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Newsletter Unipa 31 Luglio 2012

R. C.
22/11/2024

IN PRIMO PIANO 1.

IN PRIMO PIANO

1. Sulla prestigiosa rivista scientifica in campo biomedico “PlosOne”, una Ricerca della Sezione di Biologia e Genetica

Uno studio, condotto dai ricercatori della sezione di Biologia e Genetica del Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi, ha identificato nuovi possibili bersagli terapeutici nella lotta contro forme farmaco-resistenti di Leucemia Mieloide Cronica.
La leucemia mieloide cronica è una neoplasia del sistema emolinfopoietico caratterizzata dalla proliferazione incontrollata di cellule della linea mieloide.  Poiché molti pazienti acquisiscono resistenza al farmaco d’elezione, l’Imatinib, è sempre più importante studiare possibili alternative terapeutiche.
La ricerca in oggetto, coordinata dai professori Riccardo Alessandro e Giacomo De Leo e resa possibile grazie anche ad un finanziamento della Tactical Therapeutics Inc, un’azienda con sede a New York (USA), ha valutato il ruolo del carbossiamidotriazolo orotato (CTO), un farmaco realizzato dalla stessa azienda americana, come inibitore della proliferazione tumorale e del processo di formazione di nuovi vasi sanguigni (angiogenesi).

In particolare, i ricercatori hanno evidenziato che le cellule leucemiche rilasciano delle nanovescicole, chiamate esosomi, che determinano un aumento della vascolarizzazione tumorale e pertanto facilitano la crescita della massa neoplastica. Negli ultimi anni si è  attribuito un ruolo sempre più importante agli esosomi nei processi di comunicazione cellulare sia in condizioni fisiologiche quali l’immunità, lo sviluppo embrionale ed il differenziamento che in stati patologici come ad esempio il cancro o alcune malattie neurodegenerative.

Nel lavoro che sarà pubblicato nel mese di Agosto dalla rivista PlosOne è stato dimostrato che non solo il CTO è in grado di bloccare la crescita della massa tumorale indotta nei topi dall’inoculo di cellule di leucemia mieloide cronica resistenti all’Imatinib ma che per la prima volta un farmaco è in grado di revertire gli effetti proangiogenetici mediati dagli esosomi.  Tali risultati, se confermati dalle sperimentazioni cliniche che la Tactical Therapeutics inizierà nei prossimi mesi negli Stati Uniti, suggeriscono che il CTO possa rappresentare una valida alternativa terapeutica per il trattamento della leucemia mieloide cronica soprattutto in quei casi che mostrano l’acquisizione di farmaco-resistenza.

NOVITÀ UNIPA

1. Al corso di laurea in Chimica Unipa la qualifica “Chemistry Eurobachelor”

Conferita la qualifica “Chemistry Eurobachelor” al corso di laurea in Chimica dell’Università di Palermo presieduto da Antonino Martorana, docente presso il Dipartimento di ChimicaStanislao Cannizzaro”.

La qualifica – spiega Martoranaviene  rilasciata dall’European Chemistry Thematic Network Association (ECTNA), che verifica che l’organizzazione generale del Corso di Laurea e i contenuti dei corsi di insegnamento siano coerenti con gli standard stabiliti dall’Associazione. L’ottenimento della certificazione è inoltre soggetto al parere positivo formulato da una delegazione dell’ECTNA, che incontra docenti e studenti e verifica on site che le strutture didattiche del corso di laurea siano adeguate ai requisiti stabiliti dall’Associazione”.

La preparazione di uno studente che abbia conseguito il titolo “Chemistry Eurobachelor” viene considerata equivalente a quella degli studenti che abbiano conseguito la Laurea in Chimica in qualsiasi altra Università europea certificata “Chemistry Eurobachelor”.

2. Iniziato il restauro beni dell’Archivio storico comunale

Sono cominciati, presso i locali dell’Archivio storico comunale, i lavori di manutenzione e restauro conservativo in situ frutto della collaborazione tra l’Università degli Studi di Palermo (Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, Corso di laurea a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali), il Centro regionale per la Progettazione e il Restauro e l’Amministrazione comunale, Assessorato alla Cultura (Archivio storico e Museo etnografico siciliano “G. Pitrè”).

Il progetto prevede, sulla base di una apposita convenzione tra le Istituzioni interessate, sia cantieri da svolgersi in situ, che attività di laboratorio per i manufatti scelti, su cui si dovrà intervenire con azioni di minimo intervento e di restauro conservativo, per un programma di manutenzione a lungo termine.

Grazie alla virtuosa sinergia fra le diverse Istituzioni coinvolte, si coniugano aspetto formativo e cultura della conservazione e della valorizzazione dei beni, grazie all’apporto fondamentale dei giovani, naturali destinatari della trasmissione della memoria.

Gli interventi di restauro riguarderanno diversi beni conservati presso l’Archivio, in particolare: le Pergamene del Tabulario (secc. XIV-XIX), la Tavola delle Indizioni, prezioso esempio di documento cartaceo su tela, un nucleo di coperte d’Archivio (secc. XVII-XVIII), in cuoio, punzonate e con impressioni in oro, un nucleo di circa 800 stampe sacre (secc. XIX-XX), giochi su carta, facenti parte della sezione “Giochi e giocattoli”; tre cartucciere in cuoio (sec. XIX).

3. Master di II° livello “Governance, Logistica e Qualità della Filiera Agroalimentare”

Si è conclusa la prima edizione del Master di II° livelloGovernance, Logistica e Qualità della Filiera Agroalimentare” (GOLOQUA) finanziato dall’FSE e coordinato da Paolo Inglese.
I 20 allievi hanno tutti  completato, con pieno successo, il loro periodo di formazione, che ha visto la partecipazione di 66 Docenti, dei quali 14 provenienti dall’Università di Palermo, 15 da altri Atenei (Catania, Foggia, Messina, Napoli, Torino, Viterbo, Cordoba), 8 da Enti di Ricerca (CNR) e Istituzioni Pubbliche (IZS, MIPAF, Istituto Superiore di Sanità), 29 esperti (imprenditori, consulenti, liberi professionisti, etc.).

Al percorso di stage hanno partecipato imprese agroalimentari di prestigio come Settesoli s.c.a., Latte Sole spa, Zappalà spa, Molificio e Pastifici Tomasello spa, Slow Food Italia, Libera Terra Mediterraneo Società Consortile Srl, Fattorie Faggioli, F.lli Contorno s.r.l., e ancora l’Istittuto Zooprofilattico Sperimentale per la Sicilia, la Confederazione Italiana Agricoltura, Feedback srl.
Gli Allievi hanno conseguito il titolo di ‘Esperto in Governance, Logistica e Qualità della Filiera Agroalimentare’.

I Curricula sono disponibili sul sito http://portale.unipa.it/Agraria/home/post_lauream/

4. Sul sito di Telethon intervista a Davide Corona

Pubblicato sul sito di Telethon, un’intervista a Davide Corona, ricercatore dell’Istituto Telethon Dulbecco che lavora presso l’Università di Palermo.
Corona quest’anno ha fatto parte della Commissione medico-scientifica di Telethon, con il compito di valutare i progetti candidati a essere finanziati con i soldi raccolti.

È la prima volta che un ricercatore Telethon in attività viene coinvolto in questo ruolo – spiegano da Telethonecco perché abbiamo quindi deciso di dare la giusta visibilità sul sito istituzionale”.

Info: http://www.telethon.it/news-video/news/prima-volta-di-davide-nei-panni-del-valutatore

5. Distribuzione del software di elaborazione e analisi statistica del SAS Institute

Ornella Giambalvo, professore associato presso la facoltà di Economia, comunica che è di nuovo accessibile il sito di distribuzione del software SAS eas (Statistical Analysis System) per l’attività di didattica e di ricerca.

La versione del SAS 9.2 con licenza Campus, disponibile per gli studenti e il personale docente dell’Ateneo di Palermo – spiega Giambalvoè scaricabile al seguente indirizzo raggiungibile solo dalla rete di ateneo o mediante VPN: http://www.cinap.unipa.it/SAS/

La licenza scadrà il 31 maggio 2013.

BANDI – CONCORSI – OPPORTUNITA’

1. Bando corsi di recupero per studenti fuori corso

La Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli studi di Palermo bandisce un concorso per l’affidamento di incarichi per lo svolgimento dei corsi di recupero rivolti a studenti fuori corso iscritti ad ordinamenti ante riforma (V.O) e agli ordinamenti 509/99, prima dell’A.A. 2007/2008 (incluso) relativi ai seguenti insegnamenti:

Economia Politica SSD SECS-P/01 (2 corsi) 30 + 30 ore;

Lingua e traduzione inglese SSD L-LIN/12 (1 corso ) 30 ore;

Istituzioni di diritto privato SSD IUS/01 (2 corsi) 30+30 ore;

Economia Aziendale SSD SECS-P/07 (1 corso) 30 ore.

Possono partecipare al bando: professori, ricercatori, assistenti ordinari nonché tecnici laureati, in servizio presso l’Università di Palermo o altre Università, in particolare le Università straniere con le quali l’Università di Palermo ha stipulato accordi specifici di cooperazione, soggetti interni, all’Università di Palermo o di altre Università statali (ricercatori a tempo determinato, assegnisti di Ricerca, titolari di borsa di studio o di ricerca, di durata almeno annuale, che hanno già conseguito il titolo di dottore di ricerca, lettori di madre lingua straniera e collaboratori ed esperti linguistici di cui che abbiano svolto un’adeguata attività di ricerca debitamente documentata, soggetti esterni alle Università, italiani e stranieri, in possesso di adeguati requisiti scientifici e professionali, professori e ricercatori in quiescenza dell’Università degli Studi di Palermo.

