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Pacchetto Lavoro 2013. Novità riforma del fare e pacchetto lavoro: sgravi fiscali e agevolazioni imprenditoria giovanile

R. C.
30/11/2024

Novità riforma del fare e pacchetto lavoro: sgravi fiscali e agevolazioni imprenditoria giovanile Per saperne di più circa le novità introdotte dal decreto del fare e dal pacchetto lavoro in materia di agevolazioni all’occupazione giovanile, abbiamo chiesto il parere di Gennaro Esposito di centrostudilavoro.

Novità riforma del fare e pacchetto lavoro: sgravi fiscali e agevolazioni imprenditoria giovanile

Per saperne di più circa le novità introdotte dal decreto del fare e dal pacchetto lavoro in materia di agevolazioni all’occupazione giovanile, abbiamo chiesto il parere di Gennaro Esposito di centrostudilavoro.com, consulente del lavoro.

Dott. Esposito. Lo scorso 16 giugno il CdM ha varato il decreto del fare, seguito il 26 giugno dall’attesissimo pacchetto lavoro 2013.

Molte le novità introdotte con il decreto del fare e con il pacchetto lavoro in materia di agevolazione all’assunzione degli under 30. Su tutte il cosiddetto sgravio per l’assunzione di giovani non diplomati. Ci parla del pacchetto lavoro 2013? Ci descrive queste misure? Quali sono i requisiti e in cosa consistono questi incentivi?

“Cominciamo col dire che gli incentivi ci sono. La manovra ha previsto importanti interventi soprattutto per i giovani che hanno un’età compresa tra i 18 e i 29 anni. Per l’accesso agli incentivi occorre che il giovane rientri in una delle seguenti condizioni: o deve essere privo di retribuzione da almeno 6 mesi o deve essere senza diploma (di scuola superiore o professionale) o deve vivere solo o con una o più persone a carico. Il contributo che viene emesso è di 1/3 della retribuzione mensile lorda fino ad un massimo di 650 euro al mese per 18 mesi e 12 mesi, invece, nel caso di trasformazione di un contratto a tempo indeterminato. Il contributo è un contributo congruo, nel senso che prevede una cifra importante. Questi soldi ovviamente non vengono dati agli imprenditori, ma costituiscono uno “sgravio contributivo” che ha come obiettivo quello di generare un incremento occupazionale significativo, 200mila posti di lavoro. Non serve che i requisiti siano soddisfatti contemporaneamente, basta uno dei tre.”

Laureato

Nel pacchetto lavoro, si è parlato di un intervento discriminatorio che uccide il merito. Secondo lei?

“Non è vero che la legge è stata studiata, come dicono tanti, per i non diplomati. Lo Stato non vuole persone ignoranti, non è così. Si cerca solo di tutelare le categorie più a rischio. Poi certo parliamo di una materia assai fluida, ma il decreto, ad oggi, parla chiaro.”

Come interviene il decreto del fare e pacchetto lavoro in materia di apprendistato? Pensiamo all’apprendistato professionalizzante e  semplificato per i giovani in formazione.

“Va dato merito al Decreto del fare di aver snellito il rapporto di apprendistato, dal momento che su questa forma gravava ancora un’eccessiva burocrazia. Nel senso che la Regione doveva decidere come regolare l’ incentivo, poi occorreva passare una trafila di procedure di formazione interna, formazione esterna ecc. Adesso, invece, sono state ridotte le sanzioni. Dopotutto non è un mistero che il lavoratore impara il mestiere all’interno dell’azienda, quindi la formazione deve avvenire all’interno dell’azienda, è li che il giovane cresce lavorativamente.

Entro il 30 settembre la conferenza Stato-Regioni dovrà quindi trovare una normativa che detti le linee guida per la gestione dei rapporti di apprendistato professionalizzante. Questa forma di apprendistato precedentemente era già regolamentata con una forma di sgravio contributivo. Per gli apprendisti c’era (e c’è ancora fino al 2015) uno sgravio pari all’intera quota a carico del datore di lavoro. Con il nuovo decreto legge i datori pagano pochissimo. Un apprendista part-time a 25 ore può pagare anche 30 euro di contributi al mese. Si tratta di cifre molto basse.”

Novità importanti del pacchetto lavoro hanno toccato anche i Voucher e i rapporti di lavoro  occasionali…

Lavoratori Call Center

“Quanto al lavoro occasionale accessorio, l’intervento più significativo concerne l’estensione del ricorso ai Voucher (i cosiddetti buoni lavoro). Capita spesso che gli studenti universitari per guadagnare qualche soldo cerchino lavoretti come cameriere, barista ecc. per mantenersi gli studi ed altro. I voucher esistevano anche precedentemente, normati dalla Riforma Fornero, ma costituivano ancora una sorta di punto interrogativo. La norma era abbastanza vaga, ora invece è stata opportunamente inquadrata. La novità consiste nell’eliminazione della dicitura “meramente occasionale” in modo da non creare titubanze nella gestione di questo tipo di rapporto di lavoro.

In questo modo si snelliscono parecchio le incombenze che tipicamente caratterizzano la regolarizzazione del rapporto di lavoro occasionale ed, insieme, si evita che i committenti trasformino il lavoro occasionale di tanti giovani in prestazioni in nero. Per gestire meglio il rapporto di lavoro occasionale, l’azienda compra i voucher, per cui i giovani possono lavorare per l’azienda in maniera più tranquilla. L’azienda stessa grazie ai voucher sente di potersi muovere in maniera più serena. Pizzerie, ristoranti, alberghi ed altre attività simili hanno la possibilità ora di far lavorare i giovani in maniera più snella e sicura.“

E rispetto ai rapporti a tempo determinato? Cos’è cambiato con il nuovo pacchetto lavoro 2013? Perché le imprese prediligono questo tipo di contratto?

Studenti Lavoratori

“La novità maggiore va indicata nella riduzione dei termini per i tempi determinati. In pratica è tornato tutto come prima. La pausa per i tempi determinati con la Fornero era di 60 e 90 giorni, adesso il Decreto l’ha riportata a 10 e 20 giorni. 10 per i rapporti di lavoro inferiori ai 6 mesi e 20 per quelli superiori a sei mesi. In pratica se io assumo un giovane e poi lo voglio riassumere devo aspettare 10 giorni o 20 giorni a seconda della durata del rapporto di lavoro determinato. Fermo restando che una proroga del rapporto è sempre possibile.

Il Decreto del fare ha facilitato di molto la gestione di questo tipo di rapporto, giacché il ricorso prima era assai più complicato. L’obiettivo, non dimentichiamolo, è che l’azienda deve sentirsi libera rispetto all’assunzione dei giovani. Gli imprenditori hanno paura di assumere i giovani a tempo indeterminato. Lo Stato, di contro, non consente loro di agire in questo senso, perché privilegia il rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Gli imprenditori hanno paura di legarsi ad una persona se non possono, specie in uno stato di crisi come questo, licenziarla o cercare forme di rapporto a loro più convenienti. I costi delle assunzioni sono elevatissimi, ecco perché all’imprenditore non piace vincolarsi eccessivamente.”

In collaborazione con Matteo Napoli

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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto
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