>
  • Rossetto
  • Napolitani
  • Alemanno
  • Leone
  • Cacciatore
  • Falco
  • Bonetti
  • Carfagna
  • De Luca
  • Liguori
  • Baietti
  • Santaniello
  • Miraglia
  • Gnudi
  • Meoli
  • Algeri
  • Crepet
  • Casciello
  • Catizone
  • Romano
  • Barnaba
  • Califano
  • Buzzatti
  • di Geso
  • Gelisio
  • Boschetti
  • Antonucci
  • Romano
  • Coniglio
  • De Leo
  • Rinaldi
  • Paleari
  • Bonanni
  • Pasquino
  • Chelini
  • Mazzone
  • Scorza
  • Quarta
  • Tassone
  • Valorzi
  • Ferrante
  • Bruzzone
  • Ward
  • Andreotti
  • Quaglia
  • Grassotti
  • de Durante
  • Cocchi
  • Dalia

Il giro del mondo tra arte e spettacoli

Redazione Controcampus 15 Agosto 2012
R. C.
24/11/2024

Agosto è, notoriamente, il mese delle ferie, e anche se dalle statistiche risulta che mai come quest’anno saranno pochi gli italiani che si muoveranno da casa per andarsene in vacanza, non mancheranno di certo quelli che, potendoselo permettere, vorranno farsi un bel viaggio, magari all’estero.

Anche per loro non mancheranno le possibilità di divertirsi e allo stesso tempo arricchire la propria cultura, dato che tra fine agosto e inizio settembre (ma anche più avanti) in tutto il mondo si potrà assistere a concerti, festival e tanti altri eventi di sicuro interesse.

Partiamo dalla Croazia, tanto per non allontanarci troppo da casa: qui, a Pola, si terrà l’Outlook Festival (nella foto un concerto della scorsa edizione), imperdibile per gli appassionati di Dubstep e Sound System Culture, che comprende generi come dub, reggae, roots, soul, dancehall, techno, house e drum and bass. La line-up dell’edizione 2012, che inizierà il 30 agosto per concludersi il 3 settembre, comprende una lista lunghissima di nomi sia “classici” (tanto per citarne uno, quel Lee “Scratch” Perry che i fans di Bob Marley conosceranno senz’altro) che “nuovi”, e sulla carta dovrebbe poter soddisfare i gusti di un pubblico assai ampio e variegato.

La musica la farà da padrona anche in Spagna: a Sitges, località balneare situata a circa 35 chilometri da Barcellona, sarà di scena l’1 e il 2 settembre il festival Poptronik, che ospiterà, come è facilmente intuibile dal titolo, alcuni dei più bei nomi della scena pop ed elettronica contemporanea. Tra i numerosi artisti presenti, si possono segnalare Andy Bell, Bright Light Bright Light e DJ come Phil Marriott, ma l’elenco dei partecipanti è molto più lungo, e per gli amanti del genere questo festival rappresenterà senza ombra di dubbio un evento imperdibile. Oltre agli artisti presenti, anche il meteo dovrebbe contribuire, secondo gli organizzatori, alla buona riuscita del festival: sul sito della manifestazione si legge infatti che agli spettatori vengono promessi un evento all’aperto “privo di fango” e un tempo perennemente soleggiato. Dal momento che ci si trova in una località di mare in periodo estivo, ci si può anche credere, ma agli organizzatori converrà incrociare le dita e sperare di non aver promesso più di quanto possano mantenere.

Spostiamoci ora in Francia: qui, come era ampiamente prevedibile, il programma è ricchissimo, tanto che ci limiteremo a segnalare solo alcuni eventi di particolare interesse: tanto per cominciare, è d’obbligo ricordare che mancano pochi giorni al 19 agosto, quando terminerà ufficialmente l’undicesima edizione di Paris Plage, ovverosia la spiaggia artificiale realizzata sulla Rive Droite tra il Pont Neuf e la piazza dell’Hôtel de Ville Sully. In questo tratto di spiaggia è possibile non solo rilassarsi, prendere il sole e farsi una nuotata nelle piscine appositamente allestite, ma anche assistere ogni sera a concerti, spettacoli teatrali e incontri culturali di vario genere, dedicati non solo agli adulti ma anche ai bambini, e praticare varie attività durante la giornata (tai-chi, wall climbing ed altro ancora). Gli orari di apertura delle spiagge vanno dalle 8 del mattino fino a mezzanotte. Sicuramente consigliato a chi va in vacanza con la propria famiglia.

Sempre a Parigi, imperdibili saranno i concerti della rassegna Jazz à la Villette, dove si esibiranno, tra il 29 agosto e il 9 settembre, alcuni tra i migliori rappresentanti di questo genere musicale. Il programma è piuttosto equilibrato, e comprende sia musicisti che hanno fatto la storia del jazz sia esponenti contemporanei del genere: tra i primi non si può non menzionare Lee Konitz (autentica leggenda vivente, che ha suonato, tra gli altri, con Lennie Tristano e con la storica “Tuba Band” di Miles Davis), che nonostante i suoi 85 anni continua imperterrito a cercare nuove soluzioni sonore con il suo sax contralto, spesso facendosi accompagnare da musicisti giovani e talentuosi, come il pianista Dan Tepfer, con il quale suonerà in duo (formazione particolare e da sempre molto amata da Konitz) il 5 settembre. Altra esibizione in duo che promette bene è quella che l’8 settembre vedrà impegnati due grandissimi degli ultimi 45 anni di jazz come il pianista Kenny Barron, accompagnatore prediletto di Stan Getz negli anni ’80 e autore di molti, pregevolissimi album da leader (da citare almeno Wanton Spirit, Other Places e i due volumi di Live at Bradley’s, oltre a People Time con Stan Getz e Night and the City con il contrabbassista Charlie Haden) e il contrabbassista inglese Dave Holland, già membro della band elettrica di Miles Davis che produsse Bitches Brew e autore in proprio di album come il bellissimo Conference of the Birds. Altri nomi importanti sono senz’altro l’eccentrico chitarrista Bill Frisell, che si produrrà in un tributo a John Lennon, il sassofonista David Murray, i padroni di casa Magma (storica band degli anni ’70) la pianista Geri Allen e il suo collega di strumento Jacky Terrasson, ma il vero evento del festival sarà rappresentato dall’esibizione, la sera del 9 settembre, del sassofonista Archie Shepp (nella foto durante il suo concerto nell’edizione 2010 del festival), che proporrà con l’aiuto di una big band (nella quale spicca la presenza di Famoudou Don Moye, storico batterista e percussionista dell’Art Ensemble of Chicago) l’esecuzione integrale, in occasione dei 40 anni dalla pubblicazione, di uno dei suoi album più famosi, Attica Blues, disco tanto amato quanto controverso nel quale Shepp abbandonò il suo classico stile free jazz per abbracciare un universo musicale più ampio, vicino a generi come il soul e il funky. Davvero una manifestazione da non mancare, data l’altissima qualità dei musicisti che vi prenderanno parte.

Per il pubblico più amante del pop e del rock sarà invece preferibile la decima edizione di Rock en Seine, l’ormai classica tre giorni musicale che si tiene a Parigi, al Domain Nationale de Saint-Cloud, nel parco di Château de Saint-Cloud. Anche qui, il programma è quanto mai ampio: headliners saranno, rispettivamente, i Placebo, i Black Keys e i Green Day, e subito prima di loro suoneranno gruppi come i Bloc Party, gli High Flying Birds di Noel Gallagher e i Social Distortion. Tuttavia, non mancherà il divertimento anche per chi ha gusti un po’ meno commerciali: tra gli artisti in programma ci sono infatti i dEUS, gli Eagles of Death Metal, i Sigur Rós e Mark Lanegan, il cui ultimo disco Blues Funeral, infarcito di elettronica, sembra aver scontentato parecchi dei suoi vecchi fans, che forse potranno sperare di ritrovare in concerto quello stile ombroso ed essenziale che ha sempre caratterizzato gli album da solista dell’ex leader degli Screaming Trees.

Sempre in Francia, non si può fare a meno di accennare alla Rentrée Littéraire: tra la fine di agosto e i primi di novembre le librerie saranno letteralmente invase di nuovi titoli (646 quest’anno, un po’ meno rispetto ai 654 del 2011 e ai 701 del 2010), senza distinzione di genere. Per il terzo anno consecutivo, un gruppo composto da lettori, librai e bibliotecari, raccolti sotto la sigla On vous lit tout!, “esploreranno” questi nuovi territori letterari per poi produrre un’agile guida alla lettura, che sarà disponibile sia in forma cartacea che on line, nella quale verranno segnalati i 30 titoli che avranno riscosso maggiore gradimento. A riprova della qualità dell’équipe di On vous lit tout!sul sito internet dedicato alla Rentrée si legge che i titoli selezionati ricevono sempre ottime valutazioni da parte della stampa specializzata e delle giurie dei premi letterari. Infine, nel mese di ottobre, saranno organizzati degli incontri tra i lettori e gli autori che avranno riscosso maggior successo nell’ambito di questa iniziativa.

Anche in Germania, e a Berlino in particolare, non mancheranno eventi culturali di vari generi: la musica sarà protagonista il 7 e l’8 settembre con il Berlin Festival, all’interno del quale saliranno sul palco tantissimi gruppi e artisti, tra i quali i più famosi sono senz’altro i Sigur Rós e i Franz Ferdinand. Per gli appassionati di alta tecnologia è invece da segnalare l’IFA, una delle fiere di settore più importanti d’Europa. Il 25 agosto ci sarà poi il classico appuntamento con la Lange Nacht der Museen (Lunga notte dei musei), giunta alla 31esima edizione: i più grandi musei della capitale tedesca resteranno aperti, per l’occasione, anche la sera, e in alcuni casi arriveranno addirittura a chiudere alle due di notte (nella foto, l’Alte Nationalgalerie in una delle scorse edizioni dell’evento). Anche la fotografia troverà un suo spazio, con numerose mostre dedicate a vari artisti: si può segnalare, a questo proposito, la retrospettiva che la Galleria Hiltawsky ha allestito per omaggiare l’arte della fotografa americana Lee Miller, piccola (appena una quarantina di foto) ma in grado di offrire un’adeguata panoramica del lavoro di questa artista, in particolare per quanto riguarda la sua abilità come ritrattista. Infine, va ricordato che quest’anno ricorrono sia i 300 anni dalla nascita di Federico il Grande che i 100 anni dalla fondazione della Deutsche Oper Berlin: il primo verrà celebrato a Potsdam con la mostra Friederisiko e al Deutsches Historisches Museum con un’esposizione intitolata Friedrich der Große – verehrt, verklärt, verdammt (Federico il Grande – onorato, venerato, odiato), mentre la seconda, per festeggiare, ha messo in calendario per i primi di ottobre un nuovo allestimento del Parsifal di Richard Wagner.

Per chiudere, una puntatina anche in America: qui l’evento da non perdere è rappresentato dal Burning Man, festival che durerà una settimana (dal 27 agosto al 3 settembre) definito dai suoi organizzatori una comunità sperimentale, che sfida i suoi membri ad esprimersi e ad aver fiducia in sè. Questa manifestazione, che si tiene a Black Rock City, città che vive soltanto nella settimana del festival nel Black Rock Desert (nel nord del Nevada), deve il suo nome alla consuetudine di bruciare, la sera del sabato, un grande fantoccio di legno. Durante lo svolgimento del festival, esistono soltanto poche regole alle quali la comunità si ispira: tra queste, il divieto quasi assoluto di utilizzare denaro per procurarsi beni di qualsiasi tipo (le uniche forme di commercio consentite sono lo scambio e il dono, fatta eccezione per alcuni beni di prima necessità), la totale disponibilità ad accogliere chiunque all’interno della comunità, la partecipazione ed il rispetto per l’ambiente. Varie le forme artistiche tramite le quali i partecipanti possono esprimersi: scultura, installazioni, performance di diversi tipi e molto altro. Un evento come questo è davvero una rarità (ne esistono alcuni simili in altre zone degli Stati Uniti, talvolta affiliati al Burning Man Regional Network, ma nessuno che sia della portata dell’originale), perciò se qualcuno si trovasse a passare nelle vicinanze tra fine agosto e inizio settembre farebbe bene ad andare a dare un’occhiata.

Fonti foto: 1) http://www.croatian-summer.com; 2) http://www.appartamentiabarcellona.it; 3)http://www.smarttravelinfo.com; 4) http://kalamu.posterous.com; 5)http://www.escalea.com; 6)http://laregledujeu.org; 7)http://www.etravelblog.com; 8)http://seatgeek.com

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto