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Unisa, caso TFR: la UIL annuncia accordo, la CISL più cauta

R. C.
26/11/2024

Ancora non si placano le polemiche intorno alla sentenza emessa dalla Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la trattenuta del 2,5% sul Trattamento di Fine Rapporto (TFR) operata dalle Amministrazioni pubbliche nel periodo che va dal gennaio 2011 fino al mese di ottobre 2012.

Come detto nell’articolo della settimana scorsa, questa trattenuta è stata effettuata illegittimamente, perché nel 2010 il Parlamento ha emanato una legge (la n. 122) che, introducendo nuove modalità nel computare i trattamenti di fine servizi, andava automaticamente a disapplicare il sistema di calcolo vigente fino a quel momento, che permetteva alle Amministrazioni di rivalersi sui suoi dipendenti del 2,5% sul TFR spettante ad essi.

Da martedì scorso la situazione si è evoluta, ma una definizione della questione sembra ancora lontana. Ma andiamo con ordine.

Giovedì 25 ottobre, Antonio Trivelli Segretario della UIL all’interno dell’Università di Salerno diffonde un comunicato nel quale afferma che, nella riunione del Cda dell’Ateneo salernitano, ha presentato un intervento nel quale si chiede l’impegno del Rettore Raimondo Pasquino e dell’intero CdA a restituire le ingiuste trattenute del 2,5%.

Il Magnifico Rettore Raimondo Pasquino avrebbe accolto la richiesta e avrebbe dato mandato al Direttore Amministrativo Giuseppe Paduano di predisporre ogni atto necessario per procedere alla soluzione del problema entro il 31 dicembre 2012.

In più si aggiunge che il personale non ha necessità di proporre ricorso alcuno, perché la restituzione delle trattenute per le ultime 22 mensilità è ormai cosa certa.

Insomma, sembrerebbe tutto risolto. Ma purtroppo per il personale tecnico-amministrativo e per i docenti dell’Università di Salerno non è così.

Infatti, ci mettiamo in contatto con Pasquale Passamano, Segretario della CISL, la sigla sindacale che conta più iscritti tra i lavoratori dell’Università di Salerno.

Sig. Passamano, ha letto il comunicato della UIL?

Sì, ho saputo, ma la situazione è ben diversa da quella che la UIL vorrebbe far apparire da questo comunicato.

La UIL parla di accordo raggiunto con Rettore Raimondo Pasquino e col Direttore Amministrativo Giuseppe Paduano. La restituzione delle trattenute sarebbe cosa certa!

All’interno del Consiglio di Amministrazione il Direttore Amministrativo alla luce delle istanze sindacali si è impegnato a definire la soluzione entro la fine del 2012. Quindi, con definizione della soluzione non si intende assolutamente restituzione delle trattenute.

Quindi, definire la soluzione può significare anche ricercare le modalità idonee par la restituzione delle trattenute?

Certo, queste trattenute potranno essere restituite in vari modi, anche in modo dilazionato.

Sa dirci più o meno quanto l’Amministrazione dovrà restituire ad un dipendente medio?

Allora, per quanto riguarda il personale tecnico amministrativo siamo intorno agli 800 € lordi, mentre per quanto riguarda i docenti circa 2000 € lordi.

La CISL sta continuando le azioni intraprese qualche giorno fa dal punto di vista giuridico?

Sì, con l’Avvocato Galotto stiamo continuando a preparare i ricorsi per i nostri iscritti. Quindi, grande determinazione nel percorrere il canale giuridico, ma ci stiamo attivando anche da un punto di vista politico, per trovare una soluzione più a breve termine.

Ringraziamo nuovamente Passamano, ma le notizie non terminano qui.

E’ di poche ore fa un altra notizia della UIL, che annuncia l’intenzione del Consiglio dei Ministri di approvare un decreto legge che andrebbe a ripristinare la disciplina del trattamento di fine servizio (TFS) per il personale interessato alla recente sentenza n.223 della Corte Costituzionale.

Questa sarebbe una scelta contraddittoria perché allontanerebbe la parità di trattamento del lavoro pubblico con quello privato, senza parlare del nuovo maggiore debito che verrà consegnato alla generazioni future. E, in questo caso,  sempre secondo quanto dichiara Trivelli della UIL si renderebbe ancora più inutile presentare ricorso.

Anche la CGIL e la USB (Unione Sindacale di Base) affermano che sembra probabile che il Governo decida di tornare al TFS, quindi si continuerà a pagare la ritenuta del 2,5% e che nulla cambierà dal dicembre 2010.

E la CGIL in particolare, rivendica il fatto di essere stata l&”8217;unica sigla sindacale a far notare in tempi non sospetti che col passaggio dal TFS a TFR, non ci sarebbero stati rilevanti risparmi per lo Stato, ma solo buonuscite ridotte.

Sull’intera vicenda abbiamo sentito anche il personale del’amministrazione dell’Università degli studi di Salerno, direttamente coinvolti e interessati.

Fiorella Morello, (personale Unisa iscritta Cisl &”8211; Rappresentante Consulta del Personale)

manifestanti cisl

Cosa ne pensi della trattenuta del 2,5% sul TFR

Vista la situazione di confusione creata dalle e-mail ripetute e diverse, sarebbe stato più opportuno avere un’unica strategia di azione per tutto il personale dell’Ateneo a prescindere dalle sigle sindacali di appartenenza.

Cosa consigli di fare ai tuoi colleghi in merito alla vicenda?

La Cisl ha offerto la possibilità a TUTTI, gratuitamente, di predisporre un ricorso (o anche solo una diffida) in tempi brevi per cercare di recuperare tempestivamente quanto spetta al personale. E’ stato logico quindi per gli iscritti e i simpatizzanti affidarsi al legale scelto dal sindacato che valuterà, alla luce dei nuovi decreti, la soluzione attualmente migliore vista la rapidità dei cambiamenti normativi.

Tania Maio, (personale Unisa iscritta Cgil Rappresentante delegata Rsu)

Tania Maio, (personale Unisa iscritta Cgil)

Cosa ne pensi della trattenuta del 2,5% sul TFR

Negli ultimi giorni si sono succedute diverse notizie e diverse prese di posizione riguardo alla strategia da intraprendere per assicurarci la restituzione della trattenuta incriminata”. Sarebbe stato di certo auspicabile proporre una linea comune da seguire tutti insieme, e questo poteva avvenire solo una volta chiarita la posizione che il Governo avrebbe voluto assumere.

Cosa consigli di fare ai tuoi colleghi in merito alla vicenda?

Alla luce delle ultime notizie e del decreto legge varato risulta allo stato attuale, inutile intraprendere un ricorso in quanto sembrerebbe che i rimborsi e le liquidazioni spettino a tutti i dipendenti interessati. In ogni caso il mio consiglio è quello di attendere ulteriori sviluppi (abbiamo infatti cinque anni a disposizione per chiedere il rimborso) e seguire poi le indicazioni che i nostri sindacati vorranno darci.

Insomma, questa vicenda della restituzione delle trattenute si preannuncia abbastanza lunga.

Noi della Redazione Controcampus non possiamo fare altro che darvi un’informazione il più dettagliata possibile attraverso le voci dei diretti interessati.

 

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Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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