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Prodromi – Epigoni per Inchiesta Unical “Centodieci&Lode”- Seconda parte

R. C.
23/11/2024

Se nel precedente articolo sull'inchiesta Unical vi abbiamo lasciati con l'amaro in bocca, non temete la storia continua, purtroppo, con un finale da non perdere III^ Sottocapitolo - Fatti inchiesta Unical Calabria.

Prese di posizione, costituzione di parte civile e quant’altro

Non credo che i panni sporchi si possano lavare in casa … Serve l’intervento della magistratura”, dice, in un’intervista al Quotidiano di Calabria, il preside della facoltà di Lettere, Raffaele Perrelli (cfrIl Quotidiano di Calabria, 18 settembre 2012, ‘La pulizia interna non bastava’).

E ancora, sempre il preside Perrelli, — di cui riprendiamo non l’esatta parola, ma di essa riportiamo il succo —, che afferma di sentirsi come l’ “ospite ingrato”:  ”Mi stordisce il silenzio accademico che mi sta intorno, dentro il campus universitario, per la mia posizione di preside che ha denunciato l’eventuale truffa … mentre dentro la Facoltà di Lettere c’è e c’è stato accordo e, anche dall’esterno mi giunge solidarietà”.

Che sia invalso il mugugno o il sussurrio del  ‘… E potevamo star zitti’. Oppure il clamore del  ‘… e si è infilato la magistratura nel guazzabuglio di una segreteria disorganizzata’.

O ancora che sia nato lo sconcerto nel vocio del ‘Di chi è la colpa?’.

O, peggio ancora, che si sia intrufolato il nascondimento, tra i cubi Unical vuoti, ovvero, il silenzio del ‘No comment!’ di quanti, associati, consociati, assistenti e docenti, insomma, gli altri, i  non coinvolti direttamente nell’inchiesta, tutti a sentire la grande Nuvola-Fantozziana sulla capoccia, pronta a piovergli addosso.

Non è dato di sapere, se neanche i giornalisti più famelici [Ops!] lamentano di non averne trovato uno disponibile a far dichiarazioni.

Nessuna associazione tra Unical e “falsi esami”, però!

Giovanni Latorre rettore ha piena fiducia nella magistratura per far chiarezza sul caso e auspica che le ipotesi di accusa, rivolte a studenti e amministrativi [soltanto!?],  “possano essere chiarite dai diretti interessati”.

Lauree false presunte — presuntericordiamolo! — da annullare, sono 72  e  la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Unical si costituirà parte civile.

Giorni addietro, nella frenesia della notizia, c’è chi, tra le testate giornalistiche online, è arrivato a sbattere in prima pagina i nomi dei 75 indagati, funzionari dell’Unical e studenti laureati, con dati sensibili, residenza/data di nascita, in bella mostra, irridendo ad ogni regola di bon ton giornalistico e, soprattutto, contravvenendo alla più elementare regola statuita del diritto alla privacy, oltre che a quella della presunzione d’innocenza.

Si tratta sempre di presunzione di reato, finché non sia passato in giudicato

Può nascere così un’inchiesta, dalle date su alcuni statini, segnalati.

Son quei foglietti cartacei che servono a mettere insieme la carriera universitaria di una laureanda/o, a ben intenderci.

Tre son le date che interessano: la prima, in calce allo statino stesso; la seconda, quella di registrazione dell’esame nel sistema Giss e la terza, quella della seduta di laurea.

Le stranezze nell’intercalare delle date sugli statini cartacei attira l’attenzione e la curiosità degli inquirenti.

Sugli statini segnalati alla Procura, da un lato, una lunghezza esagerata di tempi (due, anche tre anni di distanza), per la registrazione di segreteria degli esami a sistema;  tempi biblici nel passaggio da cartaceo a digitale?

Certamente troppo, sì … Per forza di cose ciò non significa, però, un illecito amministrativo, ma nelle maglie di un’inchiesta ampia, come quella “Centodieci&Lode”, questi dettagli incuriosiscono parecchio e si procede fino a trovare una discrasia nei tempi, questa volta assai ristretti, ossia soltanto sei/quattro giorni (anche uno solo!) dì scarto tra l’inserimento, nel Giss informatico, degli esami sostenuti e la seduta dell’esame di laurea.

Fate conto di dovervi laureare. La segreteria studenti dell’ateneo fa la ricostruzione della vostra carriera universitaria con tutti gli esami sostenuti, i voti e il calcolo della media degli stessi, che fornisce la base di valutazione per il voto finale di laurea.

Ora, esemplifichiamo:

Rigiriamola diversamente. Posto X il giorno della seduta di laurea, il laureando ha sostenuto esami tra gli anni 2005 e 2007, la registrazione a sistema degli stessi esami accade nel giorno X-1in ritardo rispetto agli anni passati e in anticipo di un giorno rispetto alla laurea.

Ci sono incongruenze grosse, certamente.

Però, entrando solo in punta di forchetta nella faccenda, ci sembra di poter osservare, — tra gli aspetti più marginali tirati fuori dalle messi di rivelazioni da scoop di questi giorni —, che si tratti di strafalcioni così grossolani che, se fossero stati fatti ad arte, ci scommetteremmo, non ci sarebbero mai stati.

Pertanto, annoveriamo, tra le possibili cause pro-ducenti questo caos, un accumulo di lavoro e il conseguente incasinamento dei fatti amministrativi.

La domanda, quindi, è: ‘C’è stata mala fede?

La risposta deve essere: ‘Lasciamolo decidere ai magistrati, considerando la privacy ineliminabile e il vecchio detto ‘Si è colpevoli solo in accertato dibattimento etc … etc … etc …

Carichi di lavoro alti, sicuramente, nelle segreterie universitarie, li immaginiamo, con accumuli e ritardi nelle registrazioni e, soprattutto, nel passaggio dati dagli statini cartacei al digitale informatico del sistema Giss.

Si sa che spesso concitazione e fretta accompagnano le procedure di registrazione degli esami in una qualunque segreteria (universitaria e non) e che, per sovraccarico di lavoro, si riesce a chiudere in corner la ricostruzione di un’intera carriera universitaria, appena sotto seduta di laurea.

Accade, e non crediamo accada soltanto in Unical o nella Calabria Universitaria. Pensate, accade anche nelle grandi Holding e, da quelle parti scappano col malloppo!

IV^ Sottocapitolo – Fatti inchiesta Unical Calabria. Probabile truffa? Vantaggio per i nostri studenti nell’averla denunciata? L’eventuale traffico denunciato è estinto? 

Non vogliamo fare il verso al docente Raffaele Perrelli — le parole sono riprese da un’intervista del Quotidiano della Calabria  —. In questo momento, il preside della Facoltà più tartassata dell’intera Unicalcome dicono ora alcuni, di Cosenza, non più  della Calabria!

Ci siam permesse soltanto il gusto di alleggerire e far disamina ai tratti, forse, un poco troppo caricati, a nostro avviso, di questa intera vicenda, sicuramente devastante per immagine e buon nome di Unical e di coloro che ci lavorano e studiano, seriamente.

Tirar le fila di questo lungo articolo costa parecchio per la complessità della vicenda in continua evoluzione, forse già ora,  però, spero, non sia risultato noioso, perché  è una matassa che si srotola, è un sasso rotolante che può provocar gravine (cadute di massi a iosa).

Melina Rende

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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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