• Ward
  • Scorza
  • Cacciatore
  • De Luca

Come Cercare e Trovare Lavoro: Idee Strumenti e Consigli. Scarica Curriculum Vitae

R. C.
23/11/2024

E' di qualche giorno fa il servizio della trasmissione "Le Iene" con il quale si denunciava una società - agenzia che approfittando dello stato di bisogno di molte persone e giovani in cerca di lavoro, spillava soldi a questi ultimi, promettendo nell'arco temporale di qualche settimana, non solo di impegnarsi a cercare e trovare lavoro, ma che un lavoro sarebbe arrivato.

In breve – L’agenzia adescava i suoi clienti attraverso annunci pubblicati su portali di lavoro, promettendo negli stessi annunci posti di lavoro. Letti gli annunci, gli interessati chiamavano per informazioni, ma questi venivano invitati da subuito a recarsi in agenzia, dove veniva proposto di firmare un contratto che al costo di 75 euro, impegnava l’agenzia a cercare e trovare lavoro. In realtà grazie al serzizio delle Iene scopriamo che l’agenzia non svolgerà mai alcuna attività di ricerca lavoro.

Il fatto di cronaca con il quale abbiamo voluto aprire il nostro servizio, non ha il solo scopo di mettere in guardia i tanti giovani e studenti da agenzie del tipo citato, ma vuole essere un chiara precisazione che quanto seguirà, ovvero i nostri consigli su ” Come cercare e trovare lavoro “, restano tali, nostro intento rimane quello del solo offrirvi utili spunti e consigli al fine di aiutarvi anche grazie all’esperienza di giovani studenti come voi, di cercare e trovare lavoro.

Strumenti e consigli utili su come cercare e trovare lavoro

Come cercare lavoro? A quali strumenti ricorrere per trovare un’occupazione?

Si potrebbe iniziare col dire che dipende da quanto ce n’è a disposizione, di lavoro. Un dato estremamente variabile a seconda del contesto storico-sociale.

In Italia la piaga disoccupazione diventa sempre più critica: sulla scorta dei dati Istat, non siamo lontani da un preoccupante 10%. Una statistica che peggiora se ci riferiamo alle fasce giovani (15-24 anni), dove siamo ormai in prossimità del 30%.

L’intento, in questa sede, non è però di impelagarci in un facile disfattismo o di indagare sulle cause della scarsa occupazione, bensì di comprendere, a fronte di una innegabile crisi del mercato del lavoro, quali carte ha in mano un giovane, magari un neolaureato, per mettersi in carreggiata. Esulando da luoghi (tristemente) comuni tipo “la soluzione è: fare le valigie e a mai più rivederci”.

Partiamo da un quesito: laurearsi è davvero così inutile? Dipende. Dal voto finale, dal titolo conseguito e da come si decide di far fruttare quel “pezzo di carta”. Certo, non è sbagliato affermare che in determinati contesti contano molto di più esperienza e conoscenze, ma occhio a buttare nell’immondizia una laurea, magari ottenuta col massimo dei voti: come si suol dire, fa sempre curriculum.

Passiamo ora in rassegna gli strumenti utili a come cercare e trovare lavoro

1. Conoscenze Quanto può essere efficace la proverbiale “spintarella”? Sempre troppo, per certi versi. Ma senza scadere nella retorica delle raccomandazioni, è ovvio che non fa mai male usufruire di un canale privilegiato, anche quando le doti oggettivamente ci sono.

Più che di raccomandazione, è lecito parlare, nel nostro caso, di conoscenza diretta: si entra in contatto con un determinato ambiente di lavoro, oppure con lavoratori veri e propri, e si mette in campo buona volontà e capacità per evitare di sottoporsi all’iter burocratico di una interminabile selezione.

Spesso non è questione di essere “figli di” o di pretendere la “tavola apparecchiata”, togliendo il lavoro a chi non ne ha uno e magari è persino più bravo. Si tratta anche di ritagliarsi il proprio spazio in un circuito professionale con un po’ di faccia tosta, che non è cosa da poco. Piaccia o no, è così.

2. Autocandidatura Con i mezzi che la tecnologia mette a disposizione dell’utente, autocandidarsi non significa necessariamente cercare un’azienda sulla cartina geografica e presentarsi di persona. Al giorno d’oggi si passa quasi sempre prima attraverso il web.

Su internet ci si muove in due modi: setacciando siti dedicati alle offerte di lavoro provenienti da diverse aziende (ne esistono moltissimi), oppure cercando la pagina web di una specifica azienda per la quale si vuole fare domanda.

Una volta rintracciato il sito di riferimento dell’azienda, si può avere accesso a tutte le informazioni del caso e procedere con l’autocandidatura. A quel punto entrano in scena la lettera di presentazione ed il curriculum, richiesto ormai da qualsiasi datore di lavoro.

Nella lettera si andrà ad inserire una sintesi delle proprie competenze, aspirazioni, attitudini e motivazioni, una sorta di antipasto al colloquio. Molto importante è il curriculum, tant’è che continuano a diffondersi a macchia d’olio le guide web alla compilazione.

Occorre difatti seguire alcune indicazioni, cui dedichiamo un capitolo a parte della nostra carrellata, così come alla fase cruciale del colloquio.

2.1 Compilazione Curriculum Vitae Innanzitutto, l dati anagrafici: nome, cognome, indirizzo, recapiti telefonici e telematici (email), più nazionalità, stato civile e, se richiesta, una foto da allegare.

In seguito si indicherà la laurea in possesso con voto finale, anno e luogo del conseguimento. È inoltre fondamentale non dimenticare i titoli ottenuti tramite master e corsi di specializzazione (esempio: corso di lingua inglese, patente europea, dottorato di ricerca) ed eventuali collaborazioni con altre imprese.

Si elencheranno quindi conoscenze e competenze relazionali, organizzative, tecniche e artistiche, tra cui quelle linguistiche ed informatiche.

2.2 Colloquio di lavoro Il colloquio è un momento decisivo, in cui i potenziali impiegati espongono sé stessi e le loro motivazioni, mentre l’azienda ha il delicato compito di selezionare, in base ad una manciata di informazioni, coloro che risulterebbero più adatti ad occupare quel posto; a tal proposito, entrano in gioco criteri non solo qualitativi, ma anche emotivi.

Non è un dibattito televisivo, ma il “come ci si presenta” (perfino il “come ci si veste”) può fare una bella differenza: prevedere le domande, essere spigliati e mostrarsi intraprendenti può spianare la strada, a prescindere dai contenuti del colloquio.

Non è forse il massimo, ma è una regola da tenere in considerazione. Bisogna arrivare preparati, con una buona conoscenza dell’azienda e un’idea precisa dei motivi per cui ci si ritiene la persona giusta per quel posto.

L’offerta, per usare una metafora imprenditoriale, deve rispondere il più possibile alla domanda. A maggior ragione, poi, se si tratta di un colloquio di gruppo, in cui ci si confronta con possibili rivali.

3. Centri per l’impiego e Agenzie Einterinali Si trovano dappertutto, specie nelle grandi città. I Centri per l’impiego rappresentano un servizio pubblico che non indica semplicemente come cercare e trovare lavoro, ma funge anche da supporto nel processo decisionale.

Non tutti, infatti, cercano lavoro con un’idea precisa. Il Centro per l’impiego, quindi, è uno strumento attraverso cui trovare la propria strada, il lavoro più adatto alle proprie attitudini. Inoltre, questi Centri forniscono “dritte” su aziende in cerca di personale, colloqui, compilazione di curriculum e lettere di presentazione.

Ma fate sempre attenzione all’agenzia come precisato nella nostra apertura

La stessa funzione è svolta dalle Agenzie interinali private, suddivise in quattro gruppi: Agenzie di somministrazione di lavoro per tutte le forme di somministrazione a tempo determinato; Agenzie di intermediazione del lavoro; Agenzie di supporto alla ricollocazione; Agenzie di ricerca e selezione di personale.

La Borsa Lavoro regionale ospita, sul web, informazioni relative a Centri per l’impiego e agenzie interinali. La differenza principale è che ci si può iscrivere a più Agenzie contemporaneamente, discorso che non vale per i Centri.

E tra gli “strumenti” elencati, quali prediligono i giovani in cerca di occupazione?

In base allo studio Stella-Cilea sui neolaureati di Milano-Bicocca, si evince che l’autocandidatura è il canale preferito da chi cerca lavoro con un 56%, contro il 25% di chi sceglie il contatto diretto. Statistica completamente ribaltata se si va ad analizzare il punto di vista delle imprese chiamate ad assumere giovani lavoratori (conoscenza diretta 49%, autocandidatura 26%).

Per consigli utili a come cercare lavoro, abbiamo infine contattato l’agenzia Manpower Italia Srl.

ManpowerGroup, la multinazionale del lavoro con oltre 300 sedi in Italia, ai giovani neolaureati che cercano lavoro consiglia di seguire un percorso secondo i “five step” imprescindibili per effettuare un’azione mirata di ricerca:

1. Conoscere le necessità del mercato del lavoro Oggi è più che mai fondamentale sapere quali competenze e professionalità le aziende ricercano, informandosi attraverso il web, stampa specializzata, indagando su quali sono le professioni più ricercate dalle aziende. Il Sistema Informativo Excelsior, ad esempio, riporta le ultime esigenze espresse dalle aziende in termini di professioni, competenze, difficoltà nella reperibilità, skill richiesti; un altro esempio è il libro di Stefano Scabbio “Genesi di una riforma. Il nuovo mercato del lavoro in Italia” che nel capitolo finale affronta il tema delle professioni introvabili o quasi in Italia, regione per regione.

2. Fare un bilancio delle proprie competenze Ogni neolaureato, con o senza esperienze di lavoro, deve necessariamente analizzare le proprie competenze tecniche (hard skill) ed essere consapevole delle proprie competenze trasversali (soft skill), anche facendosi aiutare da esperti del settore, come le stesse Agenzie per il Lavoro.

3. Individuare gli obiettivi possibili anche se non immediatamente raggiungibili Riconoscere e definire gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, tenendo presente le necessità del mercato (e studiando quali potranno essere le necessità del futuro) e le proprie inclinazioni e competenze.

4. Colmare i gap formativi ed esperienziali per raggiungere gli obiettivi Molto spesso la laurea non è sufficiente in sé per raggiungere gli obiettivi che ci si pone, ed è in questo momento che può essere importante affrontare un ulteriore percorso formativo mirato al ruolo, o cercare un’opportunità di stage o di altro contratto (apprendistato, somministrazione a tempo determinato) che permetta di avvicinarsi a questo. In quest’ultimo caso sono le Agenzie per il lavoro come Manpower i canali migliori per potersi confrontare e poter cercare le opportunità di inserimento.

5. Individuare e mirare in modo sistematico i canali giusti per la ricerca del lavoro In possesso della specializzazione e/o dell’esperienza mirata a ciò che si desidera raggiungere, inizia il lavoro vero e proprio di ricerca, che deve abbracciare a 360° tutti i canali oggi disponibili, dalle Agenzie per il lavoro ai Social network, fino all’attivazione della propria rete relazionale in ogni modo per aumentare al massimo i benefici del passaparola.

Per approfondire l’argomento su Come Cercare e Trovare Lavoro:

© Riproduzione Riservata
Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
Exit mobile version