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Effetti Marijuana e Cannabis: Rischi ed effetti marijuana sullo studio e concetrazione

Redazione Controcampus 13 Aprile 2013
R. C.
24/12/2024

Marijuana e Giovani.

Un binomio pericoloso. Effetti marijuana “nocivi” sullo studio

Sballo, evasione, onnipotenza, facilità di socializzazione. Il sex appeal della “maria” è cosa nota e universalmente riconosciuta da chiunque, giovane o meno giovane, abbia mai fumato o conosciuto fumatori.

Ma quali sono gli effetti marijuana ? E quali sono gli effetti marijuana per chi studia o ho dedito ad attività di concentrazione ovvero che richiedono energie mentali ?

Come a solito, si tende a sottovalutare i rischi, anche importanti, connessi al consumo di cannabis.Come se l’etichetta “droga leggera”, autorizzasse un’altrettanto naturale quanto giustificata leggerezza rispetto a quella che, invece, è e rimane una droga ad alta concentrazione di sostanze psicotrope, quindi capace di agire sensibilmente sul sistema nervoso umano, alterando in un sol colpo umore, coscienza e comportamento dei soggetti. Specie in una fase delicatissima della crescita come quella scolare.

E la mitizzazione, che spesso tra giovanissimi va a braccetto con questa banalizzazione, non aiuta a dissipare la cortina di falsi miti che da tempo ormai imperversano in materia: la maria ti fa più bello, più interessante, ti fa sentire un leader, la maria cura il mal di denti, aiuta con le donne, migliora le prestazioni fisiche intime, elimina i dolori mestruali, risolve i problemi di autostima, i complessi ecc.

Di sicuro c’è che la cannabis ha un uso terapeutico, che regala attimi di rilassamento, disinibizione, eccitazione. Agevola l’accettazione del branco. Tampona le falle di una personalità fragile ed emotivamente fluida. Ma a che prezzo ci chiediamo? Quali sono gli inconvenienti per i tanti giovanissimi dediti allo spinello? Come cambia il rapporto con lo studio?

Studio Concentrazione e Marijuana

Studio Concentrazione e Marijuana

Tagliamo corto. Il binomio marijuana-studio non è sicuramente quella che si definisce un’accoppiata vincente. I suoi principi attivi agiscono fortemente sui meccanismi di ragionamento e sulla capacità di giudizio e decisione del ragazzo fumatore. Morale? La maria, quando l’uso diventa dipendenza, è spesso causa di comportamenti devianti  e disfunzionali. Tra le aree più interessate, infatti, troviamo la corteccia cerebrale, cioè la regione del cervello che presiede al linguaggio, alla vista e all’udito, ma anche l’ippotalamo e l’amigdala. Effetti dopanti che, nella sintomatologia comune, si traducono a livello cognitivo in demotivazione, apatia, disattenzione e, a livello fisico, in alterazioni del ciclo sonno-veglia, sbalzi d’umore repentini ed improvvisi, disturbi della memoria a breve termine, sonnolenza prolungata, difficoltà motorie, squilibri nella postura ecc..per cui anche tenere lo sguardo fisso sul prof, voltare pagina o temperare una matita può costituire in molti casi per il ragazzo dipendente uno sforzo titanico.

L’elenco ovviamente è assai più lungo: deficit della capacità menmonica, aggressività, disturbi del linguaggio e, peggio ancora, invecchiamento neuronale precoce e capacità cognitive destinate ad un rapido declino.

Basterebbe questo a mettere in riga i più temerari. Insomma, la mariujana è davvero “veleno” per una mente giovane e scattante? Gli esperti insistono di sì, ma c’è da giurare che in molti, ragazzi soprattutto, saranno convinti del contrario. Demonizzazione eccessiva o inevitabile prudenza specialistica dunque?

Il punto del Dott. Lugoboni – Per fare il punto sulla questione effetti marijuana, allora, e tentare una spiegazione più chiara e responsabile al delicato tema delle “droghe leggere”, abbiamo chiesto il parere del Dott. Fabio Lugoboni, Responsabile del Servizio di medicina delle dipendenze dell’Azienda ospedaliera di Verona nonché uno dei massimi esperti italiani ed internazionali in materia di cannabinoidi, già figura di punta della SITAB (Società Italiana di Tabaccologia).

Dott. Lugoboni. Secondo una relazione diffusa dall’Agenzia Europea delle Droghe oggi in Italia si usa più marijuana che in Olanda. Più precisamente siamo al 7° posto in Europa (col il 12%) per il consumo di cannabinoidi tra i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 34 anni. Ma a crescere è anche il numero dei giovanissimi che coltivano marijuana in casa, in maniera amatoriale (l’autocoltivazione). Come si spiega questa eccezionale affermazione tra i giovanissimi? Quanto è facile nel nostro paese coltivare e spacciare marijuana?

Ogni paese ha le sue “preferenze”: anfetamine nel Regno Unito, Cocaina in Spagna, eroina nell’Est Europeo. La cannabis è transnazionale. Coltivare cannabis è facile, nonostante sia severamente punita. L’esperienza  una tantum della cannabis varia dal 10 % (Finlandia) al 25-30% (Danimarca e Regno Unito) rispetto all’intera popolazione adulta, con un buon numero di paesi che registrano dati attorno al 20% (Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi e Spagna). A titolo di riferimento extraeuropeo, nel 2000 un’indagine condotta negli Stati Uniti tra i nuclei familiari ha rilevato un’esperienza una tantum di cannabis del 34% tra gli adulti (dai 12 anni in poi).  L’uso recente va dal 5% al 10% di tutti gli adulti. Dall’indagine condotta nel 2000 tra i nuclei familiari degli USA, è emerso che l’8.3% degli adulti (dai 12 anni in poi) aveva fatto un uso recente (ultimo anno) di cannabis. I giovani adulti segnalano chiaramente indici più elevati di consumo recente. Nella maggior parte dei paesi, il consumo recente di cannabis va dal 5% al 18% dei giovani adulti”. 

Ci descrive un po’ le sostanze contenute nella marijuana? Quali sono gli effetti marijuana psico-fisici connessi al suo consumo in una fase spesso “giovanissima” dell’esistenza (ictus e ischemie transitorie ad es.)?

I tetraidrocannabinoidi (THC) sono i derivati psicoattivi della Cannabis sativa, la pianta della canapa. Gruppo di sostanze ad azione sedativo-ipnotico-euforizzante. Si differenziano dagli allucinogeni (LSD, mescalina etc.) in quanto meno potenti dal punto di vista farmaco-tossicologico. A dosi moderate i THC determinano effetti simili a quelli dell’alcol e di altri sedativi.

A differenza dei farmaci sedativo-ipnotici però, a dosi maggiori possono produrre euforia e allucinazioni e intensificazioni delle sensazioni, cioè effetti simili ad una blanda esperienza con LSD. Gli effetti negativi sono a carico del SNC, piuttosto che a livello ischemico.”

Spesso i fumatori di marijuana sostengono che fumare canapa sia più “salutare” che non fumare sigarette e che essa anzi abbia effetti benefici sull’umore e sulla creatività del soggetto. Leggende metropolitane? Quando scatta al dipendenza e quali sono i rischi ed effetti marijuana ?

Possiamo distinguere, grosso modo, 2 popolazioni: che usa THC saltuariamente (caso in cui troviamo raramente conseguenze negative apprezzabili) e chi fuma sistematicamente. Questo ultimo gruppo va suddiviso ulteriormente tra: 1- chi lo fa per piacere (e sviluppa una dipendenza) e, 2- chi lo fa per auto curarsi perché affetto da una malattia psichiatrica insorgente, caso doppiamente complicato.”

Qual è la sua posizione rispetto all’attuale normativa in materia di droghe leggere? La nostra è una legge “che funziona” oppure andrebbero apportati dei correttivi? Il proibizionismo ha fallito come dicono? La legalizzazione può rappresentare davvero una soluzione, come si sente dire a più voci? Quali sono i pro e i contro di una normativa più liberalista?

Storicamente, il proibizionismo ha sempre fallito. Legalizzazione e liberalizzazione sono 2 cose diverse: la prima affronta il problema in modo pragmatico, realistico; la seconda, di fatto, è una specie di disinvestimento. Personalmente, sono favorevole ad una legalizzazione, posizione che ha visto, di recente, molti premi nobel prenderne le difese. La legalizzazione si pone l’obiettivo di sottrarre la “clientela” alle narcomafie, sapendo che i sequestri di polizia riguardano solo una minima parte del traffico.”   

Dipendenza Marijuana

Dipendenza Marijuana

Come si esce dalla dipendenza? Quali sono le strategie più efficaci da seguire? Sia dal punto di vista del recupero medico che della riabilitazione psicologica del soggetto dipendente da marijuana.

La domanda di assistenza medica è molto limitata nei cannabinoidi. I dati ministeriali sono ingannevoli perché riguardano una moltitudine di giovani soggetti a problemi di guida, quasi sempre non interessati ad una cura effettiva. Spesso , nei giovanissimi, l’uso pesante di cannabis si accompagna a disturbi psichiatrici gravi. Se nasca prima l’uovo o la gallina non è ancora chiaro. Di sicuro, tra tutte le droghe, l’uso pesante di cannabis è la più “psichiatrizante”. “

Cosa suggerirebbe ad un ragazzo “dipendente” che volesse compiere il primo passo verso la disintossicazione? E cosa direbbe, invece, per convincerlo a smettere?

“La cannabis, caso unico, ha subito un giudizio politico; leggera per la sinistra, pesantissima per la destra, che l’ha usata per scopi meramente elettoralistici; un’idiozia, in entrambi i casi: ingiusta nel primo caso, miserabile nel secondo”.

“La cannabis è la meno droga di tutte, se somministrata ai topi, in laboratorio, ma una volta instauratasi una dipendenza (avviene in una minoranza) dà origine a quadri psichiatrici complessi, ad astinenze lunghe e gravose, caratterizzate da grave irritabilità ed esplosioni di rabbia. Niente di rassicurante.”

Matteo Napoli

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto