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Servizio Civile 2013: pubblicato nuovo bando del servizio per volontari

Antonietta Amato 28 Aprile 2013
A. A.
05/08/2024

Il servizio civile 2013 permette a chiunque lo volesse di prestare, in modo del tutto volontario, un servizio presso una serie di enti convenzionati con l'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, nel quale si svolgono incarichi di assistenza o di utilità sociale o di promozione culturale.

Il servizio civile è stato introdotto nell’ordinamento italiano con la legge n. 772 del 12 dicembre 1972 di cui fu relatore il senatore Giovanni Marcora, inizialmente previsto come alternativa al servizio di leva. Negli anni a seguire l’importanza sociale rivestita da coloro che sceglievano il servizio civile 2013 ha fatto sì che si rendesse sempre più importante una nuova disciplina dell’istituto, al fine di parificare i due servizi in termini di opportunità e di diritti.

La prima regolamentazione del Servizio Civile Nazionale si ebbe solo con la legge n. 230 dell’8 luglio 1998. La legge del ’98 fu una vera e propria svolta in quanto, abrogando la precedente legge n. 772/1972, sancì esplicitamente che i cittadini che prestavano il servizio civile nazionale godessero degli stessi diritti di coloro che svolgevano il tradizionale servizio militare.

Tale norma istituì inoltre, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Ufficio nazionale per il Servizio Civile Nazionale, con il compito di organizzare e gestire la chiamata, l’impiego, la formazione e l’addestramento degli obiettori. Con la legge legge n. 64 del 6 marzo 2001 venne istituito nel 2001 il “Servizio civile nazionale”. Tale servizio, conserva tra i propri fondamenti la difesa non violenta della patria e il servizio presso enti del Terzo settore ed enti pubblici. La legge n. 226 del 23 agosto 2004[2], che determinò la sospensione del servizio di leva, a partire dal 1º gennaio 2005, pose fine di fatto anche al servizio civile obbligatorio.

Nel 2006-2007 lo stipendio, o meglio, il rimborso spese offerto ai volontari, è stato di 433,80 euro netti mensili, con un obbligo a coprire un minimo di 1400 ore di attività nell’arco dell’anno, sicché la retribuzione oraria è risultata essere di 3,71 euro. Anche nel 2005-2006 il rimborso spese era di 433,80 euro al mese, ma le ore da coprire erano di meno, ossia minimo 1200, quindi nel 2006-2007 si può parlare di un abbassamento dei fondi stanziati dallo Stato per retribuire i volontari del servizio civile nazionale.

I posti disponibili negli anni sono scesi ai 20.123 previsti per il 2012 (di cui 4450 all’estero), 20.701 nel 2011, 35.840 nel 2008 e 57.119 nel 2006. I fondi stanziati sono diminuiti a 68 milioni per il 2012, 110 milioni del 2011 e 299 milioni del 2008.

E’ il dottor Giovanni Grasso, portavoce del Ministro per la cooperazione e l’integrazione, a risponderci sul Servizio Civile 2013 e sui giovani italiani.

In questo momento l’Italia sta vivendo un periodo di crisi economica e di disoccupazione giovanile. Cosa rappresenta il servizio civile 2013 per i giovani italiani?

Il Servizio civile, nato nel 2001 ed entrato pienamente in vigore nel 2007, può davvero essere considerato una palestra di democrazia, una scuola dove si impara cosa è la solidarietà. Nonostante i tagli e il ridimensionamento delle spese della pubblica amministrazione, il governo è riuscito a destinare 50 milioni per questo servizio, nella convinzione che lavorare per gli altri, in Italia o all’estero, costituisca un’importante esperienza formativa dei giovani. I quali – come dimostrano le cifre – continuano a far domanda per il Servizio civile: in dieci anni sono stati 284.596 i ragazzi impegnati nell’assistenza, nella protezione civile, nella difesa dell’ambiente o del patrimonio artistico e culturale, nella promozione sociale. E, quindi, l’auspicio è che anche il prossimo governo si impegni in questa direzione.

Il Servizio Civile Nazionale è volontario, può essere un’esperienza che facilita la ricerca di una occupazione o quanto meno l’ampliamento del proprio curriculum vitae?

Convinzione mia e del governo è che il Servizio civile sia importante non solo per le esperienze che si accumulano , per i legami che crea, ma anche per le occasioni di lavoro che offre. I giovani, infatti, entrano in relazioni con realtà in cui in un futuro più o meno prossimo è possibile per loro maturare occasioni occupazionali. Certo, la finalità del Servizio civile non è questa, ma per tanti ragazzi la scelta di adoperarsi in questo ambito può trasformarsi in un impegno di lungo periodo. Quindi l’impegno di solidarietà del Servizio civile può essere un’offerta formativa importante, un’esperienza unica in grado di avviare anche una pratica di cittadinanza, tanto più in una situazione in cui, purtroppo, non pochi giovani si ritirano presto dalla sfida della vita. Per questo sono convinto che il Servizio civile debba restare una proposta che l’Italia fa ai suoi giovani.

© Riproduzione Riservata
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Antonietta Amato Studentessa alla facoltà di Economia, è entrata nel mondo del giornalismo giovanissima. Ha partecipato in qualità di direttrice ad un progetto che prevedeva la diffusione locale di un giornale prodotto completamente da ragazzi, i cui proventi sono stati devoluti interamente all’Unicef . Animata anche dalla passione per la scrittura, si è diplomata con una buona media al liceo classico, si è iscritta alla facoltà di economia e gestisce un’attività commerciale, ma continua a coltivare il sogno di poter lavorare un giorno in un’azienda che faccia dell’informazione apartitica la sua capacità distintiva. Il suo compito a Controcampus prevede la risoluzione di tutte le questioni relative alla organizzazione amministrativa, gestione utenze presso la testata: sarà ben disponibile a dare ai nostri collaboratori tutte le relative informazioni. Leggi tutto