Gli incarichi di insegnamento, senza oneri per l’Università, possono altresì essere attribuiti ad esperti appartenenti ad enti Pubblici o privati con i quali siano state stipulate convenzioni.

Il modulo della domanda di partecipazione scaricabile dal sito www.unipa.it/scienzepolitiche corredata da un curriculum vitae riportante elenco dei titoli didattici e scientifici posseduti, dovrà pervenire entro martedì 7 agosto 2012 alla Presidenza di Scienze Politiche, Dott.ssa Anna Maria Bonanno 1° piano Facoltà di Scienze Politiche,Via Maqueda, 324.

Info: Tel 091/23892715; Fax 091/329302.

2. Proroga presentazione domande bando “Donne, politica e istituzioni”

Le domande di ammissione pervenute alla Segreteria del CorsoDonne, politica e istituzioni percorsi formativi per la promozione delle pari opportunità nei centri decisionali della politica” per l’A.A. 2011/2012 di cui è coordinatrice scientifica Giovanna Fiume, entro il termine del 14 luglio 2012 sono state inferiori al numero dei posti disponibili.
Pertanto il termine viene prorogato fino all’ultimo giorno lavorativo precedente l’inizio delle lezioni, previsto per il giorno 11 settembre 2012.
A norma del Regolamento di Ateneo, ai partecipanti, che riceveranno l’attestato di partecipazione, verranno attribuiti dalla Facoltà di Scienze Politiche e dalla Facoltà di Scienze della Formazione 9 CFU, dalla Facoltà di Giurisprudenza 3 CFU.
Si riportano di seguito i requisiti richiesti ai fini dell’ammissione.

Il percorso formativo è destinato a tutti coloro i quali, al momento della presentazione della domanda di ammissione, siano in possesso di diploma di scuola media superiore.
Su 80 posti disponibili, 65 sono riservati agli studenti universitari (39 donne e 26 uomini) e 15 ai non iscritti all’Università (9 donne e 6 uomini).

Le domande, da redigersi in carta libera secondo l’apposito modulo, che si trova in fondo al bando, oppure disponibile presso la Segreteria del Corso (Dipartimento di Studi su Politica, Diritto e SocietàGaetano Mosca” piazza Bologni, 8 – 90134) devono essere consegnate a mano o inviate tramite Internet all’indirizzo di posta elettronica del Responsabile amministrativo del corso Rosario Castiglione (rosario.castiglione@unipa.it) oppure inviate a mezzo posta con raccomandata a.r., al  Dipartimento di Studi su Politica, Diritto e Società “Gaetano Mosca” piazza Bologni, 8 – 90134 Palermo.

Per ogni ulteriore informazione si rinvia al Bando, pubblicato sia sul sito internet dell’Università di Palermo (http://portale.unipa.it/),  sia sul sito internet della Facoltà di Scienze Politiche (http://portale.unipa.it/scienzepolitiche/),  del Dipartimento di Studi su Politica, Diritto e Società “Gaetano Mosca” (http://www.unipa.it/~dpds/php/),  sia su quello istituzionale del Ministero delle Pari Opportunità (www.pariopportunita.gov.it/percorsiformativi)

3. I giovani e la moda: al via il corso di “Fashion Design”

Sono aperte le iscrizioni al corso di “Fashion Design” organizzato da Euromadonie Società  Cooperativa con la collaborazione dell’Accademia delle Belle Arti.
Il corso, progettato e organizzato per rispondere alle esigenze di qualificazione professionale nel campo del design, mira a formare professionisti di successo nel mercato del lavoro e in particolare come stilista, operatore della moda e disegnatore di moda.
L’attività formativa, di 500 ore, si svolgerà alla Euromadonie con stage presso alcuni atelier del capoluogo siciliano, al termine della quale è prevista l’organizzazione di una sfilata per la presentazione dei prodotti realizzati.
All’evento parteciperanno le aziende e le associazioni di categoria del settore.

E’ possibile prendere visione del bando sul sito www.euromadonie.it

4. Assegni di ricerca nella Classe Accademica di Scienze e di Lettere Filosofia

La Normale di Pisa bandisce una selezione pubblica, per titoli e colloquio, per il conferimento di due assegni di ricerca.  Il primo presso la Classe Accademica di Scienze, per la collaborazione al progetto di ricerca ”Empirically gronde agent based models for the furniture Air Traffic management scenario”.
In particolare, la ricerca in oggetto si concentrerà sulle seguenti attività:  analisi dati e modellizzazione statistica con metodologie di sistemi complessi del sistema di traffico aereo europeo e del suo management;  sviluppo di modelli computazionali basati ad agente del traffico.
Possono partecipare al bando i candidati in possesso del titolo di dottore di ricerca, o di titolo equivalente, in Fisica, Matematica, Matematica Applicata, Informatica.
L’assegno di ricerca avrà una durata di 12 mesi ed un importo  complessivo di 25.447,88 euro.

