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Team Lictis Collegno Volley Cus Torino: Beach Volley Unito

R. C.
30/11/2024

Presentato il progetto Beach Volley e il nuovo Team Lictis Collegno Volley Cus Torino.

Gili e Costantini alla seconda tappa del campionato italiano di Bech Volley. Bertini e Pastore entrano a far parte del team Lictis Collegno Volley Cus Torino     

Presentato oggi, presso la sede storica del CUS di Via Braccini 1, il Progetto CUS Torino Beach Volley, il nuovo allenatore della B2 del Team Lictis Collegno Volley CUS TorinoVittorio Bertini e il nuovo responsabile del settore giovanile Marco Pastore. A fare gli onori di casa il numero uno cussino Riccardo D’Elicio e le due atlete più rappresentative, vincitrici della prima tappa del Campionato Italiano di Beach Volley, Eleonora Gili e Silvia Costantini.

Le due giocatrici hanno mostrato le loro medaglie d’oro frutto dell’ultimo successo nazionale, e nei loro occhi tutta l’emozione e la felicità trasmesse da questa nuova avventura. Dopo aver vinto la prima tappa di Bibione, partita che loro stesse definiscono un “miracolo sportivo”, Gili e Costantini affronteranno durante tutta l’estate altre quattro tappe, e si dovranno confrontare con le coppie più titolate del panorama italiano. La seconda tappa verrà giocata il 5, 6 e 7 luglio a San Cataldo in provincia di Lecce, la terza il 12, 13 e 14 luglio a Catania, la quarta a Ravenna il 26, 27 e 28 luglio e il gran finale si disputerà a Cesenatico il 30, 31 agosto e 1 settembre.

Sono inoltre stati presentati con il Team Lictis Collegno Volley  il nuovo allenatore della B2 del LICTIS Collegno Volley CUS TorinoVittorio Bertini, e il nuovo responsabile del settore giovanile Marco Pastore, entrambi provenienti dalla Duck Farm Chieri Torino Volley (A1). Ex giocatori del CUS degli “anni d’oro”, entrambi nel ruolo di palleggiatore, Bertini e Pastore sono “tornati a casa”, ritrovando il loro allenatore di allora Andrea Ippolito.

Presentazione del nuovo team Lictis Collegno Volley del Cus Torino

Ha aperto la conferenza con il Team Lictis Collegno Volley il Presidente CUS Torino, Riccardo D’Elicio: “Noi società sportive dobbiamo adeguarci non tanto alle mode, quanto alle esigenze degli atleti di oggi e i risultati ottenuti da queste ragazze dimostrano che ci stiamo riuscendo. Grazie all’impegno di molte persone siamo già riusciti a dar vita ad un impianto sportivo indoor dedicato al beach volley e stiamo valutando la possibilità di costruirne un altro a Grugliasco. Sono molto soddisfatto perché abbiamo già circa 600 atlete che hanno iniziato a seguire questa attività, ma vogliamo raggiungere un obiettivo ancora più ampio: arrivare ad utilizzare, nell’arco di 4-5 anni, solo atlete del nostro “vivaio”. Se le società arrivano ad avere una struttura tecnica adeguata si presenterà anche la possibilità di legare Torino a Rio 2016 e quindi di far diventare i nostri impianti dei punti di riferimento per gli atleti che provengono da ogni parte del mondo. Queste atlete hanno già compiuto un miracolo perché, destreggiandosi da poco sui campi da beach, sono riuscite a portarsi a casa una vittoria a livello nazionale ed ora sono diventate loro la coppia da battere”.

La parola è quindi passata a Silvia Costantini, che si sta allenando da più di un anno a Torino, dopo aver lasciato Pescara, sua città natale, grazie alla borsa di studio del Progetto AGON, ottenendo innumerevoli successi: “E’ solo da un anno che gioco qui a Torino, ma devo dire che è stata un’esperienza decisamente positiva. La scorsa stagione mi allenavo a Milano, ma il livello non era questo. Qui a Torino ho avuto la possibilità, grazie alla borsa di studio Agon, di studiare e allenarmi e di fare entrambe le cose al meglio.”

E’ stata poi la volta della compagna Eleonora Gili, ormai veterana del CUS dove gioca da ben sei anni e capitana collegnese: “Vorrei innanzitutto ringraziare tutto lo staff del CUS perché se io e Silvia siamo riuscite a raggiungere l’apice è grazie a loro. Il campionato che stiamo disputando è per noi un sogno che si avvera. Infatti abbiamo realizzato da poco di aver vinto la prima tappa, un risultato per noi assolutamente inaspettato dato il livello delle altre coppie. Sarà difficile riconfermarsi nei prossimi incontri perché sicuramente il livello si alzerà, ma ce la metteremo tutta.”

Un ringraziamento da parte di entrambe è andato poi ai due coach di beach volley che le stanno seguendo in questa avventura ovvero Andrea Bissacco e Paolo Goria.

E’ stato poi presentato il nuovo Responsabile del settore giovanile targato Collegno Volley CUS Torino, Marco Pastore, anche lui tornato a “casa” dopo aver giocato come palleggiatore nella squadra di B2 maschile del CUS Torino, dal 1987 al 1994, poi promossa in B1, dal 1996 al 2000: “Sono davvero contento di essere tornato a casa. Quello che mi è stato affidato è sicuramente un compito importante, ma sono sicuro che, col tempo e lavorando bene, i risultati arriveranno.”

Infine la parola è passata al nuovo allenatore della B2 del Team Lictis Collegno Volley CUS Torino, Vittorio Bertini, giocatore e allenatore anche di beach volley che ha partecipato al Campionato Italiano Assoluto dal 1988 al 2002: “Ho avuto una serie di fortune nella mia vita, tra cui quella di tornare al CUS. Con la squadra di Andrea Ippolito, ex allenatore della Kappa CUS Torino di B1, ho giocato solo una stagione, ma è stata la prima volta in cui un allenatore mi ha trattato come un uomo, nonostante avessi solo 21 anni, e quindi l’attaccamento a questi valori è rimasto. La seconda ragione è che dopo essere tornato al CUS ho trovato una realtà davvero strutturata e propositiva. Qui c’è un’attenzione al passato, ma tanta voglia di crescere verso il futuro. Per chi fa sport il CUS è una ricchezza perché ti dà l’opportunità di imparare anche da altre attività, per esempio a me è venuto in mente di conciliare alcuni esercizi riguardanti l’arrampicata con gli allenamenti delle mie palleggiatrici. Insomma abbiamo molte idee in mente e sicuramente mi aspetto degli ottimi risultati da questa squadra.”

Il LICTIS Collegno Volley CUS Torino ha infatti riconfermato nella nuova rosa, oltre a Gili e Costantini, Valeria Ferro (palleggiatrice), Beatrice Mirandola (centrale), Martina Deidda (libero), Francesca Fonsati (schiacciatrice), a cui si aggiungono Daniela Gobbo (centrale) e Silvia Viotto (centrale) provenienti dal Ford Sara Pinerolo, Martina Guerrini (palleggiatrice) proveniente dal Lasalliano Volley, Luisa Bosato (centrale) proveniente dallo Sporting Parella e Maria Elena Ortolani (schiacciatrice) proveniente dalla Pallavolo Loreto. Il team cussino infine è completato dagli ormai volti storici, il Vice Presidente Ezio Gandini e il Direttore Sportivo Davide Belluz.

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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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