un meccanismo che serve a mantenere sotto controllo il numero di cellule dell’organismo.”

Se la morte cellulare viene inibita, ad esempio a causa di mutazioni genetiche, possono generarsi alcuni tipi di tumori quali i linfomi. Quando, invece, viene attivato il programma di morte cellulare, come può accadere nelle cellule del cervello, possono insorgere malattie quali il morbo di Parkinson o di Alzheimer.”

“Una volta morti, i neuroni non possono essere rimpiazzati perché sono cellule perenni e ne consegue un danno permanente“.

Facile intuire, dunque – continua il prof. Thienel’importanza della ricerca scientifica in questo settore: comprendere il funzionamento dei geni che controllano la morte cellulare consentirebbe di sviluppare farmaci o tecniche di terapia genica.”

“Trattamenti in grado di bloccare la morte cellulare, ad esempio, potrebbero essere fondamentali per la cura delle malattie degenerative del cervello”.

Gennaro Melino, che nel corso dell’incontro approfondirà ognuno di questi aspetti, è professore ordinario di Biologia Molecolare nell’Università di Roma Tor Vergata e direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Scienze Biochimiche. Dirige il laboratorio ‘Apoptosis and Cancer’ del Medical Research Council, Toxicology Unit, Leicester (Regno Unito). Ha pubblicato oltre 300 lavori su riviste di livello internazionale con contributi fondamentali sulla morte cellulare programmata in modelli tumorali. Nel 1994 ha fondato il giornale ‘Cell Death and Differentiation’, riconosciuto come uno dei più grossi successi editoriali scientifici italiani.

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