L’altro assegno è stato bandito presso la Classe Accademica di Lettere e Filosofia, nell’ambito del settore concorsuale 10/N1 “Culture del Vicino Oriente Antico”  (settore scientifico -disciplinare L-OR/07 “Semitistica – Lingue e letterature dell’Etiopia”)  per la collaborazione al programma di ricerca ERC – Advanced GrantDigital Archive for the Study of pre- Islamic Arabian Inscriptions“.
L’obiettivo del progetto DASI è quello di creare un archivio completo di tutta la documentazione epigrafica dell’Arabia pre-islamica consultabile online, mediante l’applicazione di tecnologie informatiche al campo dell’epigrafia.
Per mezzo della catalogazione, della digitalizzazione e dello studio di questi testi, che sono strumenti privilegiati per descrivere e rappresentare tutti i diversi aspetti delle società dell’Arabia pre-islamica, DASI intende migliorarne la conoscenza linguistica e culturale.
Possono partecipare al concorso i candidati in possesso del titolo di dottore di ricerca, o di titolo equivalente, in Orientalistica.  L’assegno di ricerca avrà una durata di 24 mesi ed un importo di 25.066 euro annui.

I moduli delle domande di partecipazione ai due concorsi sono scaricabili dal sito web della Scuola, una volta compilato il modulo dovrà pervenire entro l’8 agosto 2012, al Direttore della Scuola Normale Superiore, Piazza dei Cavalieri 7 – 56126 Pisa.

Info: http://www.sns.it/servizi/job/

5. La CRUI istituisce un fondo Università Emergenza Terremoto per la raccolta di fondi destinati all’Università di Ferrara

La CRUI, dopo il tragico terremoto che ha colpito la Pianura Padana, ed in particolare l’Università di Ferrara,  esprimendo  dolore e partecipazione per le popolazioni colpite dal terremoto, ha istituito un fondo Università Emergenza Terremoto.

Per questo motivo fa appello al personale docente e tecnico amministrativo delle Università Italiane, perche vengano sensibilizzati e partecipino  a una raccolta di risorse per la costruzione degli edifici danneggiati dell’Università di Ferrara.

I versamenti si possono effettuare sul codice  IBAN IT 49 X 02008 05154 000102149831.

Inoltre,  è ormai da  parecchie settimane  che gli ingegneri del consorzio interuniversitario ReLUIS (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica), sono al lavoro nelle zone colpite dal sisma.
Provenienti da più di 40 Atenei italiani ed esperti nella valutazione e nella riduzione della vulnerabilità e del rischio, i volontari della ReLuis, coadiuvano attivamene l’azione del Dipartimento della Protezione Civile.

A supporto di questa attività la Conferenza dei Rettori sta sensibilizzando gli studiosi di eventi sismici delle Università e dei Centri di Ricerca, perché contattino la ReLUIS, e diano la propria disponibilità a partecipare alle attività di misurazione e programmazione degli interventi nelle zone colpite dal sisma.

6. Progetto Employability2.0

Da alcuni anni l’economia italiana crea a fatica posti di lavoro di qualità per i giovani.  La fuga all’estero è spesso la scelta obbligata per molti, mentre la precarietà del rapporto di lavoro è la prospettiva di quelli che restano.
In entrambi i casi, il capitale intellettuale del nostro Paese risulta profondamente svilito, mettendo a rischio il futuro dell’Italia come leader nella competizione internazionale.

Alcune imprese, invece di investire nella formazione iniziale dei giovani, hanno adottato comportamenti opportunistici, andando a “sottrarre” i giovani dalle poche aziende che continuano a investire nella formazione.
In Italia si stanno riducendo le cosiddette “navi scuola”, imprese che investono significativamente nella formazione iniziale dei giovani, ovvero nella fase di transizione tra università e lavoro.
Questa formazione ha un ruolo chiave sulla persona perché determina l’imprinting dei comportamenti lavorativi e quindi il futuro professionale del giovane.

Le aziende che hanno aderito al progetto: ADS, Alstom, Avanade, Birra Peroni, Ericsson, Ferrero, Finmeccanica, Linkem, Lottomatica, New Energy, Sky, Snam, Soft Strategy, TechInt, Wind, Poste italiane.

Cosa può fare un gruppo di grandi imprese per intercettare il flusso di giovani di valore che si trovano nell’alternativa di emigrare o di accettare lavori precari senza investimento formativo?

Promuovere l’inserimento di 100 giovani laureati nelle imprese consorziate attraverso uno strumento che permetta di conciliare flessibilità per le imprese con sicurezza e formazione per i giovani.
Realizzare una “nave scuola consortile” che consenta l’assunzione di giovani di valore, offrendo loro un percorso di sviluppo arricchito  con job rotation interaziendale e investimento formativo.

Con questo si intende farsi portatori di una nuova cultura del lavoro: ieri si chiedeva alle imprese la “certezza” di impiego, oggi si deve chiedere “l’impiegabilità” (ovvero formazione unita a esperienze lavorative che rendano le persone costantemente appetibili sul mercato del lavoro).
I collaboratori devono assumere una maggiore responsabilità per la loro carriera preoccupandosi in prima persona di aspetti che vanno dalla richiesta di formazione al bilanciamento tra famiglia e lavoro.
A fronte di prestazioni eccellenti e di un alto numero di ore di lavoro senza “certezza” di impiego, occorre dare ai giovani percorsi di carriera, formazione e network con i quali scambiare esperienze, orari flessibili, ambienti di lavoro gratificanti e maggiore autonomia.

L’attuale momento di crisi è un’opportunità per trovare persone di valore, imprendibili altrimenti e dare loro l’unica sicurezza lavorativa: la qualità delle competenze e delle esperienze maturate.

Quattro le aree di inserimento in azienda: sales, marketing, ict technology, operations.

Il percorso è rivolto a 100 giovani laureandi e laureati in scienze economiche e sociali, tecnico-scientifiche e umanistiche che non abbiano più di 27 anni, voto di laurea magistrale minimo di 107/110 e buona conoscenza della lingua inglese (upper intermediate).
Per i laureandi occorre invece una media voto di 27/30, non più di 3 esami e 6 mesi dalla discussione della laurea al momento della partenza del corso (ottobre 2012 o gennaio 2013), conoscenza della lingua inglese (upper intermediate). Tra i corsi di laurea, un occhio di riguardo verso i laureati in ingegneria, economia, statistica, informatica e matematica.

Per candidarsi, a partire da giugno 2012, compilare il form online su www.employability20.it.
I candidati in linea con i requisiti minimi saranno contattati e invitati al relativo colloquio di selezione, a Roma o Milano a partire da settembre 2012  presso Inforgroup, incaricata di gestire il processo di reclutamento delle candidature, le relative prove di selezione e i contratti di inserimento in azienda dei 100 giovani idonei.
Oltre agli elementi oggettivi i singoli candidati verranno valutati sulle dimensioni attitudinali, motivazionali e valoriali specifici del sistema di valori delle aziende partecipanti.
Tutti i candidati riceveranno un feedback alla fine di ogni step selettivo per l’idoneità.

Employability2.0 prevede un breve corso di formazione di pre-inserimento (15 giorni a Roma, con rimborso spese per vitto e alloggio) e poi un’esperienza di lavoro di 2 anni retribuita nelle aziende che hanno aderito al progetto, con retribuzione a partire da 23.000 euro/annui.

Il programma è caratterizzato da tre elementi principali:

Formazione (pre-inserimento e trasversale), articolata in moduli di general management e specialistici per trasferire ai partecipanti contenuti utili all’ottenimento di importanti certificazioni richieste dal mercato del lavoro (es. TOEFL, CAPM), Job experience interaziendale:  per ogni studente un contratto di 2 anni in 2 grandi imprese, un percorso di mentoring: ogni partecipante sarà seguito da un manager per l’intera durata del percorso.

Al termine dei due anni, i partecipanti potranno ricevere un’ulteriore offerta di inserimento dalle imprese che hanno concorso alla loro formazione, e in secondo ordine anche dalle altre imprese partecipanti all’iniziativa.
Questa prima edizione 2012-2014 prevede l’inserimento dei 100 giovani in due distinti momenti (intake), 50 giovani il 16 ottobre 2012, i restanti 50 a gennaio 2013.

Per I 100 giovani che supereranno la selezione porte aperte in azienda in 4 aree di inserimento: Sales, Marketing, ICT Technology, Operations.  Tra le aziende che hanno già aderito: ADS, Alstom, Avanade, Birra Peroni, Ericsson, Ferrero, Finmeccanica, Linkem, Lottomatica, New Energy, Sky, Snam, Soft Strategy, TechInt, Wind, Poste italiane.
Tra le posizioni aperte: 16 marketing analyst, 12 IT specialist, 2 Operations & Maintenance Specialist, 3 Trade marketing analyst, 1 media analyst, 1 digital media analyst, 1 business analyst.
L’elenco completo e aggiornato delle 100 job offer comprensivo di aziende e requisiti per le singole posizioni aperte è disponibile sul sito www.employability20.it

7. Trieste, XXVIII ciclo di Dottorati di Ricerca

L’Università  degli studi di Trieste bandisce i seguenti concorsi per l’ammissione al XXVIII ciclo di Dottorati di ricerca, i corsi attivati sono: Biomedicina molecolare; Environmental and Industrial Fluid Mechanics  Fisica; Fisica dedicato a cittadini non comunitari; Ingegneria e architettura:- Indirizzo Ingegneria civile e architettura – Indirizzo Ingegneria dell’informazione – Indirizzo Ingegneria meccanica, navale, dell’energia e della produzione; Nanotecnologie; Scienze della riproduzione e dello sviluppo: – Indirizzo Clinico epidemiologico – Indirizzo Genetico molecolare;Scienze e tecnologie chimiche e farmaceutiche; Scienze umanistiche:- Indirizzo Antichistico – Indirizzo Filosofia – Indirizzo Italianistico – Indirizzo Storico e storico-artistico; Assicurazione e finanza: matematica e gestione; Biologia ambientale; Neuroscienze e scienze cognitive; Scienze penalistiche.

Possono partecipare  al corso di Dottorato tutti coloro che sono in diploma di laurea conseguito in Italia precedentemente alla riforma o di diploma di laurea specialistica o magistrale conseguito in Italia e successive modifiche ed integrazioni o di titolo accademico conseguito all’estero dichiarato equipollente o di titolo accademico conseguito all’estero, di durata almeno quadriennale.

L’importo annuale della borsa di studio, è di 13.638,47 euro.

I candidati, per iscriversi alla selezione, devono utilizzare la procedura online, entro il 31 agosto 2012, all’apposito servizio disponibile all’indirizzo http://www.units.it/dottorati

INCONTRI, CONFERENZE, CONVEGNI, SPETTACOLI

1. Gli studenti del cdl in Architettura di Agrigento per un’architettura nel Parco degli orti di Favara

Un’architettura nel Parco degli orti di Favara è il progetto a cui hanno partecipato 5 gruppi di studenti della facoltà di Architettura di Palermo presso il Polo universitario di Agrigento, nel corso di un workshop della durata di tre giorni.

I progetti, elaborati durante il workshop, da diversi gruppi di studenti, – spiega Giuseppe Guerrera, ordinario di “Composizione architettonica e urbana” presso la facoltà di Architettura alla fine sono stati sintetizzati in una realizzazione, a cui tutti gli studenti hanno contribuito, che è il prodotto finale ed il punto di partenza per una discussione  sul tema degli orti urbani. Nel caso specifico la realizzazione consiste in un recinto al cui interno c’e’ un piccolo orto irraggiungibile, che si può osservare solo dall’alto, dal ponte che attraversa il parco degli orti, per evidenziare, che il tema degli orti urbani rappresenta una straordinaria innovazione, ma è ancora da dimostrare la loro realizzabilità in una società individualista e lontana dall’idea del bene comune”.

Al workshop di progettazione nel paesaggio ortus di Favara hanno preso parte gli studenti del corso di laurea in architettura 4S – sede di Agrigento Laboratorio di progettazione 5° A.A. 2011/2012, diretto da Giuseppe Guerrera, collaboratore – tutor Calogero Giglia, Ingegneria naturalista Gianluigi Pirrera, Studenti progettisti Morena Ortega, Anna Serena Zambuto, Salvino Daniele Cardinale, Alessandro Di Piazza, Nadia Fucà, Alberto Nucera, Federica Drago, Valentina Pezzin, Enrico Sabella, Stefania Antona, Maria Elena Farulla, Francesca Caravello, Riccardo Catena, Giuseppe Conti. Giuria: Andrea Bartoli, Giacomo Sorce. Contributi realizzazione Opera:  Lillo Crapanzano, Raffaele Indelicato, Salvatore Farruggia, Salvatore Tusciano. Contributi Materiali: Impresa Ortega Licata, Chianetta Ferro Favara.

2. Seminario APRE su “Come evitare  i principali errori finanziari nel rendicontare i costi dei progetti VII PQ”

La Commissione Europea in collaborazione con il CNR e all’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, organizza il 15 agosto 2012, alle ore 9 a Roma, presso l’Aula Marconi, del CNR in Piazzale Aldo Moro una giornata di studio sul tema” Come evitare i principali  errori finanziari nel  rendicontare i costi dei progetti VII PQ”.

Scopo dell’iniziativa è di sensibilizzare la comunità dei ricercatori sull’importanza di presentare le domande di costo prive di errori in modo da facilitare i pagamenti.

Durante il seminario che si terrà in lingua inglese vi saranno tre funzionari dell’Unità Audit e Affari Legali della Commissione Europea, che illustreranno i 10 errori più comuni.

L’agenda prevede una prima sessione introduttiva ed una sessione di discussione delle questioni finanziarie, saranno trattati argomenti quali: Perché si verificano gli errori e quali sono le conseguenze degli errori;  I meccanismi di controllo della CE;  Le implicazioni pratiche di controllo ex ante;  Gli errori finanziari più comuni in borse di ricerca del VII PQ, infine i funzionari risponderanno alle domande sulle questioni finanziare del VII PQ e le regole e le procedure di audit.

Al seminario possono partecipare un massimo di 100 partecipanti, l’ammissione sarà garantita secondo l’ordine di prenotazione collegandosi e registrandosi sul sito www.apre.it

3. Congresso AISRe su Istituzioni, Reti Territoriali e Sistema Paese

Il 33° Congresso sul tema “Istituzioni, Reti Territoriali e Sistema Paese: la governante delle relazioni locali-nazionali”, organizzato dall’Associazione Italiana di Scienze Regionali, Sezione Italiana della “Regional Scienze Association International”, si svolgerà dal 13 al 15 settembre, presso la facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata”.

Il convegno organizzato con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, ANCI, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, rappresenta il più grande incontro scientifico e tecnico in Italia nel campo degli studi regionali e territoriali e mira a rappresentare la sede più qualificata per il dibattito a scala nazionale sulle politiche di sviluppo regionale e locale e di pianificazione territoriale.

I temi trattati nel programma coprono quasi tutti i diversi settori d’intervento delle politiche regionali e territoriali. Temi rilevanti sono quelli connessi con le politiche sui grandi investimenti infrastrutturali, le politiche industriali e dell’innovazione, le politiche della formazione e del lavoro, le politiche sanitarie, le politiche di bilancio, le politiche di pianificazione territoriale e ambientali e altri temi.

Il congresso mira inoltre a promuovere una migliore interazione tra il mondo delle Università e della Ricerca nel campo degli studi regionali e il mondo dei tecnici che operano nelle istituzioni e imprese più importanti negli interventi di politica regionale e locale.
L’AISRe considera come importante l’obiettivo di sviluppare la “progettualità” e l’”innovazione” nelle amministrazioni pubbliche.

Il congresso è aperto al pubblico, gli interessati possono registrarsi sul sito: www.aisre.it; e- mail aisre@polimi.it

Info: Luca Bianchi, Svimez, E-mail: l.bianchi@svimez.it – tel.: +39 06478501; fax: +39 0647850850.

ECO DELLA STAMPA

1. Corsi universitari a numero programmato: cambiano le regole per l’assegnazione della sede

Per l’anno accademico 2012/2013 il MIUR ha reso noti calendari, posti disponibili e modalità di ammissione ai corsi universitari a numero programmato.
Nuove regole per l’assegnazione dell’Università per gli idonei.
Una delle grandi novità riguarda le regole per l’assegnazione della sede universitaria agli idonei delle prove di ammissione ai corsi a numero programmato:  il D.M. 28/6/2012, n. 196 ha stabilito – in via sperimentale – l’aumento delle graduatorie territoriali per aggregazione di Atenei, anziché per singole sedi.

Utilizzando le modalità di apparentamento di Università, che per Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria erano state già utilizzate lo scorso anno in due soli gruppi di Atenei (Udine – Trieste e Sapienza Università di Roma), il prossimo anno saranno estese a 12 analoghe fattispecie:

– Bari, Foggia e Università del Molise;

– Bologna, Ferrara, Modena – Reggio Emilia e Politecnica delle Marche;

– Brescia, Pavia e Verona;

– Cagliari e Sassari;

– Catania, Catanzaro, Messina e Palermo;

– Chieti – Pescara, L’Aquila, Perugia e Roma – Tor Vergata;

– Genova, Torino I e II Fac.;

– Milano, Milano Bicocca, Insubria e Piemonte Orientale;

– Napoli – Federico II, Seconda Università e Salerno;

– Padova, Trieste e Udine;

– Sapienza – Roma Medicina e Farmacia Policlinico A E, Sapienza – Roma Medicina e Odontoiatria Policlinico B C D, Sapienza – Roma Medicina e Psicologia;

– Firenze, Parma, Pisa e Siena.

Altri corsi a numero programmato.
Per Medicina Veterinaria saranno confermate le disponibilità unificate dello scorso anno (Bologna, Milano, Parma, Padova, Teramo e Camerino) così come per Architettura (Napoli “Federico II” e Salerno).

Il D.M. 04/07/2012, n. 214 si riferisce, in particolare, alle prove per l’ammissione al corso di laurea in Medicina in lingua inglese – predisposte dal Ministero, avvalendosi di Cambridge Assessment – cui dovranno sottoporsi gli studenti comunitari, gli stranieri migranti già presenti sul nostro territorio (ex L. 189/2002) e gli stranieri residenti all’estero nell’ambito della riserva di posti a loro favore.
Tali corsi sono organizzati dalle Università di Bari, Milano, Pavia, Sapienza Università di Roma – Tor Vergata e Napoli “Federico II”.

Problemi di legittimità costituzionale per il “numero chiuso”.  L’estensione sopra descritta per i corsi di Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria in lingua italiana costituisce una soluzione di compromesso alla pronuncia del Consiglio di Stato (Ordinanza 18/6/2012, n. 3541), che ha rimesso alla Corte Costituzionale la Legge n. 264/1999 istitutiva dei test per i corsi a numero programmato e adottata in ottemperanza della Sentenza della Consulta n. 383 del 27/11/1998, rinvenendovi una possibile incostituzionalità della stessa nella parte in cui “all’esito dello svolgimento delle prove preselettive non prevede la formazione di una graduatoria unica nazionale in luogo di graduatorie plurime per singoli Atenei“.

La decisione della Corte Costituzionale avrà il potere di consolidare o minacciare l’esistenza delle regole per il mantenimento del numero programmato nell’accesso a una particolare tipologia di corsi universitari, quali quelli del settore sanitario.

(www.rivistauniversitas.it)

2. Universitas 125, rapporto tra Università e impresa

Il fil rouge di Universitas 125 è il rapporto tra università e impresa, elemento che si incontra in varie rubriche, a cominciare dal “Trimestre”, dove viene messo subito in evidenza il fatto che per troppo tempo i due mondi sono stati distanti tra loro: ormai è tempo che lavorino insieme per dare continuità alla formazione prima, e all’occupazione poi.

L’Accordo Confindustria-Crui (siglato il 7 novembre 2011) si inserisce proprio nella logica di rafforzare questo dialogo. Un buon esempio in tal senso è Employability 2.0, un innovativo progetto interaziendale di formazione e lavoro della durata di due anni per l’occupazione di giovani con un brillante curriculum universitario.
Nel 2009 l’allora facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Padova propose alle imprese del territorio veneto di affidare ai propri studenti di livello magistrale o dottorale delle consulenze junior per portare le scienze umane e la ricerca umanistica in impresa: nasceva così il Progetto Parimun (Partenariato attivo di ricerca impresa-università).
Il Gruppo Loccioni è un esempio di impresa aperta ai giovani, creata nelle Marche, ma operante a livello globale in oltre 40 paesi: il suo obiettivo è creare sul territorio e diffondere nel mondo un modello imprenditoriale che sviluppi lavoro e conoscenza integrando idee, persone e tecnologie nello sviluppo di sistemi automatici di misura e controllo per migliorare la qualità, l’efficienza e la sostenibilità di prodotti, processi ed edifici.
La ricerca universitaria deve essere vista anche come forza economica: in tale ottica, il fenomeno delle imprese spin-off della ricerca va considerato da una prospettiva ampia, per evitare il rischio di ridurre la ricerca universitaria a “semplice fattore di produzione”.
Le Corporate Universities, ovvero le università d’impresa, sono finalizzate alla valorizzazione delle risorse umane e del patrimonio di conoscenze acquisite negli anni dalle singole aziende.  Il fenomeno è piuttosto diffuso a livello internazionale e soprattutto negli Stati Uniti, dove fu avviato per la prima volta oltre 50 anni fa.
In Italia lo scenario è diverso: il loro scopo primario non consiste nel rilascio di un titolo – che peraltro nemmeno potrebbe avvenire in assenza del loro inserimento nel sistema formativo nazionale – ma si limita allo sviluppo di abilità e competenze dei propri dipendenti per migliorare le strategie di produzione e di mercato.

Ieri e oggi” ospita una relazione di Sergio Pininfarina – che venne pubblicata nel n. 35/1990 di “Universitas” – in cui egli parlava del rapporto tra università e industria in un mondo che cambia.
Gli abbiamo chiesto quali fossero oggi le sue opinioni: l’8 giugno scorso – un mese prima della sua scomparsa – ci ha inviato uno scritto che dimostra ancora una volta la lungimiranza e l’apertura mentale di un uomo che ha portato l’industria italiana al successo mondiale.

«L’Università fa decollare il territorio?», è la domanda che pone un articolo nella rubrica “Note italiane”.
Se è vero che le università possono aiutare le loro città e le loro Regioni a diventare più innovative e competitive sul piano globale, tale rapporto è tanto più strategico quando il governo centrale riduce i finanziamenti agli atenei: un’ipotesi che è stata oggetto di uno studio dell’Ocse in varie parti del mondo.

Per approfondire questi argomenti e leggere gli altri temi presenti in “Universitas” n. 125, scaricare la rivista dall’indirizzo http://www.rivistauniversitas.it/files/7670_u125.pdf

3. Universitaly, il nuovo portale del MIUR per orientarsi nel sistema universitario italiano

Universitaly è il nuovo portale online realizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in collaborazione con la CRUI e il CINECA.
Consultabile dal 12 luglio 2012, il portale è in versione bilingue (italiano e inglese).
Indirizzato agli studenti italiani e stranieri, alle loro famiglie e a tutti gli interessati al mondo universitario, si pone come strumento di supporto e offerta di un’ampia descrizione comparata del nostro sistema di istruzione superiore, incluse le Accademie, i Conservatori e le istituzioni di istruzione tecnica superiore.

Il sito utilizza un moderno sistema di navigazione, interagisce con i social network più diffusi (Facebook, Twitter, Youtube) e dispone di Google maps per collocare le istituzioni e i singoli corsi offerti all’interno della città prescelta per la propria carriera.

È possibile effettuare, tra l’altro, ricerche su base geografica, tra i vari ambiti formativi, sulle condizioni occupazionali e sui risultati di chi ha intrapreso un determinato corso di studi.

Il portale è operativo anche per registrarsi in vista della prova di ammissione ai corsi di Medicina in lingua inglese, indicando la sede prescelta.
Da ottobre gli studenti prossimi alla maturità potranno indicare il percorso post-diploma che intendono iniziare nell’a.a. 2013/14.

(www.rivistauniversitas.it)

Fonte immagine: http://portale.unipa.it

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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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