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Il mondo islamico alla Ca’ Foscari

Redazione Controcampus 24 Settembre 2012
R. C.
05/11/2024

Ca’ Foscari mette a disposizione della cittadinanza la competenza dei propri docenti sul mondo islamico AL VIA UNA SERIE DI INCONTRI SULLA CULTURA ARABO ISLAMICA Dalla medicina al lessico, dalla cucina all’arte: tutte le influenze della cultura arabo-islamica.

Si comincia il 26 settembre con la prof. Tonghini

Dal prossimo 26 settembre parte con “L’Oriente islamico a Venezia (C. Tonghini) un ciclo di incontri sulla cultura arabo-islamica organizzati dal Dipartimento di Studi sull’Asia e l’Africa Mediterranea e dalla Biblioteca di area Linguistica di Ca’ Foscari rivolti principalmente alla cittadinanza veneziana.

“Un altro Mediterraneo” è il titiolo della serie di conferenze (6 incontri dal 26 settembre al 31 ottobre) che si terranno nella Scoletta dei Callegheri a San Tomà, spazio della Municipalità di Venezia e concepite  per far conoscere al grande pubblico lo straordinario contributo che questo mondo ha fornito alla nostra civiltà.

L’obiettivo è proprio quello di far conoscere il positivo apporto della cultura arabo-islamica allo sviluppo della civiltà globale, offrendo una prospettiva più ampia che vada al di là della percezione spesso limitata, circoscritta alla religione o ai contrasti politici più attuali, oppure condizionata da diffidenza, sospetto, stereotipi.

L’intento è quello di soffermarsi su aspetti poco noti di un mondo che da sempre interagisce con il nostro, e nell’ambito del quale sono maturate componenti importanti della nostra civiltà.

Le conferenze si rivolgono al grande pubblico, ma anche agli studenti desiderosi di ampliare le loro conoscenze al di fuori delle aule universitarie. I temi proposti toccano argomenti che un pubblico curioso può sentire particolarmente vicini: per esempio, gli elementi di cultura materiale, le grandi scoperte nel campo della medicina o della tecnologia, la storia delle parole arabe entrate nella lingua italiana.

Chi sa che la parola “taccuino” deriva dall’arabo? O che la “piccola circolazione” si deve a un medico siriano del 1200, che la descrisse ben quattro secoli prima del  medico inglese William Harvey? Oppure ancora, qual è il filo sottile che lega in maniera indissolubile dal punto di vista estetico Venezia e l’Islam?

“Un altro Mediterraneo” nasce dalla sinergia tra alcuni docenti del Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea e la Biblioteca di Area Linguistica (Studi Eurasiatici), nell’intento di fornire risposte anche ai bisogni generalizzati di formazione e informazione sui temi della mediazione e integrazione culturale, nella speranza che la presenza sul territorio veneziano del più cospicuo centro di documentazione sulle lingue e le culture extra-europee della regione e di studiosi ed esperti di tali culture, possa diventare occasione di crescita complessiva del tessuto sociale della città.

Programma degli incontri:

1- merc. 26 sett. Ore 18  L’Oriente islamico a Venezia (C. Tonghini)

Con le ripetute frequentazioni dei mercati del Mediterraneo islamico, si andò formando nella classe mercantile veneziana un notevole interesse per gli oggetti di manifattura orientale. Questi entrarono a far parte del corredo delle ricche dimore veneziane e influenzarono la produzione di manufatti locali e l’architettura, creando un indissolubile legame estetico fra Venezia e l’Islam.

2- merc. 3 ott. Ore 18 Arsenale, taccuino, zattera…: le parole non conoscono confini (A. Ghersetti)

Chi, nominando l’Arsenale di Venezia, immaginerebbe che la parola “arsenale” viene dall’arabo? E chi, scrivendo sul suo taccuino, sospetterebbe che questa parola è di origine araba ed è anche il titolo di un famoso trattato di medicina? Seguendo il peregrinare delle parole che dall’arabo sono entrate in italiano scopriremo aspetti noti e meno noti del mondo che sta sull’altra sponda del Mediterraneo.

