30 alle 17.45, nell’Aula magna della Facoltà San Luigi Gonzaga – Regione Gonzole 10 Orbassano, pazienti ed esperti spiegheranno come si possa vivere normalmente da dializzati.
Per la giornata mondiale del rene, a cinquant’anni dalla introduzione dell’emodialisi in Italia la responsabile della nefrologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia S. Luigi Gonzaga, Giorgina B. Piccoli e il Preside Pier Maria Furlan propongono una giornata di riflessione su una terapia salvavita che è ancora poco conosciuta dal grande pubblico.
Parleranno i Pionieri, il francese Pierre Ronco, tra i massimi esperti mondiali, Rosanna Coppo, Presidente della Società Italiana di Nefrologia, Mario Salomone ma soprattutto saranno i pazienti che si trasformeranno in maestri per spiegare come si possa vivere il difficile ma indispensabile rapporto uomo-macchina.
Un film racconterà la storia e i personaggi della dialisi in Francia e in Italia per gli studenti per gli esperti ed i meno esperti, innovando attraverso questo archivio storico unico le modalità didattiche e di conservazione della memoria.
L’emodialisi a domicilio rappresenta un ulteriore passo nella costruzione di una sanità sostenibile, con la deospedalizzazione di malattia anche rare (di cui parlerà Dario Roccatello, capo del network regionale sulle malattie rare) e la possibilità di restituire una buona qualità di vita a soggetti altrimenti condannati alla cronicità.
Sarà prima di tutto l’ occasione per presentare il Progetto San Luigi relativo alla emodialisi domiciliare. Pochi trattamenti, come l’emodialisi domiciliare, coniugano risultati migliori dal punto di vista clinico (per la possibilità di intensificare il trattamento, inserendolo all’interno di una vita normale, invece di sottrarre a questa tempo) e sostenibilità economica e sociale (l’emodialisi domiciliare costa di più come macchina e materiale, se viene eseguita tutti i giorni, ma di meno per trasporti, infermieri e costi sociali; il costo della struttura è anche “risparmiato” permettendo alle persone che stanno meglio di stare “fuori dall’ospedale”).
Un piccolo Centro, molto dinamico, con esperienza di trattamento e di insegnamento, è forse la sede migliore per riprendere questi discorsi.
La Nefrologia del San Luigi, nata inizialmente per rispondere alle esigenze di un grande ospedale in crescita, ha avviato, due anni fa, un progetto in questo senso, dimostrando che è possibile oggi fare emodialisi a casa, rispondendo così agli obiettivi che la Regione si è data di incrementare questo tipo di trattamenti.