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Ca’ Foscari traduce Venice Connected in cinese

9 Febbraio 2012
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02/12/2024

Si chiama “sito web per il turismo di Venezia” la versione cinese del nome di Venice Connected, il portale di accoglienza, booking e informazione turistiche del Comune di Venezia destinato ai visitatori provenienti dalla Cina.

Il portale nella versione cinese è oggi on line ed è stato realizzato dagli studiosi dell’Università Ca’ Foscari che vanta specifiche competenze e uno staff di sinologi. Il lavoro è iniziato a giugno 2011 ed è stata conclusa la prima tranche. L’impegno dei ricercatori cafoscarini si concluderà a giugno di quest’anno.

Apre l’home page della versione cinese di Venice Connected il distico dedicato alla città sulla laguna: “Un paesaggio da sogno senza uguali nel mondo/la città sull’acqua unica sotto il cielo”.

Per sviluppare la versione in lingua cinese del sito è stato necessario adottare scelte e strategie comunicative adeguate agli utenti di lingua e cultura cinese con l’aggiunta di note o perifrasi per esplicare nozioni che non sono loro immediate. Alcuni esempi:

– La nostra numerazione dei piani dei palazzi (piano terra, primo piano, ecc) non è in uso in Cina, pertanto i numeri dei piani sono stati tradotti letteralmente in cinese con un asterisco (*) che rimanda ad una nota, ove si spiega la corrispondenza con la numerazione cinese.

– Nella sezione “Informazioni pratiche”, per esempio, verranno aggiunte ai contenuti già esistenti alcune note sugli elementi culturali che possono risultare estranei o poco familiari ai turisti cinesi come ad esempio: il perché del turno di chiusura settimanale degli esercizi commerciali (in Cina non esiste), la mancanza di acqua bollente da bere e degli spazzolini da denti usa e getta negli alberghi veneziani, il suono delle campane delle chiese.

– L’home page del sito in cinese dal punto di vista grafico è stata adattata allo standard delle pagine web dei principali portali turistici cinesi che prediligono il colore azzurro e la collocazione dei link a tutte le pagine che compongono il sito direttamente dell’home page anche a costo di presentarsi fin troppo fitta di rimandi (per un occidentale) .

 

L’Università Ca’ Foscari ha registrato nel corso degli ultimi dieci anni un vero e proprio boom di iscrizioni ai corsi di laurea in lingua e letteratura cinese: nel 2000 gli iscritti erano 852, nel 2010 1819, nel 2011 1285 con un incremento percentuale del 113 per cento. Nel 2011, infine, sono stati 2.322 gli studenti che hanno sostenuto almeno un esame in lingua cinese.

Tiziana Lippiello, direttore del Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea di Ca’ Foscari: «Ci fa piacere aver potuto dare il nostro contributo alle strategie di comunicazione del Comune di Venezia volte a promuovere nel mondo la città, fornendo strumenti di informazione e accoglienza turistica per i suoi visitatori – afferma Lippiello – I sinologi dell’ateneo che hanno lavorato alla traduzione e all’adattamento del portale in lingua cinese hanno svolto un servizio accurato e documentato nei minimi dettagli per raggiungere la massima efficacia dell’informazione all’utente-turista cinese». Livio Zanin, il ricercatore di Ca’ Foscari che ha lavorato materialmente alla stesura del sito con il supporto del tutor Fiorenzo Lafirenza, docente di cinese dell’ateneo: «Non abbiamo operato semplicemente una traduzione ma svolto un vero lavoro di mediazione culturale con l’obiettivo di trasferire al turista cinese nozioni che non appartengono alla sua cultural. Questo sia sul piano della forma che su quello dei contenuti informandolo su alcune usanze veneziane che non sono di sua immediata comprensione».

 

© Riproduzione Riservata
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