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Unibo: boom per AlmaEnglish, esaurito in 48 ore

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12/12/2024

Sono bastate solamente 48 ore per esaurire i posti previsti per la prima edizione di AlmaEnglish.

L’Alma Mater Studiorum ha lanciato un nuovo progetto che permetteva a tutti coloro fossero stati interessati, di seguire un corso di lingua inglese e di ottenere una certificazione internazionale di conoscenza della lingua.

La partecipazione all’iniziativa è stata migliore delle più rosee aspettative. Cinquecento erano i posti messi a disposizione per tutti gli interessati. Attraverso un servizio online che proponeva un breve test per individuare il livello di conoscenza dell’inglese, ci si poteva iscrivere ad un corso di 50 ore della durata di un semestre, con l’obbligo della frequentazione alla maggior parte delle lezioni. Il corso consente, inoltre, di integrare l’apprendimento già previsto per l’idoneità linguistica curriculare, e ottenere ulteriori 3 CFU che potranno essere riconosciuti nel ciclo di studi successivo a quello che si sta frequentando o nelle attività a scelta dello studente.

Per sponsorizzare il lancio del progetto, L’Università di Bologna, ha usato anche la via preferita dai giovani, il web. È stato caricato, infatti, un video pubblicitario sul sito YouTube. Il video ha per oggetto un ipotetico video colloquio in inglese. Ma quando l’interlocutore dall’altra parte dello schermo inizia a parlare, cogliere il senso delle frasi e delle parole diventa impossibile per lo sfortunato protagonista. ”Investi con intelligenza sul tuo futuro: l’Unibo lo sta facendo!” queste le parole che compaiono nella descrizione del breve spot.

L’occasione è troppo ghiotta per farsela sfuggire, infatti, in moltissimi hanno risposto all’appello di partecipazione. Si sono valutati, si sono iscritti e hanno esaurito tutti i posti nel giro di 48 ore. Un vero e proprio record, tant’è che l’università Alma Mater Studiorum, ha preso l’impegno di riproporre nei prossimi anni accademici l’iniziativa, secondo le modalità che risulteranno più opportune, anche in funzione di questa prima sperimentazione.

Per tutti coloro che non sono riusciti ad iscriversi quest’anno, non resta che la speranza che l’occasione si ripresenti l’anno prossimo e la promessa di essere molto più rapidi nell’iscrizione.

Vincenzo Gatta


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