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Agevolazioni Imprenditoria Giovanile 2013. Imprenditoria giovanile: come avere finanziamenti e agevolazioni

R. C.
05/11/2024

Agevolazioni all'imprenditoria giovanile: dove cercare, a chi rivolgersi.

Breve guida sulle agevolazioni per la giovane impresa

I giovani che hanno una idea o un progetto ma che  non hanno i mezzi economici per sostenere gli investimenti necessari oggi possono ottenere finanziamenti per Imprenditoria giovanile. La rete può rivelarsi importante per scegliere la tipologia di finanziamentoconfacente alle proprie necessità e al proprio profilo imprenditoriale. Cerchiamo di capire come aiutare l’Imprenditoria giovanile.

Ci sono leggi e regolamenti dettagliati a cui tutti i giovani che sono alla ricerca di finanziamenti per la loro idea di Imprenditoria giovanile devono rapportarsi.

La legge 95/95 prevede  finanziamenti per i giovani che decidono di avviare un’attività in proprio, ma non mancano anche finanziamenti e sovvenzioni di altro genere. Da tenere presente anche la legge 236/93 (che è stata successivamente integrata dalla legge 144/99) che dà contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso di interesse agevolato per l’Imprenditoria giovanile, ovvero giovani che vogliono creare imprese di servizi.

Queste leggi, negli ultimi anni sono state un po’ sorpassate da nuove norme in materia di imprenditoria giovanile. Le leggi da tenere presenti oggi sono la legge 17 maggio 1999 n. 144“, il Decreto del 28 Maggio 2001, n° 29 sul “Regolamento recante criteri e modalità di concessione degli incentivi a favore dell’auto-impiego” ed in particolare il DL del 21 aprile 2000, n. 185 sugli “Incentivi all’auto Imprenditoria giovanile e all’auto impiego, in attuazione dell’articolo 45, comma 1.

Le agevolazioni previste dal DL185 del 2000 sono rivolta a persone che intendono avviare un’attività imprenditoriale di piccola dimensione in forma di società di persone. Sono pertanto escluse le ditte individuali, le società di capitali, le cooperative, le società di fatto e le società aventi un unico socio.

Ci sono alcuni criteri che vanno rispettati per presentare la domanda per le agevolazioni Imprenditoria giovanile, infatti almeno la metà numerica dei soci che detiene almeno la metà delle quote, deve essere:

Un’altra  strada  più semplice,che può essere presa in considerazione è l’ipotesi di  aprire un’attività in Franchising con uno dei Franchisor convenzionati di Invitalia, ovvero l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che ha come compito quello di accrescere la competitività del Paese, specie il Mezzogiorno, e  sostenere i settori strategici per lo sviluppo.

Ha vari scopi tra i quali favorire l’attrazione di investimenti esteri, sostenere l’innovazione e la crescita del sistema produttivo, valorizzare le potenzialità dei territori.

Scarica  Lista Franchisor Invitalia

I finanziamenti si dividono in incentivi per l’auto imprenditorialità e incentivi per auto impiego. L’auto-imprenditorialità è indirizzata a chi vuole aprire imprese di tipo agricolo, artigianale, industriale, servizi alle imprese e servizi turistici e finanzia al massimo 2,5 milioni di euro. L’auto-impiego invece favorisce l’ingresso nel mondo del lavoro di coloro che sono privi di occupazione e promuove la cultura d’impresa. Quella dell’auto-impiego è la forma di sostegno più importante per l’avvio di attività imprenditoriali.

L’autoimpiego si divide a sua volta  in tre iniziative ben distinte:

Requisiti Imprenditoria

Requisiti per l’autoimprenditorialità e auto impego. I finanziamenti a fondo perduto sono destinati a giovani dai 18 ai 35 anni, con un’idea imprenditoriale, residenti nei territori agevolati (Sicilia, Campania, Puglia, Calabria, Sardegna, Basilicata, Molise, Abruzzo più comuni montani del centro nord). La forma di finanziamento più frequente, è il prestito d’onore (lavoro autonomo), che consente di avviare una piccola attività che non richieda investimenti pesanti: la cifra massima erogabile è di € 25.823.

Per quanto riguarda l’autoimpiego non è necessario essere giovani under 36 e la domanda può essere presentata da persone residenti in tutto il territorio nazionale.

La somma presa in prestito con questo finanziamento a fondo perduto è il punto da cui partire: il 50% non va restituita, invece l’altra metà si restituisce con un piano di ammortamento quinquennale a rate trimestrali, a tasso di interesse estremamente agevolato.

I settori facilmente finanziabili sono di solito quelli dei servizi, commercio e produzione (tranne agricoltura e pesca). Inoltre alle agevolazioni per gli investimenti si aggiungono, per i primi 2 anni di attività, varie agevolazioni per l’acquisto di materie prime e spese di gestione che possono arrivare al 50% del totale delle spese sostenute, oltre a  linee di credito agevolate con istituti di credito convenzionati.

L’attività d’impresa prevista nel progetto agevolato deve  essere svolta per un periodo base di 5 anni a partire dall’effettivo inizio dell’attività. Per un analogo periodo di tempo deve anche essere mantenuta la localizzazione dell’iniziativa (sede legale, amministrativa e operativa) nei territori agevolati.

Anche la sede legale e operativa della società deve essere ubicata nel territorio nazionale. (ulteriori informazioni) Sul sito InvItalia, nella sezione Bandi, sono pubblicati i bandi di sostegno all’imprenditoria giovanile e femminile.

Per avere le idee più chiare sulle agevolazioni imprenditoria giovanile abbiamo chiesto l’opinione di un esperto, il Dott. Commercialista Tommaso Bongermino.

Quali sono le maggiori iniziative volte all’agevolazione dell’imprenditoria giovanile?

Imprenditoria Giovanile

“Le agevolazioni all’imprenditoria giovanile, sono purtroppo sempre più una leggenda dal sapore antico. Le leggi sull’imprenditoria giovanile, in ultimo il Dlgs 185/2000 sono state nel tempo infatti fortemente e gravemente depotenziate nel corso degli anni. Oggi addirittura sono inutilizzabili perché per esaurimento dei fondi che non vengono rimpinguati. Di tanto in tanto le regioni, utilizzando fondi europei pubblicano bandi che dovrebbero incentivare l’imprenditoria dei giovani che non hanno risorse economiche sufficienti ma hanno energie e idee valide. Il problema però è che questi bandi vengono strutturati in maniera tale da essere accessibili quasi esclusivamente a chi avrebbe realizzato la propria iniziativa a prescindere dalle agevolazioni pubbliche, semplicemente rimborsando parte degli investimenti sostenuti dopo la realizzazione degli stessi ed in cambio di un processo burocratico spesso incompatibile con un’attività economica ed imprenditoriale. La ragione principale di questa cattiva impostazione delle agevolazioni all’imprenditoria giovanile è dettata dall’alta percentuale di aziende che nate grazie ai contributi a fondo perduto, sono poi morte in brevissimo tempo.”

I giovani o i soggetti interessati a fare impresa usufruiscono in maniera sufficiente dei fondi stanziati dalle istituzioni?E’ davvero possibile per un giovane, che non abbia una forte base di partenza, inserirsi oggi nel mercato con qualche speranza di riuscire?

Imprenditoria Giovanile

“Ai giovani basterebbe quanto meno riuscire ad accedere a forme di finanziamento che permettano di ottenere la liquidità necessaria ad effettuare gli investimenti per realizzare le proprie idee. Neanche le banche danno credito ai giovani se non sono supportati da garanzie reali (ipoteche, fideiussioni, ecc. ecc). Oggigiorno è infatti venuto meno il valore sociale che le aziende bancarie dovrebbero avere e in cambio del quale godono di diversi privilegi rispetto alle normali aziende private. Una iniziativa invece che è sicuramente positiva ed importante è l’istituzione del regime fiscale dei minimi. Questo regime fiscale permette infatti ai giovani che non hanno grandi volumi d’affari di avere un bassissimo costo fiscale (5% rispetto a circa il 35/40%) che incoraggia l’inizio di una nuova attività. Nessuno sconto viene però fatto per i contributi INPS che non dovrebbero essere considerate delle tasse in quanto tornano indietro durante l’età pensionabile (almeno si spera).”

Quali sono le caratteristiche necessarie al di là della volontà e dell’impegno?

Manager e leader

“Le caratteristiche che i giovani dovrebbero avere al di là della buona volontà e dell’impegno? Sicuramente occorre esperienza e preparazione. Se un ragazzo ha fatto per anni il cameriere o il cuoco per mantenersi agli studi probabilmente ha più possibilità di avere successo aprendo un ristorante. L’imprenditoria giovanile dovrebbe puntare a valorizzare le capacità che i giovani nel proprio personale percorso di vita hanno acquisito. Valorizzare le esperienze individuali per sfruttarle da un punto di vista economico. Occorre promuovere la formazione professionale fatta direttamente nelle aziende superando così il gap tra mondo della formazione e mondo del lavoro.”

Potrebbe dare dei suggerimenti sul genere di servizi su cui dovrebbe puntare l’imprenditoria giovanile?

2Infine la politica dovrebbe cominciare a credere realmente nei giovani e nelle loro idee. Se lo stato cominciasse ad investire nelle idee dei giovani, lo farebbe assumendosi un grosso rischio… ma adempirebbe ad un dovere sociale che nel lungo periodo può portare solo crescita e sviluppo.”

Scarica Legge n 144 del 17 maggio 1999

Scarica Decreto 28 maggio 2001, n.295

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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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