Eventi Teatro Salerno - La lingua catalana e la lingua partenopea unite in teatro dall’attore e regista Enrico Ianniello nei due allestimenti Chiòve e Jùcature di Pau Mirò prodotti da Teatri Uniti, che saranno in scena al Teatro Antonio Girelli di Salerno, rispettivamente, da giovedì 24 a domenica 27 gennaio e da giovedì 31 gennaio a domenica 3 febbraio 2013 per Eventi Teatro Salerno.
Tra nuove traduzioni e acclamati allestimenti, il lavoro di Enrico Ianniello offre al pubblico una preziosa occasione d’incontro con la scrittura di uno tra i più seguiti e apprezzati drammaturghi iberici. Un sodalizio artistico, iniziato proprio con la traduzione in napoletano di Chiòve (titolo originale Plou a Barcelona), diretto da Francesco Saponaro e giunto alla sua sesta stagione di programmazione, che prosegue adesso con il nuovo allestimento di Jùcature, riadattato e direttodallo stesso Ianniello.
Uno spettacolo, quest’ultimo, di cui è documentato il successo senza precedenti della versione originale, Els Jugadors, Premio Butaca 2012 per il migliore testo in lingua catalana, con la regia dello stesso Pau Mirò, per oltre un mese di repliche nello scorso maggio al Teatre Lliure di Barcellona diretto da Lluís Pasqual.
Dopo numerosi premi e una lunga tournèe con repliche a Milano, Napoli, Roma, Parigi (e a Madrid Francesco Saponaro ne ha diretto la prima versione con un cast spagnolo), Chiòve, lo spettacolo “rivelazione”, secondo l’Associazione Nazionale Critici Teatrali nel 2008, debutta a Salerno.
Interpretato da Chiara Baffi, Enrico Ianniello, Carmine Paternoster, l’ambientazione iperrealista, dalle originarie ramblas di Barcellona al piccolo appartamento fatiscente nei Quartieri Spagnoli di Napoli, sposta l’intreccio di passioni dei tre protagonisti, immergendoli in una realtà sospesa tra le aspirazioni di normalità, il desiderio di riscatto e l’amarezza del presente. La vita della prostituta Lali e del protettore Carlo è solo sfiorata dalla civilizzazione di cui raccolgono le scorie, i modelli esterni e deteriori.
Così come accade in Chiòve, che sviluppa l’azione in una casa dei Quartieri Spagnoli, Jùcature è ambientato nuovamente a Napoli “anche se questa volta – precisa Enrico Ianniello – si tratta di un’ambientazione esclusivamente linguistica, senza riferimenti geografici precisi, indefinibile così come lo sono i quattro personaggi creati da Pau Mirò: uomini di “mezz’età”, senza nome, senza lavoro e senza un vero amore che li faccia bruciare di passione.
La vicenda di Jùcature si svolge in un vecchio appartamento dove, intorno a un tavolo, quattro uomini, interpretati, oltre allo stesso Ianniello, da Renato Carpentieri, Tony Laudadio e Marcello Romolo, giocano a carte.
“L’appartamento – sottolinea Ianniello – è il rifugio dove il fallimento è la regola, non l’eccezione. I soldi sono spariti da qualche tempo, come qualsiasi possibilità di successo personale. Ma, proprio sul punto di toccare il fondo, i quattro decidono di rischiare il tutto per tutto, rouge et noir, e allora il gioco si fa pericoloso”.
Maschere grottesche che s’incontrano, in tempo di crisi, per mettere ingioco l’unico capitale che hanno a disposizione: la loro solitudine, la loro ironia, la loro incapacità di capire.
Eventi Teatro Salerno – Gli spettacoli
Chiòve
di Pau Mirò, traduzione Enrico Ianniello
regia e spazio scenico Francesco Saponaro
scene Roberto Crea, costumi Roberta Nicodemo, suono Daghi Rondanini, luci Lucio Sabatino
con Chiara Baffi, Enrico Ianniello, Carmine Paternoster
produzione Teatri Uniti in collaborazione con Institut Ramon Llull, Obrador/sala Beckett, Dogma Televisivo, Nessuno Tv e DAMS-Università della Calabria/ArtiMeridianeLab
Durata: un’ora senza intervallo
Eventi Teatro Salerno – Date e orari: dal 24 al 27 gennaio 2013 (feriali ore 21.00, domenica ore 18.00)
Dopo numerosi premi ed una lunga tournèe con repliche a Milano, Napoli, Roma, Parigi (e a Madrid Francesco Saponaro ne ha diretto la prima versione con un cast spagnolo), lo spettacolo “rivelazione”, secondo l’Associazione Nazionale Critici Teatrali nel 2008, torna nella cornice del Teatro Studio.
“Al di là del successo internazionale e dei numerosi riconoscimenti che lo spettacolo ha avuto – sottolinea il regista Francesco Saponaro – ciò che mi sembra importante è l’attualità di Chiòve che ne ha fatto un piccolo caso. È il segno che anche il teatro d’arte e il lavoro sulla drammaturgia contemporanea possono sviluppare un repertorio”. Un’ambientazione iperrealista, dalle originarie ramblas di Barcellona al piccolo appartamento fatiscente nei Quartieri Spagnoli di Napoli, sposta l’intreccio di passioni dei tre protagonisti, immergendoli in una realtà sospesa tra le aspirazioni di normalità, il desiderio di riscatto e l’amarezza del presente.
La vita della prostituta Lali e del protettore Carlo è solo sfiorata dalla civilizzazione di cui raccolgono le scorie, i modelli esterni e deteriori: dal cibo spazzatura dei fast food, alla droga, alla musica da bancarella. Le brame d’amore, i sogni di rivalsa sociale di Lali e la sua massima ambizione – sembrare normale – consumati dalla logorante convivenza con Carlo si ravvivano durante gli incontri mercenari con Davide.
Ma la cultura e i libri, i versi dei poeti, gli aforismi dei filosofi, i quadri dei grandi musei, non si elevano oltre un meteorico vagheggiamento a margine di un rapporto mercenario e circoscritto alla lettura di un involucro di cioccolatino, nella poesia epigrafica dei Baci Perugina”.
Jucatùre
di Pau Mirò, traduzione e regia Enrico Ianniello
con Renato Carpentieri, Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Marcello Romolo
produzione Teatri Uniti in collaborazione con OTC, Institut Ramon Llull
Durata: un’ora e 20 minuti senza intervallo
Eventi Teatro Salerno – Date e orari: dal 31 gennaio al 3 febbraio 2013 (feriali ore 21.00, domenica ore 18.00)
La vicenda dello spettacolo, vincitore del Premio Butaca 2012 per il migliore testo in lingua catalana, si svolge in un vecchio appartamento, intorno a un tavolo, quattro uomini giocano a carte. L’appartamento è il rifugio dove il fallimento è la regola, non l’eccezione. I soldi sono spariti da tempo, come qualsiasi possibilità di successo personale. Ma proprio sul punto di toccare il fondo, i quattro decidono di rischiare il tutto per tutto. Rouge et noir. E allora il gioco si fa pericoloso. Spiega il regista, Enrico Ianniello: “Come in Chiòve, ho ambientato la commedia a Napoli, anche se questa volta si tratta di un’ambientazione esclusivamente linguistica, senza riferimenti geografici precisi. Questa assenza di collocazione mi pare una cifra fondamentale dei quattro personaggi raccontati da Pau Mirò: quattro uomini di “mezz’età” (quindi senza un’età definita), senza nome, senza lavoro e senza un vero amore che li faccia bruciare di passione. Quattro uomini che si incontrano, in tempo di crisi, per mettere ingioco l’unico capitale che hanno a disposizione: la loro solitudine, la loro ironia, la loro incapacità di capire.
Biografie
Enrico Ianniello
(Caserta 1970) attore, autore, traduttore, operatore teatrale. Inizia lo studio della recitazione presso la Bottega Teatrale di Vittorio Gassman di Firenze. Prende parte agli spettacoli Adelchi e Il Paradiso tratto dalla Divina Commedia (con Sandro Lombardi), diretti da Federico Tiezzi. Lavora, poi, con Leo de Berardinis e Toni Servillo. Con quest’ultimo, dal 1995 al 2005, recita in Misantropo, Tartufo, Le false Confidenze, Sabato, Domenica e Lunedì, Benjaminovo. Insieme con Tony Laudadio fonda la compagnia “Onorevole Teatro Casertano”, con la quale produce Sconosciuti e Lontani- la farsaccia (premio Troisi 2000), Cèline – Gracias a la Vida (Premio Girulà 2004) e dirige il progetto “Sempre Aperto Teatro Garibaldi”. Con Andrea Renzi e Tony Laudadio danno vita a un piccolo gruppo di ricerca sulla drammaturgia contemporanea, all’interno della compagnia Teatri Uniti, da cui: Rosencrantz e Guildenstern sono morti, Pinocchio, Santa Maria d’America e Magic People Show. E’ nel cast, insieme a Nicoletta Braschi e Tony Laudadio, nel recente allestimento di Tradimenti di Pinter per la regia di Andrea Renzi.
Nel cinema, lavora ne La Passione di Giosuè l’Ebreo di Pasquale Scimeca, E io ti seguo di Maurizio Fiume, Lascia perdere, Johnny di Fabrizio Bentivoglio, Habemus Papam di Nanni Moretti, 20 anni di Giovanna Gagliardo.
Per il teatro ha tradotto Il metodo Gronholm di Jordi Galceran (portato in scena con la regia di Cristina Pezzoli), Chiòve, Sorriso d’Elefante, Jucatùre di Pau Mirò, Over the River di Joe di Pietro. In Tv è il commissario Nappi nella serie Un passo dal cielo, con Terence Hill.
Pau Mirò
autore, drammaturgo e attore, nato a Barcellona nel 1974, si diploma in Arte Drammatica presso l’Institut del Teatre di Barcellona. Ha seguito i seminari di drammaturgia di Sergi Belbel, Sanchis Sinisterra, Xavier Albertì e Javier Daulte. Negli ultimi anni ha scritto: Banal sessions of Fedra (2006), premio per il miglior spettacolo alla 11a Feira de Teatre de Barcelona; Somriure d’Elefant (2006); Bales i Ombres, nominato ai Premi Butaca (più importante premio per il teatro catalano) – categoria Miglior Testo; Happy Hour – nominato ai Premi Butaca – categoria Miglior Testo. PLOU A BARCELONA (titolo italiano CHIÒVE) ha vinto 5 Premi Butaca (tra i quali miglior testo, miglior spettacolo di piccolo formato) è stato tradotto in castigliano, francese, portoghese, italiano, inglese e pubblicato dall’Università di Richmond, New York. Tra le messe in scena più importanti, ricordiamo: Barcellona, Madrid (festival de Otoño), Buenos Aires, Venezuela, Cordoba, Sao Paulo do Brasil. Nel 2005 è stato presentato in Cile e pubblicato a New York in un volume che raccoglie tre degli autori catalani più rappresentativi degli ultimi anni (Benet y Journet, Pau Mirò, Jordi Galceran). Nel novembre del 2011, al Teatre Municipal de Girona, firma la regia del suo testo Els Jugadors, che presenta con straordinario successo di pubblico e critica al Teatre Lliure di Barcellona – diretto da Lluís Pasqual per oltre un mese di rappresentazioni tra aprile e maggio 2012 . Els Jugadors, è stato tradotto in napoletano da Enrico Ianniello (con il titolo Jucatùre).
Francesco Saponaro
(Napoli 1970) regista, autore di teatro e film-maker. Nel 1995 fonda e co-dirige la compagnia Rossotiziano lavorando alla reinvenzione dei classici e alla messa in scena di biografie di artisti visivi e uomini di scienza. Dal 2000 inizia un’assidua collaborazione con la compagnia Teatri Uniti ed è stato regista assistente di Toni Servillo. Ha realizzato spettacoli in spazi non convenzionali, integrando differenti linguaggi espressivi a partire dai testi di grandi autori tra cui Eschilo, Bernhard, Havel, Pirandello, Čechov, Beckett, Kafka, Moscato e Pau Mirò di cui ha diretto la versione italiana e spagnola del pluripremiato Chiòve (Llueve en Barcelona). Ha firmato regie di opere liriche per il Teatro San Carlo di Napoli e per l’Opera Nazionale di Danimarca. Per il Centro Dramatico Nacional di Madrid, in apertura di stagione 2011 \ 2012, ha messo in scena la fortunata edizione di Yo, el heredero (Io, l’erede) di Eduardo De Filippo, tuttora in tournée in Spagna. Si è occupato di progetti di formazione e pedagogia teatrale per il Teatro Stabile di Napoli (Vespertelli al teatro San Ferdinando) e per la Civica Scuola d’Arte drammatica ‘Paolo Grassi’ di Milano. Ha fatto parte del Comitato Artistico del Teatro Stabile di Napoli. Attualmente è membro del CdA della Fondazione ‘Eduardo De Filippo’.
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
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