>
  • Meoli
  • Romano
  • De Luca
  • Antonucci
  • Quaglia
  • Buzzatti
  • Ferrante
  • Chelini
  • Bruzzone
  • Baietti
  • Bonetti
  • Tassone
  • Casciello
  • Coniglio
  • Miraglia
  • Califano
  • Andreotti
  • Grassotti
  • Quarta
  • Rossetto
  • Ward
  • Gnudi
  • Paleari
  • Alemanno
  • Crepet
  • Mazzone
  • Cacciatore
  • Carfagna
  • Catizone
  • Barnaba
  • Romano
  • Santaniello
  • Cocchi
  • Valorzi
  • Leone
  • Falco
  • Algeri
  • Gelisio
  • Boschetti
  • Rinaldi
  • de Durante
  • Bonanni
  • Liguori
  • De Leo
  • Pasquino
  • Scorza
  • Napolitani
  • Dalia
  • di Geso

Affitti studenti: appartamenti condivisi, ecco come risparmiare

Redazione Controcampus 12 Gennaio 2013
R. C.
24/12/2024

Da un lato la crisi economica, dall’altra l’aumento delle tasse, sempre più italiani sono tornati a dare in affitto stanze della propria abitazione per studenti, ma anche per molti lavoratori.

Aumentano cosi gli affitti studenti.

Si chiamano affitti studenti ovvero affitti condivisi, e consistono nella condivisione dell’appartamento con giovani studenti universitari, ma recentemente anche con tanti lavoratori pendolari. Quest’ultima è la vera novità.

Infatti per gli studenti fuori sede si tratta di un modo per risparmiare sulle spese di affitto di un intero appartamento e sulla comodità di poter risiedere nella città in cui si studia, potendo condividere la casa con altri coinquilini, generalmente anche loro studenti giovani.

Ma recentemente la pratica degli affitti studenti delle stanze si sta diffondendo sempre di più anche fra giovani lavoratori, alla ricerca di indipendenza dalla propria famiglia senza dover spendere cifre esorbitanti per affitti a singoli o per mutui che le banche non concedono neanche più.

Molti universitari, una volta terminati gli studi, decidono di continuare a vivere con gli amici coinquilini o con estranei. In questo modo pur non avendo un lavoro fisso o che garantisca grandi guadagni (oggi la media di uno stipendio per un lavoro full time va dai 500 agli 800 euro, e già uno stipendio da 900 è da sogno), le spese di gestione della casa, come luce, gas, riscaldamenti, alimentari e non ultimo l’affitto vengono condivise fra i coinquilini.

Il guadagno è doppio anche per i proprietari degli appartamenti che concedono affitti studenti. In alcuni casi uno studente affitta l’intera casa e subaffitta le stanze o i posti letto ad altri ragazzi o lavoratori. In altri è un proprietario estraneo che affitta le stanze. In questo modo le spese per tasse come l’Imu diventano meno gravose per il proprietario.

Senza contare che per moltissimi giovani che hanno studiato per anni o che hanno trovato presto un lavoro fuori dalla propria città o regione, tornare a vivere nella città di origine può non essere così piacevole. Dopo aver passato mesi, talvolta anni con amici o estranei in un’altra città, molti sentono che è questa orami la loro casa. Come sostiene Alessandra, studentessa di Scienze della Comunicazione:

“Io vengo da Napoli, e sono due anni che vivo a Roma per la laurea specialistica. Ma non credo che tornerò a vivere a Napoli finiti gli studi. Anche se spesso torno giù a casa mia, c’è una differenza abissale fra lì e qui. Sarà che comunque mi sono abituata ormai a questa città e mi riconosco quasi più in questa. Però penso proprio che resterò qui. Anche perché che ci torno a fare? Conta anche il lavoro e dove lo trovi. Si tratta anche di affetto. Ho molti amici qui, tanti sono fuori sede come me e anche loro pensano di continuare a vivere qui dopo la laurea.”

Un’altra novità sono le stanze affittate da parte di famiglie che condividono la casa con l’affittuario. Questo fenomeno degli affitti studenti è dovuto più propriamente alla crisi. Infatti alcune spese improvvise, oppure licenziamenti che hanno colpito uno o più componenti di una famiglia spingono molte di esse a compensare la perdita economica affittando una stanza o dei posti letto della propria casa.

Chiaramente i prezzi nelle grandi città sono molto più elevati di quelli in centri minori. Roma e Milano sono in testa fra quelle più care. A Roma variano dai 200-350 euro per le zone meno centrali, come Magliana o Tuscolana, a 500 euro per zone Salaria, Nomentana. I prezzi più elevati sono quelli per le stanze nei presse delle università.

Anche Milano si mantiene sul prezzo medio fra i 300 e i 450 euro per gli affitti studenti a seconda della zona e dei servizi, prezzo influenzato sempre dalla vicinanza con gli atenei. Una differenza abissale se confrontati con altri capoluoghi come Verona o Napoli, dove i prezzi medi si aggirano intorno ai 200 euro.

Ultimamente si sta diffondendo anche l’affitto di posti negli uffici, l’office sharing. Questa pratica riguarda le aziende che possono affittare o prendere in affitto postazioni di lavoro di uffici che per alcuni giorni alla settimana o che per gran parte della giornata restano inutilizzati.

La contrazione dei consumi causata dalla crisi e dall’austerity hanno favorito lo sviluppo di queste nuove forme di riutilizzo degli spazi, che costituisce un aspetto positivo in particolare per quanto riguarda la coabitazioni fra studenti o lavoratori, poiché favorisce lo sviluppo di rapporti umani e la nascita di amicizie fra coetanei che in molti casi si manterranno nel tempo.

Consigli per risparmiare su affitti studenti fuorisede: come fare e cosa non fare

  • 1) Scegliete la giusta città dove vivere e dove prendere una casa o stanza in affitto
    • Prima di prendere in affitto una stanza, dedicate qualche giorno alla città in cui avete scelto di vivere. E’ sempre meglio valutare anche altre città universitarie: Considerate anche la possibilità di vivere in periferia, dove gli affitti studenti costano meno, ma in tal caso valutate i trasporti e i relativi costi per spostarvi.
  • 2) Quando Cercare Casa o Stanza in affitto
    • Il periodo migliore per cercare una stanza in affitto va tra luglio e agosto! Meglio se luglio ovvero il mese in cui le stanze si liberano e in cui vengono rimesse in affitto
  • 3) Cercare case per affitti studenti con il giusto numero di coinquilini
    • La preferenza o meno di abitazioni con pochi o numerosi inquilini è una cosa molto personale.
    • Piu persone significherà una riduione di tutte le spese, compreso l’affitto ma meno tranquillità per la vita quotidiana. Il numero ideale per una convivenza è di quattro o cinque persone.
  • 4) Scegliete Case per affitti studenti con spese incluse
    • Sarebbe più economico ovviamente a parità di prezzo scegliere case con spese incluse, per cui prima di affiatare casa, chiedete sempre se nell’affitto è inclusa: la spesa di acqua – spazzatura – riscaldamenti – telefono e internet – luce e gas
  • 5) Denunciare all’agenzia delle entrate l’affito
    • verificare se il contratto è registrato, comunicando all’agenzia dell’entrate il codice fiscale. Accertarsi che chi ha affittato la casa sia effettivamente il proprietario della stessa.  In caso di mancato contratto, procedere alla denuncia presso la sede locale dell’agenzia dell’entrate apportando come prova del rapporto di locazione qualsiasi traccia del pagamento. La registrazione unilaterale del contratto è di per sé un nuovo contratto, con validità 4+4 e con il nuovo canone basato sulla rendita catastale.  Una volta registrato il nuovo contratto si procede alla notifica al proprietario.
  • 6) Come scegliere il coinquilino
    • Cerca il coinquilino innanzitutto tra le tue conoscenze, anche grazie a facebook. Evita come primo modo le agenzie immobiliari, che hnno una provvigione pari ad una intera locazione mensile. Inserisci un annuncio su bacheche all’università e su facebook. Verifica che nell’appartamento ci siano eventuali lavori da fare ed in tal caso chiedi che le spese dei lavori vengano scalate dall’importo dell’affitto.
© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto