Passeggiando al suo interno si respira l’aria dell’epoca, sembra di ritornare nel ‘800 circondati dalla famiglia reale, da domestici, consiglieri, guardie, dame di compagnia e writers… nessuna svista o errore di battitura, è proprio così all’interno della Reggia di Caserta ci sarà la famosa opera di Keing Haring ”Il Murale di Milwaukee”.
L’iniziativa, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storico Artistici ed Etnoantropologici delle Province di Caserta e Benevento, organizzata e prodotta da Alef – cultural project management in collaborazione con il Patrick and Beatrice Haggerty Museum of Art, Marquette University, Milwaukee, è a cura di Wally Mason, direttore del Museo stesso, ha permesso di poter far rivivere il mito di Haring all’interno del Palazzo Reale di Caserta, purtroppo solo fino al 4 novembre 2012 all’interno della Sala Dei Porti, insieme a fotografie, disegni e a un video che documentano le varie fasi di realizzazione di quest’opera monumentale.
Il “Murale di Milwaukee” è formato da 24 pannelli in legno dipinti in bianco e nero e a colori su entrambi i lati. Una striscia di trenta metri per due metri e mezzo di altezza che permettono a chi la osserva di poter entrare all’interno del mondo dell’arte di Haring, (ri)conoscendo i vari tratti distintivi della sua arte. Cani che abbaiano (“barking dogs“) alle figure danzanti ispirate ai ballerini di breakdance fino alle celebre icone della sua arte: il televisore con le ali, il cane, l’uomo con la testa di serpente.
Quest’opera è stata realizzata dall’artista americano nel 1983 nel campus universitario dell’università Marquette di Milwaukee, nel Wisconsin, in occasione dell’apertura del Museo Haggerty.
Keith Haring è stato un pittore e writer statunitense. È stato uno degli esponenti più singolari del graffitismo di frontiera, emergendo dalla scena artistica newyorkese durante il boom del mercato dell’arte degli anni ’80. I suoi lavori hanno rappresentato la cultura di strada della New York di quel decennio.