3- merc. 10 ott. Ore 18 La piccola circolazione del sangue: storia critica di una scoperta (A. Scarabel)

La scoperta delle piccola circolazione, o circolazione polmonare, del sangue, è ascritta da una storia della medicina euro (anzi anglo-)centrica, al medico inglese William Harvey, in un periodo che abbraccia, con diverse fasi di pubblicizzazione, la prima metà  del secolo xvii. In realtà, questa circolazione è compiutamente descritta dal medico siriano Ibn an-Nafis circa 4 secoli prima. Una scoperta della quale molti indizi suggeriscono un possibile percorso fino alla Royal Medical Society di Londra.

4- merc.17 ott. Ore 18 Le musiche dell’altra riva. Viaggio nelle tradizioni musicali dell’Islam mediterraneo (Giovanni De Zorzi)

Il mondo culturale sviluppatosi sulle sponde opposte del Mediterraneo è stato spesso considerato l’altro dell’Occidente: in musica un’indagine più ravvicinata rivela invece l’originaria identità musicale tra le tradizioni musicali “orientali” e “occidentali”, sviluppatesi a partire dalle stesse basi teoriche greco ellenistiche, spesso tradotte in lingua araba, in uno spazio culturale, come quello del Mediterraneo, dove la circolazione delle idee era costante. L’incontro propone, quindi, un viaggio sonoro tra le principali tradizioni musicali di musica classica (maqâm) sviluppatesi in un’originaria e comune koinè geo-culturale, frantumatasi nelle recenti nazioni di Spagna, Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto, Siria, Libano, Turchia.

5- merc. 24 ott. Ore 18 La grande cucina ottomana. (Maria Pia Pedani)

Molti storici della gastronomia sostengono che non esistette una grande cucina ottomana e che essa è un mito su cui indulgono solo i turchi, in quanto mancano antichi ricettari e documenti che la attestino. Ricerche condotte negli archivi ottomani, uno studio più attento delle fonti, unitamente alla corretta interpretazione del valore simbolico di certi cibi hanno permesso di sfatare tale leggenda. Una grande cucina ottomana esistette davvero ed essa fu il frutto di influenze diverse. Inoltre subì nel corso dei secoli un’evoluzione paragonabile a quella della cucina europea. Si ripercorreranno qui, rapidamente, sei secoli di gastronomia ottomana, partendo dai sapori apprezzati dai nomadi delle steppe, passando per gli influssi persiani, arabi e bizantini, per giungere alla rivoluzione del gusto del primo Seicento e quindi all’arrivo dei prodotti americani e della moda francese che influenzò la società ottomana e il suo gusto alimentare nell’Ottocento.

Presentazione del volume: M.P. Pedani, La grande cucina ottomana. Una

storia di gusto e cultura, Bologna, Il Mulino, 2012.

6- merc. 31 ott. Ore 18 Rivoluzioni, contro-rivoluzioni e guerre civili: il difficile percorso del mondo arabo verso la democrazia (Barbara De Poli)

Dal dicembre 2010, una serie di rivolte ha scosso il mondo arabo portando alla caduta dei decennali regimi di Ben Alì in Tunisia, Mubarak in Egitto e Gheddafi in Libia. La democrazia invocata dalle piazze fatica tuttavia a concretizzarsi, in ragione di cause profonde di ordine politico, istituzionale ed economico. Se un anno fa il volto della regione appariva a molti osservatori radicalmente mutato e avviato ad un autentico pluralismo, oggi gli esiti di quelle rivolte sembrano meno scontati.

7 NOVEMBRE 2012, Ore 18 Biblioteca di Servizio Didattico — Zattere

Concerto di musica orientale Dorsoduro 1392, Venezia

 

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© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto