Progetto Erasmus. Mete e Destinazioni Erasmus più ambite. Ecco dove andare in Erasmus: Intervista all’ufficio relazioni Internazionali
R. C.
25/11/2024
Dove andare e quali sono le mete più ambite del progetto Erasmus.
Classifica Paesi più ambiti, e con il maggior numero di studenti in entrata e uscita.
Obbiettivo del Progetto Erasmus ed Erasmus Mundus è quello di fornire agli studenti l’opportunità di studiare in un altro paese, per promuovere la cooperazione tra le istituzioni e contribuire ad arricchire il loro ambiente educativo.
Secondo le ultime statistiche effettuate dalla European Commission il Programma Erasmus, nel 2009-2010 ha consentito 213.266 scambi studenteschi, il che significa un incremento del 7,4% rispetto agli anni precedenti. Se il trend positivo dovesse continuare per i prossimi tre anni, il programma Erasmus arriverà a “sostenere” tre milioni di studenti entro la fine dell’anno accademico 2012-2013.
erasmus
La Spagna è il paese che ha inviato il maggior numero di studenti all’estero: 31 158. Seguono a ruota Francia(31.747), Germania(30.274), Italia e Polonia.
La destinazione più popolare tra gli studenti è ancora Spagna, che ha ospitato più di 37000 studenti, seguita da Francia(27.000), Germania (quasi 25.000) e Italia.
Nonostante gli «indignados» in piazza, la disoccupazione dilagante che ha raggiunto il 46%, la depressione economica, i ragazzi continuano ad essere innamorati della Spagna. Almeno a guardare la classifica della Commissione europea, dove leggiamo che erano 25.511 nell’anno scolastico 2004/2005. Oggi sono 30.000 (anno accademico 2009/2010), ovvero il 16,5% del totale.
Fra le città europee più ambite troviamo sicuramente:
Barcellona: è la seconda città più grande di Spagna, dopo Madrid, e una delle mete più ambite dagli Erasmus di tutta Europa perché è considerata un’ottima città sia per studiare che per divertirsi.
Parigi: al centro d’Europa, è accessibile a molti. La capitale della Francia è stata da sempre il sogno delle arti, della cultura e della moda. I laureati parigini hanno ampie opportunità in ambito lavorativo, grazie ad un sistema di comunicazioni e interrelazioni tra il mondo universitario francese e il mondo lavorativo anche internazionale infatti numerosi sono gli studiosi di fama usciti dalle sue università.
Londra: non potevamo non ritrovare Londra tra le città universitarie più in voga. Dispone di infrastrutture accademiche eccellenti. Londra è ancora oggi il più importante centro del mondo della finanza, così come delle arti e dei media, e ciò contribuisce a creare un legame forte e sicuro con il mondo del lavoro, arricchendo in maniera eccezionale le opportunità per i neo-laureati
Ma cerchiamo di capirne di più con David Federico Responsabile di un Ufficio Relazioni Internazionali.
Studenti Erasmus Mundus
Quali sono le mete più ambite dagli studenti italiani? Per quale motivo?
“Tra le mete quella che viene preferita dai più è di certo la Spagna, infatti tra le prime dieci università per numero di studenti accolti, otto hanno sede nella penisola iberica. È una meta ambita per molti motivi: uno di questi è certamente l’alta disponibilità di posti, in quanto vi è un numero relativamente alto di borse di studio, per ciascuna facoltà. La Spagna è la meta favorita anche per ragioni didattiche, dal momento che gli oramai consolidati rapporti fra le Università, consente una maggiore uniformità didattica: un esempio è rappresentato da Giurisprudenza, facoltà dove vi sono numerosissime materie simili. Altra motivazione è quella linguistica, infatti tanti studenti di Lingue, si recano in Germania, (altro Paese col quale vi sono rapporti rinsaldati) per approfondire lo studio di una lingua che magari studiano da anni presso la loro facoltà.
Crede che l’esperienza all’estero sia formativa per uno studente?
L’esperienza Erasmus è importante non solo da un punto di vista strettamente didattico, ma anche umano. È un’esperienza formativa, educativa che rende l’individuo più autonomo, autosufficiente e aperto a nuove prospettive, nuovi orizzonti e stili di vita: e tutto ciò rappresenta certamente una carta in più a livello lavorativo. Nella mia esperienza ho avuto modo di appurare che molti ragazzi che si sono recati all’estero per un progetto Erasmus , hanno trovato un lavoro, talvolta fuori dall’Italia. In questo senso è utilissimo, oltre all’Erasmus Studio, l’Erasmus Placement, ovvero un tirocinio che si effettua in un’azienda, impresa europea la quale (sempre attraverso la stessa procedura Bando di concorso, più colloquio), consente agli studenti didatticamente parlando più meritevoli, un tirocinio che può durare dai tre ai sei mesi.
Per offrivi un quadro più completo sul progetto Erasmus, abbiamo avuto il piacere di parlare anche con Bianca Crivelli, giovane studentessa di Lingue.
Dove hai trascorso il tuo periodo Erasmus?
Ho trascorso il mio soggiorno Erasmus in Germania, precisamente a Tubinga (Tübingen in tedesco), una piccola città situata nel Baden-Württemberg, regione che si trova nella zona meridionale del paese.
Le tue attese sono state rispettate?
Assolutamente sì, anzi non mi aspettavo di trovarmi così bene. Vivere all’estero, lontano da casa propria per la prima volta, affrontare una nuova cultura e avere a propria disposizione come unico mezzo di comunicazione una lingua che non ti appartiene è sempre una bella sfida, per cui ritrovarti in un luogo che ti rende la vita meno complicata, soprattutto in ambito universitario, credo sia davvero fondamentale.
Come ti è sembrata la qualità dello studio? E quella della vita?
Erasmus Mundus
Il sistema universitario tedesco è forse l’unico difetto che ho riscontrato nella mia esperienza Erasmus. Mi spiego meglio: secondo la mia esperienza il sistema universitario tedesco è ottimo per chi studia lì, gli esami sono il più delle volte scritti e si tratta perlopiù di formalità, poichè il vero studio avviene durante il semestre, quando si devono seguire i corsi con obbligo di frequenza e svolgere compiti che determineranno il voto finale. Il problema sono gli ECTS, i crediti che ogni studente Erasmus è obbligato ad accumulare per ottenere la convalida degli esami in Italia, che spesso sono troppo pochi per noi studenti italiani e ci costringono a sostenere più esami del dovuto. Tuttavia la qualità dello studio è elevata, i professori sono molto competenti e il metodo di studio è completamente diverso, incentrato più sulla pratica che sulla teoria.
La qualità della vita è egualmente alta, i prezzi spesso sono addirittura inferiori rispetto all’Italia, mentre i servizi pubblici sono più che efficienti. Insomma, se proprio bisogna trovare un difetto l’unica cosa che mi viene in mente è il cibo, che non si avvicina neanche un po’ alla cucina italiana, di cui vanno pazzi.
E’ un’esperienza che credi possa aiutarti nel mondo del lavoro?
E’ un’esperienza che innanzitutto mi ha cambiata davvero tanto, credo di essere maturata e di essere molto più indipendente. Inoltre vivere in un Paese straniero con una cultura diversa dalla tua ti apre la mente a nuove prospettive, ti fa sentire parte di un paese più grande, ti rende più tollerante e meno “choosy”, per utilizzare un termine ingiustamente volto a criticare noi giovani. Quindi sì, probabilmente questa esperienza mi aiuterà nel mondo del lavoro, ma in ogni caso la rifarei ancora se fosse possibile, e la consiglio vivamente a chi ha davvero voglia di mettersi in gioco e di scoprire una realtà diversa da quella italiana.
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto