Il ruolo di iPad, iPhone, tablet, smartphone nella scuola del futuro
Lo dimostra una volta per tutte il successo clamoroso fatto registrare nell’ultimo periodo dalle app studenti. Può una semplice applicazione aiutare studente ancora digiuno di novità per muoversi con maggiore naturalezza tra esami, interrogazioni, compiti in classe ecc e a coordinare al meglio la sua routine scolastica?
La risposta è sì. Un panorama diffusissimo di app studenti, sterminato quelle delle app per Android (tablet, ipad, iphone, smartphone ecc ) disponibili su iTunes e in tutti gli store on line, destinate alle più disparate utility richieste dallo studente: app studenti per ricordare quale materia abbiamo alla prima ora, app studenti per annotare l’orario delle lezioni, app studenti per leggere e sottolineare on line i libri di testo in formato ebook senza il rischio di scordarseli a casa, app studenti per prendere appunti, imparare le lingue (inglese, francese, tedesco ecc) ma anche app studenti per studiare e memorizzare tutte le informazioni utili per l’interrogazione, il compito in classe o, come nel caso degli universitari, l’esame prossimo venturo.
Ma quali sono le app studenti più gettonate? Cosa fanno? E come funzionano? Eccovi una breve rassegna delle app studenti del momento. Quelle che ogni studente 2.0 deve avere
- A comandare la classifica di gradimento è iStudente. L’app studenti regina, quella cioè che sembrerebbe aver raccolto maggiori consensi tra gli studenti di elementari, medie e superiori. La migliore, pare, per facilità di utilizzo e resa grafica (molto minimal ed intuitiva), dal momento che racchiude in un app studenti tutte le funzioni di cui hanno bisogno: annotare orari delle lezioni senza consultare continuamente il diario, i voti materia per materia (divisi in scritti ed orali) così da poter calcolare automaticamente la media, scrivere brevi appunti, copiandoli ed incollandoli su pagine bianche virtuali. Da segnalare anche l’opzione che permette l’invio di notifiche in prossimità di compiti in classe, esercitazioni, interrogazioni ecc e l’opzione “libretto” utilissima per tenere sotto occhio le proprie giustificazioni, distinte in ritardi ed assenze.
- Popolarissima tra le app studenti anche iStudiez. Un’app studenti trasversale, pensata per studenti di tutte le età . Grafica funzionale, chiara e possibilità di sincronizzare le agende di tablet, ipad e iphone, iStudiez offre anzitutto un’agenda/diario interattivo comodo e completo. Aperta la app, ci viene subito chiesto se vogliamo avvalerci di un semplice tutoriale, spesso non necessario essendo la app assai intuitiva. In alto a sinistra troviamo le opzioni “professori” e” vacanze”. Nella prima inseriamo tutti i dati relativi ai prof (email, numeri di telefono, orari di ricevimento senza il fastidio di dover spulciare ogni volta i siti di scuole ed università) Nella seconda, invece, annoteremo tutte le informazioni concernenti i periodi di sospensione delle lezioni. Al centro ecco i sottomenù: “Overview”, “Compiti” e “Agenda”. In Overview elencheremo orari di lezioni ed esami previsti nella settimana, inCompiti i nostri homework , i compiti a casa, divisi per fatti o da completare, e infine in Agenda il percorso di studi di organizzato secondo le nostre preferenze (es. per l’università: anno accademico e semestri, invece per gli studenti delle superiori: trimestre, quadrimestre ecc)tramite le funzioni “Oggi” se vogliamo conoscere gli impegni della giornata o “Aggiorna” per disporre di una panoramica generale, orari e frequenza delle lezioni materia per materia e voti, catalogati per materia, esame o altro.
- Per gli abitueè delle materie scientifiche (licei scientifici, ragioneria ecc), un must è l’app studenti iMatematica: interfaccia essenziale ed immediata, 120 argomenti per oltre 700 formule. Dotata di ben 8 risolutori e formulari aggiornatissimi, questa app propone definizioni e teoremi, molti consultabili attraverso un programma di ricerca che ci consente di cercare l’argomento di interesse, approfondirlo ed inserire note personalizzate. I più cervelloni, inoltre, potranno all’occorrenza cimentarsi in oltre 100 quiz, comprensivi di rimandi ipertestuali a Wikipedia. 8 le utility più rappresentative: calcolatrice scientifica e grafica, calcolatore avanzato, risolutore di matrici, glossario matematico, approssimatore di frazioni, risolutore di equazioni e risolutore di sistemi.
- Avete dimenticato i libri a casa? Niente para, ci pensa Kindle. Un’app studenti diffusissima su tutte le piattaforme. Interfaccia gradevole, ideale per i tablet, Kindle è pensata per gli ebook e per tutti i testi in formato digitale. Due i vantaggi: fruibilità praticamente costante dei testi e possibilità di sottolineare e scrivere sulle pagine appunti e note personalizzate. In più nello store troveremo un piccolo motore di ricerca, che ci indirizzarà verso i testi cercati (classici e novità editoriali). Un app da abbinare, suggeriscono gli app meniac, con Stanza. La sua funzione principale? Reperire i testi in un ampio ventaglio di biblioteche digitali composte di titoli ormai decaduti da copyright e diritti d’autore annessi, con possibilità di segnare appunti e prendere nota dei passaggi più utili.
- Per chi invece volesse studiare o ripassare compiti in classe, interrogazioni, esami, gli app engineer consigliano Flashcards+, letteralmente “carte che favoriscono l’apprendimento”. Si tratta di app studenti “nozionistica” che esercitano la memoria visiva dello studente, utilissime per memorizzare nomi, fissare date importanti o luoghi geografici, assimilare termini stranieri ecc. Basta inserire la domanda su un lato e la risposta da memorizzare nell’altro, fino a creare una sorta di mazzo di carte virtuale Per gli studenti del classico, invece, la grande novità tra le app studenti si chiama iLatino, autentica ancora di salvezza per chi tra declinazioni, consecutio e classicità romane non sa più che pesci pigliare. Ma utilissimo anche per chi intende affinare le sue abilità di futuro latinista. Grafica ed interfacce agilissime. Tra le funzioni di questa “provvidenziale” app: versioni (permette di consultare un numero incalcolabile di versioni già tradotte in lingua italiana), dizionario (ricerca e traduzione di termini), grammatica (consultabile offline da secchioni e non).
- Per l’Università segnaliamo invece due app studenti didattiche di assoluto pregio: iTunes University e iUni. La prima è un app versatile, facile, gratuita ideale per preparare gli esami. Diversi i vantaggi prospettati da questo strumento intuitivo ed accessibile: “partecipare” on line ai corsi che si vuole (guardare filmati, ascoltare contenuti audio, prendere appunti sincronizzati con la lezione, prendere appunti in tempo reale, vedere presentazioni, leggere libri, condividere materiali didattici, notificare compiti, assegni e comunicazioni di ogni genere a tutti gli amici in linea, addirittura creare o duplicare on line uno specifico corso (ospitato sui server Apple), caricando materiale didattico dedicato e fare lezione ad altri utenti. In una parola distribuire privatamente un corso ai tuoi studenti virtuali. Basta inviare loro un codice o un Url per permettere loro di iscriversi al corso.
- Per chi invece volesse essere aggiornato in ogni momento e luogo circa esami, medie e crediti formativi una possibile soluzione è potrebbe essere iUni, compatibile con iPhone, iPod touch e iPad. Richiede l’iOS 6.1 o successive. Come funziona questa avveniristica app studenti? Semplice: basta ggiungere i tuoi esami e l’app calcolerà in tempo reale media aritmetica e ponderata, permettendoci di tenere sempre sott’occhio il nostro rendimento universitario e di fare ipotesi verosimili su possibile voto di laurea. Se ad esempio, volessimo laurearci con un voto specifico, l’app, servendosi di uno specifico algoritmo di calcolo voti/crediti, indicherà per noi la media da mantenere nei prossimi esami per laurearti con quella determinata media voto. Insieme all’utility “libretto”, anche altre novità: segreteria universitaria on line, download dei MAV di Rate ed altri pagamenti, rubrica d’ateneo per contattare uffici e cercare personale ecc.
Ma la galassia delle app studenti per lo studio è veramente sterminata e in continuo fermento. Come ci confermano gli stessi addetti ai servizi: ingegneri , progettisti, gestori di siti ed app store.
Per saperne di più sul vulcanico mondo delle app studenti, sul mondo in cui esse cambiano il rapporto con lo studio ed insieme le interrelazioni docente allievo, modificandone modalità, linguaggi e finalità, abbiamo chiesto il parere di chi questo mondo, per vocazione prima e per mestiere poi, lo conosce come le sue tasche: l’Ingegnere informatico Omar Cafini, uno dei massimi esperti italiani in Progettazione e Sviluppo applicazioni iPhone & iPad e di Mirko Ponzio, app engineer, blogger e fondatore di AppleZein, il blog italiano Apple per gli utenti Apple.
Come si spiega questa eccezionale affermazione delle app studenti tra nostri ragazzi?
Cafini – “Il successo delle app per lo studio segue la diffusione sempre più ampia degli smartphones tra i giovani di tutte le età. Come esistono app per ogni tipo di bisogno, ci sono anche tante applicazioni che possono aiutare, e semplificare, lo studio e le attività scolastiche di ogni giorno. La vita dello studente cambia trovando sempre più utile il proprio smartphone per studiare, approfondire, scambiare idee e pareri con gli altri compagni di classe. Anche i professori piano piano si adegueranno all’utilizzo di questi nuovi strumenti ma ci vorrà più tempo rispetto alla velocità che i nativi digitali hanno nell’avvicinarsi alle nuove tecnologie.”
Ponzio – “Lo spopolare di questa tipologia di app deriva dal fatto che tutti abbiamo bisogno di un aiuto, ed avendo sempre a portata di mano lo smartphone o il tablet, possiamo trovare ciò che ci serve con un tap.
Puntano a soddisfare quel bisogno di ricordare, che uno studente può non avere sempre, a causa dello stress per lo studio.Molti professori usano già tablet per l’insegnamento, e spingono i propri alunni a farlo. L’unico ostacolo é la distrazione che questi nuovi prodotti possono portare durante le ore di lezioni.
In usa sono già usatissimi ma la loro mentalità é totalmente diversa dalla nostra, e noi siamo ancora molto indietro.”
Quali sono le app studenti più ricercate? Quali criteri segue per la loro realizzazione? Secondo lei sono efficaci?
Ponzio – “Quelle riguardanti gli appunti o i testi. É chiaro che leggere qualcosa di già fatto rende il lavoro più semplice. Basta comunque pensare a quello che tutti ricercano quando studiano, e l’impatto sarà ottimo.”
Cafini – “La prima app che consiglio è sicuramente iTunesU, un vero e proprio punto di partenza con tantissimi corsi e lezioni di ogni parte del mondo, organizzati per livelli e per scuole; tanto materiale gratuito da consultare (sia testuale che multimediale). Poi sicuramente le app che servono per scrivere e prendere appunti (Pages, Penultimate, etc…) senza poi dimenticare quelle espressamente pensate per la scuola come ad esempio iStudente, iStudez, o altre specifiche per la matematica. Di app ce ne sono veramente moltissime ed ogni giorno nello store approdano nuovi prodotti interessanti, c’è solo l’imbarazzo della scelta.”
Quali scenari possiamo prevedere a proposito: dobbiamo aspettarci una diffusione sempre più capillare delle app studenti?
Cafini – “Sicuramente la diffusione crescerà, almeno per i prossimo 2-3 anni, soprattutto per gli smartphone che hanno raggiunto la cifra di 1 miliardo di devices venduti nel solo 2012 (che in confronto alla cifra di 72 milioni di PC, nello stesso periodo di tempo, fa riflettere su come sia in espansione questo mercato). Sempre più persone avranno uno smartphone come telefono e piano piano anche i più restii si convertiranno all’utilizzo delle app.”
Ponzio – “Ormai tutti hanno uno smartphone e quindi la possibilità di scaricare app. È un mercato che va crescendo sempre più, perché è questo il futuro.”
Ritiene che le app studenti rappresentino un rischio o, invece, un’opportunità per la didattica? E come si spiega il gap italiano rispetto agli standard europei?
Cafini – “Io la vedo come una tecnologia utile; certo questo non significa che non possa essere una fonte di distrazione soprattutto se l’utilizzo diventa continuativo, sostituendosi allo studio comuni. Per quanto questi nuovi strumenti sono importanti, ed utili, devono comunque essere utilizzati con le giuste proporzioni insieme agli strumenti tradizionali. I ragazzini italiani non hanno molto da invidiare dagli altri pari età europei, più difficile invece vedo lo svecchiamento della classe dei docenti ed il loro avvicinamento a questi strumenti. In America il 70% delle scuole utilizza l’iPad… i nostri figli invece, ancora oggi, portano sulle spalle chili e chili di libri, che spesso neanche utilizzano. Penso che di tempo ce ne vorrà ma la strada non può che essere quella già tracciata, cioè un ampio utilizzo di questi strumenti come ausili, sempre più indispensabili, allo studio.”
Ponzio – “Deve partire tutto da una mentalità di fondo giovane. Un governo giovane ed un ministro giovane, che danno l’esempio. Purtroppo abbiamo avuto solo anzianotti che hanno ben pensato di farci studiare alla vecchia maniera. Ed é sbagliato perché si renderebbe di più.”
Matteo Napoli