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Unicef e Università di Taranto insieme per “Educazione allo Sviluppo”

Redazione Controcampus 30 Aprile 2012
R. C.
30/07/2024

L’Unicef al fianco dell’Università di Taranto e dei suoi giovani studenti: è partito, infatti, il Corso Universitario Multidisciplinare di Educazione allo Sviluppo, promosso dall’Unicef con il Patrocinio delle facoltà di Giurisprudenza, Economia, Scienze della Formazione, Scienze MM.

FF.NN., Ingegneria dell’Università degli Studi di Bari – sedi distaccate di Taranto e Lumsa.

Giunto alla seconda edizione, il corso intende aprire lo sguardo di studenti universitari e superiori verso tematiche tanto attuali quanto vicine alla nostra realtà: la condizione dell’infanzia nel mondo, la contraddizione tra sviluppo dei paesi ricchi e sfruttamento minorile in quelli più poveri, l’emigrazione e l’accoglienza.

Un “percorso” universitario dal significato estremamente profondo, che chiama i giovani alla riflessione, ad una rinnovata sensibilità nei confronti dell’altro. L’altro che, molto spesso, è un minore, emigrato, senza famiglia: l’accoglienza e l’ascolto, diventano così, diritti fondamentali.

Attraverso le parole dell’ avv. Daniela Montano, responsabile del corso per il Comitato Provinciale per l’Unicef di Taranto, si comprende chiaramente quanto “Educazione allo Sviluppo” sia soprattutto un’opportunità di conoscenza di un mondo, quello dei minori e delle loro problematiche, che ha la necessità di essere diffuso e compreso.

“Educazione allo Sviluppo”: come nasce il corso e la sua collaborazione con l’Università di Taranto? Quali le novità di questa seconda edizione?

Si tratta di un corso universitario a livello nazionale. A Taranto questa è la seconda esperienza, dopo quella dell’anno accademico 2010-2011. Alla base vi è una convenzione con l’Università di Bari: essendo Taranto sede distaccata, l’adesione alla convenzione viene poi richiesta ai presidi delle facoltà tarantine che si sono sempre dimostrati molto disponibili, grazie alla rilevanza dei temi trattati, che l’Unicef ha lo scopo di diffondere. Novità di quest’anno, è il patrocinio che siamo riusciti ad ottenere con la Lumsa, grazie alla disponibilità del Preside Don Antonio Panico. Inoltre, abbiamo pensato di avvicinarci ai giovani in maniera più diretta, attraverso la proiezione di film e laboratori di approfondimento. Altra novità, è stata l’inaspettata partecipazione del gruppo giovanile “Younicef” di Laterza che, iscrittosi al corso a nostra insaputa, ha preparato un canto presentato a sorpresa durante la prima lezione.

Il corso affronta tematiche quali la condizione dell’infanzia nel mondo, l’immigrazione e l’accoglienza dei minori: temi di grande attualità e anche tanto vicini alla nostra realtà. L’attenzione verso tali argomenti è scaturita quindi dal bisogno di far comprendere ai giovani quanto questi problemi non siano poi così distanti da noi? Qual è la loro reazione rispetto tali tematiche?

Vi è molta diffidenza. Quando si parla di extracomunitari si associa spesso il problema della delinquenza, ma la delinquenza che noi subiamo in realtà è una percentuale minima rispetto agli immigrati, che hanno invece molta volontà di lavorare, rendendosi disponibili a qualunque tipologia di lavoro. E’ vero, queste tematiche sembrano distanti da noi, ma in realtà non lo sono. Un’altra cosa da considerare è che gli immigrati spesso pensano al nostro territorio come un territorio di passaggio -molti hanno familiari all’estero- : non ci tolgono nulla insomma, sono solo delle risorse.

Il corso prevede cinque lezioni ed un incontro conclusivo a Bari. Un bilancio delle prime due già svolte, ed una anticipazione delle ulteriori tre in programma.

Durante la prima giornata abbiamo ascoltato il Garante dell’infanzia della Regione Puglia, la prof.ssa Giuseppina Paparella. Ci ha fatto presente come ci siano molti minori immigrati non accompagnati:  è una situazione che richiede la necessità di tutori e assistenza legale. Essendo poi sprovvisti di documenti, la valutazione della loro età anagrafica avviene attraverso canoni molto antichi, per esempio di altezza, davvero poco attendibili. Nella seconda lezione vi è stata la proiezione del film “Ladro di bambini”, con il laboratorio di approfondimento sul tema dell’asilo politico curato dal prof. Riccardo Rossano della Lumsa. Il prossimo incontro prevede l’intervento del responsabile dell’ Ufficio Volontari Unicef Italia, Enrico Noviello, il quale parlerà della campagna “Vogliamo zero”, ovvero, vogliamo zero bambini che muoiono. Successivamente, proietteremo il film “Terraferma” sull’accoglienza degli extra comunitari . Infine è previsto l’incontro conclusivo a Bari, in data da destinarsi.

Illustrando il corso, ha accennato a lezioni diverse dal solito, che prevedono un tipo di approccio “diretto” con gli studenti, come proiezioni filmiche e laboratori di approfondimento: qual è l’impatto che tale metodo ha avuto sugli studenti?

Questo approccio, novità di quest’anno, è innazitutto un buon metodo per evitare di tediare i ragazzi. I corsi, soprattutto quando rilasciano crediti formativi, vengono spesso seguiti per quell’unico scopo. Noi, invece, vogliamo provare a creare interessamento: la videoproiezione stimola a riflettere, a distrarsi di meno, ed il dibattito certamente coinvolge. La partecipazione ai laboratori è molto attiva: si è creata una bella discussione ed anche se non tutti i ragazzi sono portati all’intervento, già semplicemente ascoltare l’opinione del proprio compagno è molto utile. Il dibattito è sempre costruttivo.

Il corso è rivolto a studenti del triennio superiore e agli studenti universitari, a cui vengono riconosciuti crediti formativi. Qual è stata la risposta di questi ultimi rispetto al totale degli iscritti?

Devo dire che, purtroppo, quest’anno non vi è una grande partecipazione di studenti universitari, a differenza della scorsa edizione. Personalmente, penso che ciò sia in parte dovuto al cambiamento di sede: mentre lo scorso anno le lezioni si tenevano presso la sede della Facoltà di Economia, questa volta, nonostante l’università abbia offerto la disponibilità delle sue aule, avevamo necessità dei tecnici e della strumentazione per le proiezioni filmiche. Per questo le lezioni si tengono presso la scuola superiore “Pacinotti”. Credo che tale spostamento sia stato un ostacolo alla loro partecipazione.

Cosa vi aspettate dai ragazzi al termine delle lezioni? Quale obiettivo si pone il vostro corso?

Vogliamo stimolare alla riflessione. Spero che anche chi non condivide tutti i temi del corso, alla fine abbia almeno avuto la possibilità di pensarci su. Si affrontano argomenti molto importanti, come l’emigrazione dei minori non accompagnati, la loro accoglienza ed il diritto all’ascolto, tematiche che devono far pensare.

L’impegno dell’Unicef con l’Università supera i confini regionali. Ogni anno, infatti, vengono organizzati corsi universitari: i numeri parlano di oltre 2000 studenti partecipanti e convenzioni con numerosi atenei del territorio nazionale. Come si colloca, all’interno di questo scenario, la realtà tarantina?

Questo è solo il secondo anno che organizziamo e diffondiamo il Corso Universitario Multidisciplinare a Taranto, ma sul territorio nazionale ci sono realtà universitarie molto radicate con i corsi Unicef: è quello che vorremmo fare anche nella nostra città. Con il tempo, ci riusciremo, ce la faremo. Le scuole superiori e le università tarantine hanno dimostrato grande interesse e voglia di collaborazione. Il nostro obiettivo è diffondere e ripetere ancora questa esperienza.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto